Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Le maschere editoriali di Landolfi

Dall’esordio con “Dialogo dei massimi sistemi”, raccolta di racconti pubblicata nel 1937, a “LA BIERE DU PECHEUR” del ’53, i piccoli grandi capolavori di uno scrittore che, come scrisse Carlo Bo, usava «la pagina quale sfogo delle audaci sue consapevolezze»

Personaggio eccentrico e, al tempo stesso, appartato, chiuso in un suo mondo inavvicinabile e segreto, il giovane Tommaso Landolfi frequentò negli anni Trenta a Firenze l’ambiente letterario che si riuniva intorno al Caffè delle Giubbe Rosse. Ma alle conversazioni con gli intellettuali preferiva sin da allora il gioco d’azzardo e risultava più facile trovarlo nel […]

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Giuliano Capecelatro
A proposito di “Guerra“

Céline in guerra

Adelphi pubblica un romanzo di Céline dedicato alla guerra (e scritto sotto le armi) dove lo scrittore si conferma l'anti-Proust. Una vicenda solo abbozzata contemporanea ai primi capitoli di "Viaggio al termine della notte”

«Mi sono beccato la guerra nella testa. Ce l’ho chiusa nella testa». La guerra, anzi la Guerra, Signora famelica dei nostri giorni, immarcescibile mostro goyano, musa in nero di vita e opera di Louis-Ferdinand Destouches, scrittore negletto prima e poi esaltato col nome di Céline, uomo esecrato per le sue abiezioni, su tutte il furente […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

L’antico amore di Brodskij per Venezia

Sulla città lagunare, il poeta russo fantasticava già da ragazzo. Gli dedicò “Fondamenta degli Incurabili”. Vi si legge: «non verrei mai qui d’estate, neanche sotto la minaccia di una pistola… mi danno ai nervi le mandrie in pantaloncini, la loro mobilità stride con la stasi del marmo»

Il titolo Fondamenta degli Incurabili deriva dall’Ospedale degli Incurabili il cui edificio sorge alle Zattere, anche se si è trasformato in sede dell’Accademia delle Belle Arti, dopo essere stato per lunghi anni caserma e poi riformatorio. Fondato da San Gaetano di Thiene nel 1522 con il fine di accogliere malati contagiosi e affetti da sifilide, aveva avuto […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Non v’è salvezza al di fuori del mostruoso

Così recitava l'ormai introvabile fascetta di “Hilarotragoedia”, libro d'esordio (Feltrinelli, 1964) del “socievole misantropo” Giorgio Manganelli. Con in sovracopertina l'immagine dell'autore in veste di iettatore

Nel 1964 apparve Hilarotragoedia, libro d’esordio di Giorgio Manganelli. Esordio in realtà piuttosto tardivo, qualora si consideri che l’autore aveva passato da un paio d’anni la quarantina. Il volume uscì nella collana «I narratori» di Feltrinelli, con una sovracopertina che riproduceva una curiosa immagine fotografica a colori dello stesso narratore, realizzata da Paolo De Antonis, in […]

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Silvia Zoppi Garampi
A cento anni dalla nascita

Su Cristina Campo

Note – attraverso brani delle sue opere – intorno alla grande poetessa e traduttrice del nostro '900 non ancora abbastanza conosciuta. Vittima di un pregiudizio letterario che ha accomunato le scrittrici del secolo scorso, deve la sua notorietà tra i lettori di poesia alla meritoria diffusione dei suoi testi, dalla fine degli anni Ottanta

Io vorrei scrivere certi versi che ho in mente da tanto tempo. Una specie di Cantico dei cantici rovesciato. “Andrò per le piazze e per le vie, cercherò quelli che nessuno ama”. “O tu che dimori nei giardini, non farmi udire la tua voce”. Vorrei scriverlo nella lingua più moderna, quasi sul ritmo di un blues, […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Il mondo rovesciato di Max Ernst

“Une semaine de bonté”, pubblicato nel 1934, un romanzo del grande surrealista francese molto raro da reperire sul mercato antiquario. «Rêverie e illusione subentrano alla monotonia delle azioni quotidiane» in una narrazione per immagini che sembra prefigurare il “graphic novel”

Nella splendida mostra su Max Ernst allestita al Palazzo Reale di Milano, oltre alle opere originali, figura un nutrito corredo di libri e documenti, tra cui il romanzo-collage Une semaine de bonté ou Les sept éléments capitaux. Si tratta di un lavoro composito, suddiviso in cinque volumetti in-8°, raccolti in un’apposita custodia, che vennero originariamente pubblicati […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Il passato non passa

La nuova raccolta di racconti di Georges Simenon e un romanzo dell'algerino Yasmina Khadra hanno qualcosa in comune: raccontano storie di un passato sempre drammaticamente presente

Incubo. Con quella vasta produzione di romanzi, Georges Simenon trovava tempo anche per i racconti. Nella nuova raccolta pubblicata da Adelphi, intitolata Pena la morte (155 pagine, 12 Euro), spicca per qualità e costruzione geometrica il testo che dà il titolo al libro. Il signor Labro, di Porquerolles, uomo tranquillo, ex sindaco, comincia a ricevere […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di "Un Occidente prigioniero”

Kundera e l’Ucraina

Esce un vecchio discorso di Milan Kundera dedicato al rapporto tra "piccoli stati" europei e grandi potenze nel corso del Novecento. E la mente va subito a Kiev e agli argomenti usati dalla Russia per aggredire e invadere l'Ucraina

 «L’Europa non è un fenomeno geografico, ma una nazione spirituale, sinonimo di Occidente». Questa è una delle frasi del ceco Milan Kundera (nato a Brno nel 1926) contenuta nel libro Un Occidente prigioniero, appena stampato da Adelphi (85 pagine, 12 Euro). Lo scrittore è noto, in Italia e nel mondo, soprattutto per il romanzo L’insostenibile […]

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Giuseppe Traina
A proposito di «Questo non è un racconto»

I film di Sciascia

Adelphi recupera gli scritti di Leonardo Sciascia dedicati al cinema. Tra questi, spiccano tre “soggetti” poco noti: due dedicati a temi di mafia e uno scritto per Sergio Leone. Ma dal complesso di queste pagine spunta il ritratto di un vero cinefilo

Il 2021 è stato l’anno del centenario della nascita di Leonardo Sciascia. Fra i libri pubblicati in tale occasione ho molto apprezzato un bel volume critico di Agnese Amaduri (Una ragnatela di fili d’oro. Poteri, inquisizioni, eresie nell’opera di Leonardo Sciascia, Marsilio); un poderoso doppio fascicolo della rivista annuale “Todomodo”, pubblicata dall’Associazione Amici di Leonardo […]

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Marta Morazzoni
«La Contessa» di Benedetta Craveri

L’ultima seduzione

La biografia dedicata a Virginia Verasis di Castiglione, rigorosa e avvincente, ci svela la “bella in assoluto”, protagonista della storia del Risorgimento. Colta dall’autrice in tutti i ruoli che ha interpretato, seppe mettere in scena la sua esistenza con fiero spirito libero

Virginia Oldoini contessa di Castiglione: credevo davvero, sbagliando, che la rue Castiglione a Parigi, vicinissima a place Vendôme, prendesse il nome da lei che lì aveva abitato, lei che nella mia infanzia aveva il volto perfetto di Virna Lisi. Avevo nove anni, quando la Rai mandò in onda lo sceneggiato Ottocento dall’omonimo romanzo di Salvator Gotta, con un […]

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