Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Antico ma moderno

Proust lo definì «poeta di second’ordine». Un giudizio che a Roberto Mussapi sembra un elogio. Tanto da suggerirci di rileggere Alfred de Musset, autore popolare che visse la crisi del suo tempo anticipando il simbolismo

Poeta romantico francese, Alfred de Musset anticipa il simbolismo, ed è un merito, in Francia: il Romanticismo nasce nel 1700, i suoi grandi, inglesi e tedeschi, scrivono i capolavori tra la fine di quel secolo e i primi due decenni del successivo. Un poeta che nasce nel 1810, come de Musset, se sarà romantico, sarà […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

L’età del non amore

Per i Lirici greci «tutto si gioca nell’attimo». Così per Mimnermo, quando cesseranno «i fuochi fatui del fuoco giovanile ... e quanto hai di bellezza a poco a poco sfiorisce», sarà come morire. È il dono di Zeus divino...

La vita, per i Greci da Omero all’età classica, è attimica. Questa sua natura fulgida e effimera, sarà ereditata dai Romani: dopo la morte il regno di Ade è buio, ombre, insustanziali, nulla sopravvive rinascendo.Tutto si gioca nell’attimo.L’amore, quello ispirato da Afrodite, favorito da Eros, è l’unico amore possibile nella nostra esistenza, è assoluto. Se invecchi, […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Ombra d’Autunno

«Mio eterno Autunno, / tu mia vera stagione mentale» canta Apollinaire… Non è per lui stagione di rimpianti, ma “un brivido di desiderio” legato al ricordo di quelle mani «che amai l’anno passato» e che adesso «sono le foglie sparse al tuo suolo»

Vivo le quattro stagioni naturalmente, come Vivaldi: ognuna ha il fascino non solo di sé ma del passaggio alla prossima, e il brivido di quella appena trascorsa, che ancora in lei ha un’inconscia memoria. L’autunno è ancora estate, svanente, sta incubando l’inverno; l’inverno freme di primavera in modo vitale e angosciante, come nella Terra desolata di Eliot. […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Ascoltando il mirto

Clemens Brentano, romantico tedesco, in una lirica “incantante” si rivolge allo spirito vegetale della profumata pianta, che spicca nell’aria e si connette a cielo e stelle, che sparge pace e armonia nell’universo…

Clemens Brentano, cognome italiano, considerato fra gli importanti poeti del romanticismo tedesco, limpido e oscuro, scrive liriche cantilenanti e sottilmente incantanti. Parla al mirto, a una pianta, come spesso accade nei romantici della sua nazione, quando gli inglesi si rivolgono prevalentemente agli uccelli: allodola, usignolo. Qui una natura che nella pianta manifestale radici e il […]

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Roberto Mussapi
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Il mistero della vita

Mario Luzi novantenne dichiarò che fu la poesia di Dino Campana, uno dei massimi del Novecento, a svelarglielo. Un mistero da decifrare osservando da un vetro, in un interno, il mondo esterno. E scoprire che nella sera, vestita «di velluto», «una piaga rossa languente» sempre c’è

L’invetriata: dal tavolino di un caffè il poeta vede il mondo esterno, e nell’invetriata quel mondo combacia con quello dell’interno. Subito la mente vola a una terrazza, su cui si accende a una lampada, e a una stanza con un odor di putredine: la bellezza dello stellato e il duro travaglio della nostra vita. Putredine […]

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Roberto Mussapi
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Nell’erba dell’estate

«Luttuoso canto della vita» di Arthur Rimbaud di fronte allo scandalo dei «centomila soldati in un mucchio fumante», poveri caduti nella stagione che inneggia alla gioia vitale. Un canto indignato rivolto a Dio, ma anche un canto d’Amore

Lampeggiante, bruciante un filone della poesia di Rimbaud cui liriche come questa appartengono: un crogiuolo in cui rabbia, indignazione e compassione si fondono. I centomila soldati stritolati e accatastati in un mucchio fumante, lo scandalo del poeta che scrive in nome della vita, di fronte alla distruzione cieca della vita che da sempre segna le […]

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Roberto Mussapi
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Irripetibile estate

Per Gottfried Benn, un grande del Novecento che andrebbe davvero riletto, la stagione del “fuoco” è come un tratto di vita che «irreparabilmente» termina. Della battaglia «calano i segni, i vessilli», «le immagini si spengono, si sottraggono al tempo»…

“Irreparabilmente”: avverbio che sancisce in modo assoluto la fine, meglio la cessazione senza strascichi, dell’estate, del tempo del calore, della luce piena: non si profila un passaggio, quel tempo è chiuso. Non persiste ricordo, e il sogno di un’altra estate, il prossimo anno… L’estate della vita, per il poeta, è una, irrepetibile. Esemplare il titolo del […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Se sopravvive l’estate

Mai come in questo inverno che stiamo vivendo, pieno di eventi dolorosi e privo dell’incanto bianco che ammanta, si desidera la stagione più calda. Così come la evoca Hesse, non come tempo vacanziero o meteorologico, ma come ardore del cuore

Con la sapienza intrisa di semplicità che caratterizza i suoi romanzi famosi, Hermann Hesse scrive una lirica felice che in questo inverno di buio non solo meterologico ci fa tremendamente desiderare, più che mai, l’estate. Che in questi versi è piena come nei lirici greci, uomini che ardono come fiori effimeri, nell’estasi bruciante della stagione […]

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Loretto Rafanelli
“L’oceano delle voci” di Silvia Granata

Vita di un poeta

Roberto Mussapi racconta la sua poetica ma spaziando in ambiti personali ed evocando i luoghi e le “voci” che lo hanno ispirato. Da quelle della sua formazione, non solo familiare, a quelle dei Maestri: Luzi, Bigongiari, Bonnefoy, Soyinka

È una stagione ricca di pubblicazioni per Roberto Mussapi, ricordiamo: Magia (Vallecchi), La voce del mare (Marietti), la traduzione di John Keats, Lucente stella (Feltrinelli), infine il libro L’oceano delle voci. Conversazione con Roberto Mussapi. Un viaggio nella vita e nelle opere del poeta (Algra Editore), in cui dialoga con Silvia Granata che ha concepito questo libro particolare. Il poeta in questo volume non […]

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Roberto Mussapi
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Un giorno di Poesia

L’invocazione di Hölderin alle Parche è elogio dell’“attimo”. Non fuggente ma inebriante, uno di quegli attimi che sono epifania, com’è stato per Orazio e per tanti altri, anche considerati cantori della disillusione. Per Hölderin, il “carpe diem” è «immensa eternità»

Il famoso Carpe diem di Orazio non è, come nella opinione diffusa, l’invito di un romano pacioso, rassegnato e un po’ pigro, a cogliere i brevi piacere che la vita ti offre. Non disprezzare queste triglie appena pescate, né il bicchiere del vino che ti infonde allegria… E poi, con le donne, non fartele sfuggire, ma non […]

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