Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Li Po e l’orafo

Da anni Roberto Mussapi sta lavorando al sommo poeta cinese vissuto nel 700 dopo Cristo «uno dei più radicali innovatori» del suo tempo, capace di mettere «in scena il pulsare molteplice, cangiante, turbinoso, mistico e sanguigno della vita»

La città distrutta, la sua terrazza era il nido delle fenici: la fenice è uccello che non esiste in natura, ma nel mito di fonte orientale è l’uccello del volo nell’assoluto, nella poesia e nell’amore. Li Po sta rappresentando una città in rovina, un nido di uccelli magici perduto: non pare, nei suoi versi meravigliosi, […]

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Roberto Mussapi
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Rivivere il perduto

Alfonso Gatto, «uno dei massimi poeti del Novecento, non solo italiano», poco considerato dopo la sua morte. Eppure traduce magnificamente i sensi in poesia, crea una «corporeità poetica fantasmatica e sfuggente», intona la sua voce a «un canto profondo e ermetico dell’essere»

L’assoluto della notte, del silenzio, muto e permanente come i sassi. Il mare tra le braccia, l’infinito che abbracci, il molo che congiunge il mondo equoreo a quello terrestre, la vela bianca che sala e traversa le onde: una magia primordiale e modernissima anima e ispira la poesia di Alfonso Gatto, nato a Salerno nel […]

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Roberto Mussapi
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Una voce nuova

È quella di Zinconia Zincone, poeta multilingue per formazione, che approda a un versificare naturale, capace di riverberare una “visione sapienziale: una terrazza, i grani d’incenso, il buio magico di uno scrigno, un angelo che apre «uno spazio nell’inerzia del marmo»…

Questi versi di Zinconia Zincone svelano e rivelano una voce sicuramente dotata e vocata della poesia italiana dei nostri tempi (pubblicata in Italia dalle Edizioni della Meridiana). Italiana la sua lingua, multilingue la sua formazione, l’esito è il più semplice e ambito per un poeta: versi che appaiono nascere naturalmente e che insieme irrorano una […]

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Ovidio, poi Shakespeare

Le storie di Eco e Narciso, di Orfeo e Euridice, di Alcione, che si diffondono nella poesia d’Occidente con potenza straordinaria, agiscono in Dante e massimamente nel Bardo. Poiché la poesia dell’autore delle “Metamorfosi” «non si limita alla tragedia e all’epica, né alla lirica, ma fonde tutto, dramma, incanto, commedia»

Consigli di un poeta ancora abbastanza giovane, e molto esperto, a ragazzi: come conquistare le donne. In questo caso, nell’irresistibile libro L’arte di amare, versi miracolanti, Ovidio indica i pranzi e le cene come luogo di caccia ideale, con un tono genialmente scherzoso, elegantissimo e poi le corse dei cavalli, massimamente il teatro dove si […]

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Le lacrime dell’armonia

Nei versi di Sohrab Sepehri (1928-1980), poeta che illumina il Novecento iraniano, risuona «un misticismo solo persiano, una magia solo Sufi». L’esito è «una cosmologia dell’amore in cui eros, vertigine religiosa, incantamento magico si fondono»

Versi fuori dal comune: non conosco la lingua persiana, ma so intuire quando la traduzione è poesia: non sono in grado di stabilirne la fedeltà, anche metrica, ma conta il risultato, l’arrivo. E questa poesia dell’iraniano Sohrab Sepehri suona magnifica, quindi la traduzione di Faezeh Mardani ha raggiunto in pieno il suo scopo. «Un sufi […]

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Luminosamente sognare

I versi di Silvio Ramat che celebrano la luce evocano anche il suo pericolo, quell’«eccesso di felicità» da cui occorre ripararsi all’ombra dei pioppi. Non rinunciando, anzi obbligandosi, a coltivare i sogni

Felice e rara, più ancora che inconsueta, questa lirica che inneggia semplicemente, e intensissimamente, alla luce. La poesia è sempre e da sempre lontana dai chiaroscuri, dai crepuscolarismi come dai conseguenti minimalismi. Questo è evidente in Ramat, che qui va oltre: non solo la celebrazione della luce (che archetipicamente è Dante, Rumi, i Sufi persiani […]

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Inno a Madre Terra

All’indomani del saluto reso a Papa Francesco, «umile e magnifico cantore della terra e di tutti i più umili», una poesia – “Per vivere, soltanto” – in cui Arturo Onofri celebra l’eterna metamorfosi «che regola la vita naturale e umana»

Per vivere, soltanto, inno alla Terra, Madre, inno di ringraziamento alla vita, in cui ricorre l’aggettivo “umile”, che significa prossimo alla terra. Così potente suona all’indomani del saluto a un umile e magnifico cantore della terra e di tutti i più umili. Poeta del primo Novecento, interamente cosmologico, fonde la realtà spirituale interiore con quella […]

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Maria, la rinascita

«Il mio stesso bagliore abbagliava me stesso», dice l’Angelo dell’Annunciazione che, «di fronte alla pietra divelta per sempre», vorrebbe scorgere Maria e avvolgerla nella luce della «gloriosa epifania del risorto»… Ma la Madre è altrove, a rivivere le doglie della Resurrezione. Buona Pasqua con i versi di Roberto Mussapi

È lui che parla, la voce narrante, l’angelo che le aveva portato l’Annunciazione, e che in questa raccolta in versi parla di lei, di Maria. Presenza universale nell’arte figurativa, più rara in poesia. Nel tempo moderno Rilke è il riferimento, poi Maria diventa sempre più presente nella mia opera. Pubblicai Frammenti dall’esistenza di Maria nel […]

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Polvere e vento

Versi di Giancarlo Pontiggia, «poeta del silenzio e dell’ombra», tratti da “Con parole remote”, riedito da Vallecchi a cura di Isabella Leardini. Una poesia «magicamente evocativa» che celebra il silenzio

Poeta del silenzio e dell’ombra qui più ancora che altrove, Giancarlo Pontiggia celebra dal silenzio il rito invisibile della poesia, una silente e scritta evocazione delle forze latenti dell’essere. Io transpersonale il suo, sulla scia del grande Whitman in cui l’io è voce del respiro cosmico, nulla a che vedere con l’ego minore, minimalista, sentimentale […]

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E tu, morte, morrai

Sono i versi che chiudono il sonetto di John Donne. Versi in cui il poeta, da Eliot posto al centro della poesia metafisica, rivendica l’eternità della vita. Versi che hanno ispirato il leggendario «E la morte non avrà dominio» di Dylan Thomas. Anche per Donne, “visione” e “preghiera”…

John Donne, nato a Londra nel 1572, quindi poeta dell’età del dramma elisabettiano, è uno dei massimi di lingua inglese e non solo. Barocco nel senso pieno, cioè marlowiano e caravaggesco del termine, scrive sonetti e inni d’amore e sacri in cui le due dimensioni, erotica e religiosa, si fondono straordinariamente. È celebre, ma Thomas […]

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