Roberto Mussapi
Every beat of my life

L’altro, una dimora

L'ncontro con l’anima gemella. Ce lo descrive Shelley, il poeta romantico abituato a trovare se stesso fuori di se stesso: nel vento, nel mare, nelle nuvole. Ma pensare nei pensieri, avvertire lo stesso moto del sangue, essere nel respiro, è cosa diversa…

Anime gemelle, ben più rare delle coppie di gemelli naturali. Qui il poeta scopre come la sua anima, e quindi la sua poesia, i suoi sogni, le sue visioni, non siano un patrimonio soltanto suo: trova la stessa anima in un’altra. Non è la donna angelicata degli stilnovisti, non quella ineffabile e inafferrabile come Elena, […]

continua »
Every beat of my life

Nel santuario di Melanconia

Nel suo «fare anima» con i versi, John Keats dedica un’ode a una condizione dello spirito «presente in molti poeti che ne fanno clima e agone». Il suo è un invito: sì, è vero che la malinconia è un pericoloso nemico insinuante, ma fa parte di noi ed è solo accettandola che si può disarmare

Quella di Jonn Keats è una delle voci più presenti nei nostri incontri settimanali. Il poeta il cui nome è scritto sull’acqua, come si autodefinì, è uno dei grandi che davvero, con i loro versi riuscirono a realizzare quello che Keats chiedeva a se stesso e a tutti gli autori di versi: «fare anima».Il mio […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il volto negli occhi

John Donne immagina il suo ritratto che brucia negli occhi della donna amata. Lacrime salvifiche lo soccorrono, ma soprattutto il cuore di lei, vero custode della sua immagine. Poeta “metafisico”, introduce nella lirica una nuova potenza drammatica

John Donne è uno dei grandi poeti di sempre, e, specificamente, il più importante dei cosiddetti metafisici. Thomas Eliot lo indicò come modello, accanto a Dante, formulando la definizione di poesia metafisica in un celebre saggio: «Non solo è molto difficile definire la poesia metafisica, ma è difficile decidere quali poeti l’abbiano praticata e in […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my life

Il romance di Ismaele

Nei poemi brevi di Paolo Nicolini ispirati a “Moby Dick” e a “L’isola del tesoro”, raccolti nel volume “Verso Occidente”, c’è l’origine della poesia stessa, il fuoco della lirica che si accende nel racconto. Un libro significativo, intenso, nuovo…

Paolo Nicolini scrive un poema breve, ispirato al libro sacro (in quanto mitico, sapienziale) Moby Dick. Comprende come il capolavoro di Melville non sia solo un romanzo leggendario, ma un poema in prosa. E, cosa ancora più sorprendente, questo poeta milanese nato negli Sessanta, di professione avvocato, scrive un breve poema affine sull’altro capolavoro assoluto della […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Ubriachi d’universo

È una poesia di Resistenza quella di Alceo che Roberto Mussapi propone oggi. Un resistente dello spirito il poeta greco che invita ad accettare in pieno la realtà, anche attraverso l’ebbrezza dionisiaca che il vino può suscitare. Una lezione imparata da Ungaretti, Li Po, Campana…

Take it easy, mi suonava nell’anima (che è mente, ascolto e cuore in certi frangenti) il song degli Eagles, una delle band che massimamente ha creato un rock salvifico, psicopompo, insufflatore d’anima. E mentre ripensavo alla frase di Wim Wenders, «il rock salva la vita», sentivo il greco battente nei versi dei lirici che stavo traducendo. […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Pasqua con Coleridge

I versi scelti per celebrare il giorno della Resurrezione, tratti da “La ballata del vecchio marinaio” nella traduzione di Mario Luzi, descrivono il momento in cui «la pena sta per cessare, il pentimento ha sortito i suoi frutti… Ci svelano come l’uomo possa e spesso voglia risorgere anche in vita»

Ho già riportato su queste pagine la storia del Vecchio marinaio di Coleridge. Quel vecchio marinaio che negli occhi baluginanti rivela un’esperienza terribile, una visione indelebilmente impressa. Il giovane invitato al matrimonio, che si accinge a entrare in chiesa per la cerimonia festosa, è terrorizzato da quello sguardo. Ma il vecchio, con la mano scarna […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Lucentezza di Venere

I versi di “Lucente stella” furono forse gli ultimi di John Keats, riportati sull’edizione di Shakespeare dell’amico Severn che lo accudiva a Roma. Ipotesi discussa, come discusso è a chi questi versi erano rivolti: forse a Fanny, forse a Isabella. È certo però che celebrano Amore e Poesia

Lucente stella a lungo è stata considerata l’ultima poesia scritta da Keats, poi alcuni studiosi hanno messo in discussione quell’ipotesi. Se sia davvero l’ultima o meno può non essere di interesse vitale, per chi ha a cuore la poesia di Keats e la poesia in genere: questa lirica esiste, e splende, come una stella lucente. […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il soffio e la pietra

Lo spirito si esprime etereo come l’aria ma si posa sul macigno dove si imprime. Lo aveva capito bene Yves Bonnefoy: «il soffio primigenio del poeta non cerca la carta, lo strumento dello scriba, del letterato...», cerca la pietra, «l’altra faccia del sogno»

Non solo le tue parole ma la tua angelica custodia, non solo ora e ieri, ma la pietra, l’immortalità.Da Pietra scritta, uno dei capolavori di Yves Bonnefoy. Quando scrissi, sulla sua opera, La pietra e il vento, peraltro pubblicato dal poeta Raf – che i nostri lettori ben conoscono, allora anche editore, e dirigeva I quaderni del Battello Ebbro – intendevo […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Brivido cosmico

Versi di Simon J. Ortiz (uno dei maggiori poeti indiani d’America), scolpiti nella sacralità dei nativi. Versi che restituiscono lo spirito degli Antenati, il senso dello Spazio e del Tempo… Che fanno «accettare il silenzio» e riconoscere il nostro essere attimo

Nato nel 1941 ad Acoma nel Nuovo Messico, Simon J. Ortiz è uno dei maggiori poeti “indiani” o “nativi” (suonano bene entrambi gli aggettivi) d’America.Negli anni Settanta si assiste a un rinascimento indiano, con il grande Momaday, l’autore di Casa fatta d’alba, e poeti poco più giovani tra cui la visionaria Apache Leslie Silko e appunto Ortiz, […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Ulisse in Walcott

Il poeta caraibico «magicamente prodigioso… lirico, omerico», così descrive se stesso in un breve autoritratto: «… ho avuto una buona educazione coloniale, ho in me dell’olandese, del negro e dell’inglese, sono nessuno, o sono una nazione»

Ho una costellazione di poeti del Novecento di generazione successiva a quella degli Eliot e dei Pound, e i nomi di Heaney, Luzi, Bonnefoy e Walcott la compongono.Di questi il caraibico Derek Walcott è il più magicamente prodigioso per l’incanto di una lingua che nasce da quella magia caraibica da cui soffia e sorge la […]

continua »