Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Alla festa del Teatro

Una rassegna promossa per il 21 e 22 settembre dalla Regione Lazio rilancia storia e struttura dei luoghi deputati (a Roma e dintorni) e incoraggia a riscoprire l’arte sociale per eccellenza. Un carnet ricco di proposte tra spettacoli, laboratori e il grande evento riservato al Teatro India per celebrare i suoi vent’anni

Lo spazio scenico. Torna il mente il titolo del fondamentale libro di Allardyce Nicoll – una storia dell’arte teatrale attraverso i suoi luoghi, i palcoscenici che hanno plasmato opere, attori, registi – per la rassegna Tra Festa e Teatro che la Regione Lazio ha preparato per il 21 e 22 settembre. È un tour – e una riscoperta – delle sale con la loro storia, da Roma a Viterbo, a Latina, a Caprarola, a Velletri e un input per la loro frequentazione con spettacoli, laboratori, visite guidate, anche dietro le quinte, mentre si prova un allestimento del nuovo cartellone. Dietro questa passerella, un incoraggiamento finanziario (20 milioni di euro a sostegno delle produzioni nell’arco 2017-2019, altri contributi a breve) all’arte più sociale che ci sia, il teatro, nel quale una comunità si cementa e si riconosce. La “due giorni” ha un prologo con il sapore della conquista. Si apre lo “Spazio Rossellini”, una sala ben attrezzata tecnologicamente in seguito a una ristrutturazione promossa dalla Regione Lazio. È il luogo all’interno dell’Istituto Cine-tv intitolato al regista di Paisà – al quale si deve anche una memorabile messinscena, I carabinieri, realizzata nel ’62 per il Festival dei Due Mondi – dove egli stesso ha girato. Si propone di emulsionare la creatività dei giovani che lo frequentano e di quanti abitano nella zona di Viale Marconi, così claustrofobica nel susseguirsi di palazzoni.

Ma in via della Vasca Navale – dove sorge questa scuola di istruzione superiore tra le migliori d’Italia nella sua specializzazione – e appunto nella grande sala con il pavimento di legno e il soffitto intricato di elementi metallici ai quali ancorare riflettori, microfoni e altri attrezzi si programma di suscitare il teatro nelle sue diverse declinazioni: la danza, la musica, il riflesso nel cinema, insomma la pluralità dei linguaggi dello spettacolo dal vivo. Uno spazio da abitare e attivare, un luogo accogliente per le compagnie sostenute in periodi di residenza, un polo che coinvolga università, centri di formazione, produzioni artistiche, associazioni culturali e locali. La serata inaugurale del 19 settembre sarà all’insegna della perfomance di danza Persuance con la coreografia di Mauro Astolfi/Spellbound II – Tirocinio Professionale DAF e il concerto Woodworm Showcase. Il 21 settembre, Parata velopromozionale attraverso le vie dei quartieri Marconi, San Paolo, Ostiense a cura di Premiata Compagnia Amilcare Polpacci e F.lli; il 22 settembre, laboratori e spettacoli pensati per i più piccoli, a partire dalle 10,30 con Capitan Riciclo e la città del DomaniDomani, in cui i bambini insieme ai genitori costruiranno un nuovo spazio con materiali di riciclo. (Nella foto, un momento dello spettacolo “Mi manchi al Teatro Euclide).

Nel medesimo fine settimana e a distanza di pochi metri da Viale Marconi una celebrazione densa di significato: il Teatro India festeggia i suoi venti anni di vita, una scommessa per un palcoscenico decentrato rispetto al circuito tradizionale capitolino, un contenitore senza fronzoli con le forme dell’archeologia industriale, ricavato com’è da capannoni a ridosso dell’ansa del Tevere, un tempo sede della Mira Lanza che li abbandonò negli anni Cinquanta, poi sede della ditta di attrezzistica teatrale e cinematografica Rancati, infine recuperati dal Campidoglio nel 1999 come seconda sala del Teatro di Roma. Fu Mario Martone, direttore allora del palcoscenico principale, a dargli il nome, quello di un grande esotico Paese, giocando toponomasticamente sul fatto che la sede storica dello Stabile romano si chiama Teatro Argentina. Vibra qui l’arte drammatica senza alcun filtro spaziale: i gradoni di legno dove siedono gli spettatori terminano sullo stesso piano che vede agire gli attori. Il faccia a faccia pubblico-interpreti si rinnoverà dalle ore 16 del 21 settembre alle 12 del giorno successivo con la presenza degli artisti che hanno segnato la storia dell’“India”. Fuori e dentro la sala la Festa si animerà con cinema immaginato, ballo della rumba, invenzioni di cocktail, osservazione delle stelle…

Ecco poi l’acme dello spettacolo dal vivo, là dove musica, danza, canto, recitazione si mescolano: il Teatro dell’Opera (nella foto), ovvero quel “Costanzi” dal nome dell’impresario-costruttore che lo realizzò nell’Ottocento, allorché la novella capitale fu plasmata dalla smania urbanistica dei Savoia. In questo luogo che vide tra l’altro il debutto di Tosca di Puccini e sentì i fischi subissare il forfait di Maria Callas, il 21-22 settembre ci saranno visite guidate alla scoperta della sala, del palcoscenico e dei suoi luoghi meno noti. Sarà inoltre possibile assistere alle prove dei solisti, del coro e dell’orchestra impegnati nella messinscena del Don Giovanni di Mozart, per la regia di Graham Vick (prenotazione obbligatoria entro le 15 del 20 settembre a promozione.pubblico@operaroma.it; contributo 2 euro).

Anche venti teatri privati romani presenteranno a ingresso libero o al costo di massimo 4 euro spettacoli e prove aperte. Diverranno anche luogo per la discussione tra spettatori, attori, registi. Avverrà al Teatro Belli con il direttore, Antonio Salines, protagonista dell’Avanguardia teatrale degli anni Ottanta, e al Flaiano con il direttore Antonello Avallone, attore/impresario di lungo corso. Il resto della Regione non sarà da meno. Apre i battenti per visite guidate uno dei palcoscenici più belli del Lazio, il Teatro dell’Unione di Viterbo, fiero della sua sala a ferro di cavallo e dei quattro ordini dorati di palchi voluti a metà Ottocento dalla “società dei palchettisti” capeggiata da un blasonato, il conte Fani Ciotti. Due anni fa è stato riaperto dopo lunga ristrutturazione e soltanto lo scorso inverno è tornato a ospitare una stagione lirica. Domenica 22 proporrà uno spettacolo per bambini, Vassilissa – Fiaba dalla Russia. Quartetto di sax al Teatro Artemisio di Velletri, danza a Tuscania con In.Contrastabile, visita della mostra Artes Mechanicae sui modelli di macchine sceniche e piccole sculture lignee quattrocentesche a Magliano Sabina, con la guida dell’artefice Luciano Minestrella (21 e 22 settembre). Spettacoli anche a Sezze e a Caprarola, dove è appena stato inaugurato il Teatro Don Paolo Stefani.

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