Roberto Mussapi
Every beat of my life

L’altro, una dimora

L'ncontro con l’anima gemella. Ce lo descrive Shelley, il poeta romantico abituato a trovare se stesso fuori di se stesso: nel vento, nel mare, nelle nuvole. Ma pensare nei pensieri, avvertire lo stesso moto del sangue, essere nel respiro, è cosa diversa…

Anime gemelle, ben più rare delle coppie di gemelli naturali. Qui il poeta scopre come la sua anima, e quindi la sua poesia, i suoi sogni, le sue visioni, non siano un patrimonio soltanto suo: trova la stessa anima in un’altra. Non è la donna angelicata degli stilnovisti, non quella ineffabile e inafferrabile come Elena, o Angelica… È l’altra parte di te che non sapevi esistente. La vita è regolata da affinità elettive, penso, anche quando non ce ne rendiamo conto. Ma in questo caso il poeta romantico inglese scrive qualcosa di più forte: l’amore è trovare te stesso fuori di te stesso. Non solo nella natura animata e animante, come Shelley scopre e fa con il vento d’Occidente, con l’Allodola, con la nuvola. Trovare se stesso nel canto dell’allodola non è impresa comune. Ma trovare te stesso in un altro, in quella donna a cui stai scrivendo, è più arduo. Non me stesso e il vento e il mare e le nuvole, ma tutto me stesso in un altro, fino a poco fa sconosciuto.

Frammento: Anime gemelle

Io sono come uno spirito che ha dimorato

in te, ti ha percepito,

pensato nei tuoi pensieri ho conosciuto

l’impulso che tu dal profondo dettavi:

quel suono impercepibile e senza suono

se non nel moto del sangue nelle sue vene,

quando la moltitudine d’impulsi infiniti

irradia la calma tremante dei mari estivi.

Da te fu aperta la porta e io fui nel respiro:

mi sono bagnato in quelle voci,

come un’aquila nella pioggia del tuono,

e avevo ali, e le vestivi di luce.

Percy Bysshe Shelley

Traduzione di Roberto Mussapi

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