Dialogo tra due narratori
Incontro con Gianluca Barbera: «Il mio approccio alla scrittura è razionale. Anche una lingua troppo ricercata, letteraria, ampollosa, mi pare di intralcio al mio disegno artistico. Il racconto deve essere “naturale”, onesto, autentico, la lingua asciutta, limpida, essenziale»
Gianluca Barbera, emiliano, del ‘65, ha trascorso infanzia e adolescenza a Correggio, come Tondelli, vive da parecchi anni a Siena, fra le colline del Chianti… tu sei uno scrittore di cui ci siamo occupati più volte su Succedeoggi, – uno scrittore molto interessante e prolifico, hai già scritto forse una ventina di libri pubblicati con […]
continua »
La lezione di un maestro
Ritratto di Giuseppe Pontiggia, un'intellettuale anomalo che inseguiva la verità e uno scrittore votato alla brevità e all'ironia. Ironia espressa soprattutto nella forma della satira ma anche dell’umorismo paradossale, del nonsense. Insomma, un’ironia molto poco “italiana”
Dico subito che la letteratura di Pontiggia mi riguarda molto da vicino, per via della banca, anzitutto, che ha avuto occasione di uccidere anche me – pure io sono stato bancario, per molti più anni di Pontiggia, e ci ho scritto su un paio di romanzi e diversi racconti: ma pure per altre coincidenze biografiche, […]
continua »
Dialogo d'autore
Incontro con Sebastiano Nata a proposito del suo nuovo romanzo: “Memorie di un infedele” dal sapore dostoevskiano. La storia di un uomo che «sperperato la sua vita nella quale i miti del capitalismo (denaro, potere, successo) hanno relegato gli affetti in secondo piano»
A proposito del nuovo romanzo di Sebastiano Nata, (Memorie di un infedele, Bompiani, 252 pagine, 17 Euro), vorrei partire da quello che mi pare il nucleo narrativo-morale del libro, cioè dal senso di colpa, dal senso di colpa cristiano, per commentare insieme all’autore questo nuovo romanzo che ha già ricevuto apprezzamento e interesse da parte […]
continua »
A proposito di "Stato di insolvenza"
Il nuovo libro di Paolo Del Colle è un poemetto molto rigoroso che affronta il tema dell'impossibilità di pagare i propri debiti con la vita, con il passato e con il futuro, ambientato in una casa carica di memorie, di ombre, di presenze effimere, ingannevoli
Prima dei contenuti, credo che sia significativo lo stile di questo poemetto, Stato di insolvenza di Paolo Del Colle (Amos edizioni, collana diretta da Arnaldo Colasanti): soprattutto salta agli occhi l’assenza (quasi) totale di punteggiatura (una virgola o un punto e virgola ogni tanto), le parole tutte minuscole, nude, spogliate di qualunque enfatizzazione, gerarchizzazione, allo […]
continua »
A proposito della "Promessa"
Il Meridione della prima metà del secolo, la guerra, la povertà, l'amore e la dignità: il romanzo di Gianlivio Fasciano è tutto da leggere. Inseguendo una lingua di grande forza e fantasia che intercetta perfettamente la realtà storica
Oggi parliamo di un romanzo – La promessa di Gianlivio Fasciano, Iod edizioni, 264 pagine, 15 Euro – che il critico Filippo La Porta ha definito “romanzo epico-storico vibrante come una ballata popolare, potente come una narrazione arcaica del Sud, in cui il lettore attuale ritrova una verità dimenticata…”. Dice altre cose interessanti il critico, […]
continua »
Ancora su "Il colore del sangue"
Viaggio all'interno del nuovo romanzo di Paolo Restuccia. Non solo per entrare nelle pieghe della storia e dei personaggi (insieme a Greta, la protagonista), ma anche per scoprire che in fondo l'esterno e l'interno di un buon libro dialogano
Giuseppe Pontiggia – che era un appassionato bibliofilo, grande frequentatore di librerie di ogni tipo, diceva di fidarsi della forma esteriore con cui si presenta il libro quando si va in una libreria. “Fidati degli aspetti cosiddetti superficiali: – questa la citazione esatta, – la copertina, la grafica, l’impaginazione, il titolo. Parlano come etichette sobrie […]
continua »
Su “La bambina dagli occhi d’oliva”
Davide Grittani racconta l'orrore morale di una Roma che ormai galleggia sul vuoto. Un uomo, quasi un nuovo "borghese piccolo piccolo" alla Cerami, scava nel suo passato per trovare le ragioni di un decadimento consumato nella violenza
La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia, 186 pagine, 15 Euro), nuovo romanzo di Davide Grittani, mi ha fatto pensare a Un borghese piccolo piccolo di Vincenzo Cerami per il tipo di realismo allegorico che condividono: Sandro Tanzi, come il Giovanni Vivaldi del romanzo di Cerami, è un uomo qualunque che reagisce individualmente all’ingiustizia, al male, […]
continua »
Una storia di disagio e violenze
«Mentre tornava a casa dopo il lavoro, camminando lentamente sul marciapiede affollato, Lory pensava e ripensava a quel gesto villano del capodivisione»... Pubblichiamo il racconto inedito di Andrea Carraro che ha vinto il concorso letterario "È sempre il 25 novembre; tutti insieme contro violenze e discriminazioni" a Pineto
“Era partita come una giornata di lavoro qualunque, dottoressa, beh, non proprio qualunque… ma non so se conta questo per la nostra terapia…” “Tutto conta nella nostra terapia…” Mentre tornava a casa dopo il lavoro, camminando lentamente sul marciapiede affollato, Lory pensava e ripensava a quel gesto villano del capodivisione, il dottor Ludovico Grugni, che […]
continua »
Su “Il cannocchiale del tenente Dumont”
Il nuovo romanzo di Marino Magliani racconta una storia avventurosa tra il mare e la terra ligure al tempo di Napoleone. Una storia di transumanze dei pastori, e bivacchi, casolari di contadini terrorizzati dalla guerra, lebbrosari, paesi spettralmente abbondonati...
Marino Magliani è una figura di scrittore atipica per ragioni sia biografiche che linguistiche/stilistiche – egli vive oggi, in solitudine, fra le sue valli liguri dove è nato, a Dolcedo, 61 anni fa, e Ia costa olandese; ma è a lungo vissuto all’estero, fra Spagna e Sudamerica, svolgendo i più diversi mestieri (mozzo, lavapiatti, cameriere, […]
continua »
Una storia di padri e figli
«“Lei per quella rissa in mensa, oltre ai giorni d’isolamento e a tutto il resto, ha perduto anche lo sconto di pena…”
“Starei già fori da 67 giorni”. L’operatore lo guarda, lui schiaccia la sigaretta con la scarpa di gomma...»
“Faccia entrare, agente… ” “Coletti dai sta a te!… ” “Tommaso Coletti… – dice lo psicologo penitenziario, congedando un vecchio ergastolano di Reggio Calabria con la faccia da ratto che tutti a Rebibbia chiamano Nonno. Poi comincia ad analizzare la cartella personale del nuovo detenuto, che si siede di fronte a lui nell’unica sedia disponibile […]
continua »