Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Mezz’ora d’arte con l’occhio digitale

La Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli e, prossimamente, il cortile di Michelozzo e la Galleria degli Specchi di Luca Giordano. Tour on line dedicati ai musei fiorentini svelano particolari di edifici e affreschi che altrimenti è difficile cogliere

Non siamo ancora confinati nella nostra regione, né obbligati a fare tutt’al più il giro del palazzo. Però il semi lockdown ci costringe a una disposizione mentale ripiegata su noi stessi. I musei sono aperti, sì, ma chi azzarda viaggiare per andare a visitare qualche scrigno d’arte? Allora, come nella primavera 2020 – all’insegna del terrore e delle chiusure – tornano a consolarci le visite virtuali, conferma di quanto è stato grande il Paese nelle pittura, nella scultura, nell’arte, nella scenografia, nel teatro. Ai tour in Italia e nel mondo segnalati lo scorso aprile da Succedeoggi, si affianca quello fresco di replica, che utilizza la piattaforma Zoom, di moda con la pandemia. Mezz’ora d’artesi intitola l’iniziativa dedicata ai musei fiorentini: tanto quanto dura ciascun tour on line curato da Giaele Monaci e Valentina Zucchi. Per tre martedì, a ottobre e novembre, alle ore 18, si spalancano le porte di Palazzo Medici Riccardi, la maestosa residenza della più potente famiglia fiorentina, che ha plasmato la storia e l’arte del Rinascimento.

Certo, la modalità virtuale non potrà mai sostituire la presenza fisica nelle stanze della bellezza. E però sullo schermo le inquadrature dei particolari di edifici o affreschi rivelano aspetti che altrimenti è difficile cogliere. Lo ha confermato lo scorso 20 ottobre il primo degli appuntamenti, dedicato alla Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli. Una affascinante ricognizione del prezioso sacello dipinto nel 1459 – in quella che era la cappella dei Signori di Firenze – da Benozzo, allievo del Beato Angelico. Il magnetismo della fruizione in digitale – che consente di osservare dettagli non visibili a occhio nudo – e insieme della narrazione dell’opera, a firma MUS.E, genera conoscenza ed emozioni, oltre al desiderio di vedere dal vivo l’eletto luogo, quando finalmente saremo liberi dalla paura del contagio.

Ecco dunque, nella Cappella dei Magi, indugiare l’“occhio digitale” sui personaggi che affollano le tre pareti, ravvicinate nelle contenute dimensioni del sacello. Il ciclo di affreschi non narra soltanto il viaggio dei Magi da Gerusalemme a Betlemme per rendere omaggio a Gesù Bambino. È anche la metafora di un evento che diede ulteriore lustro ai Medici: il corteo di personalità che si svolse nel 1439 da Ferrara a Firenze, per festeggiare il trasferimento della sede conciliare. Così, nella parete destra, l’anziano Melchiorre, che procede su una mula bianca come Cristo all’ingresso di Gerusalemme, allude a Giuseppe II, patriarca di Costantinopoli; Baldassarre, in veste damascata verde e oro, la testa fasciata da pretenzioso turbante, è l’imperatore Giovanni VIII Paleologo e il suo sguardo indurito prefigura la fine dell’Impero Romano d’Oriente. 

Dalla parte opposta il più giovane dei Magi, Gaspare, avanza su uno sfondo di scene di caccia, memore degli arazzi fiamminghi, mentre gli invitati recano in dono esotici animali, come leopardi e pantere. Lo circonda una folla di personaggi nei quali si individua, con la cuffia rossa, Enea Silvio Piccolomini, il futuro papa Pio II. Sotto di lui, l’autoritratto di Benozzo, sguardo fisso verso chi guarda l’affresco e cappello rosso con la scritta “Opus Benothi” (nella foto sopra, ndr). Gli altri sono un adolescente Lorenzo de Medici accanto al fratello Giuliano; l’austero Cosimo il Vecchio con i figli Giovanni, Piero detto il Gottoso e l’illegittimo Carlo. E ci sono pure, fiero su un cavallo bianco, Galeazzo Maria Sforza, signore di Milano, e, all’estrema destra dell’affresco, Sigismondo Malatesta signore di Rimini in casacca verde e maniche rosse damascate. La perentorietà di tutti questi potenti quasi è raffrenata nella processione elegante e silenziosa. Consapevole, quasi, della sacralità di quanto è affrescato sopra l’altare: la Madonna fanciulla chinata graziosamente sul Bambinello, adagiato su un tappeto di fiori piuttosto che sull’ispida paglia.

Ecco, in trenta minuti, davanti al computer, abbiamo riscoperto uno dei miracoli italiani, un piccolo consolatorio evento.

Il prossimo appuntamento di “Mezz’ora d’arte” è fissato per il 3 novembre (prenotarsi subito). In questo caso la ricognizione è attorno a una esemplare architettura: l’elegante cortile di impianto rinascimentale realizzato da Michelozzo, al quale i Medici decisero di commissionare la costruzione della propria residenza privata. Uno spazio nel quale regna l’armonia delle proporzioni, scandita dalle colonne classicheggianti con capitelli corinzi e dall’eleganza del festone che le sormonta e che replica l’alternanza di pietra chiara e grigia adottata per il colonnato. Infine, martedì 17 novembre (prenotazioni dall’11 novembre) si visiterà la Galleria degli Specchi o di Luca Giordano, dal nome dell’artista a cui i Riccardi commissionarono l’esecuzione, tra il 1682 e il 1685, del ciclo di affreschi che decorano la volta della sala: un modo per ammirare a distanza ravvicinata la scena più celebre, l’Apoteosi della dinastia dei Medici che circonda tra le nubi un carismatico Giove. Si distinguono Cosimo III con i figli Gian Gastone e Ferdinando, entrambi su bianchi cavalli; più in basso, vestito di rosso, il cardinale Francesco Maria de’ Medici, fratello di Cosimo III. Ad aumentare l’autorevolezza dei personaggi, la stella che ciascuno ha sul proprio capo, che simbolizza i satelliti medicei scoperti da Galileo Galilei nel 1610, dedicati appunto dallo scienziato alla famiglia granducale.

Per partecipare a “Mezz’ora d’arte”è obbligatoria la prenotazione via mail a info@muse.comune.fi.itindicando nome, cognome e giorno scelto. Dopo aver ottenuto la conferma si riceverà nello stesso giorno del tour virtuale, entro le ore 17, le credenziali per poter accedere a Zoom, da computer, smartphone o tablet. Le visite sono gratuite ma hanno un numero limitato di utenti. Buona passeggiata via web.

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