Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Il viaggio, il lampo

La lirica modernissima di Guido Monti, capace di restituire il movimento della coscienza poetica con una leggerezza che si imprime, con rapidità e profondità meditativa

Una poesia sul viaggio, archetipo, nei versi di un autore giovane (1971) che sa rinunciare alla punteggiatura senza cadere nel flusso indeterminato che tale scelta a volte comporta. Un accumulo che si scioglie, la velocità tramuta il treno in un terrazzo mobile, creando la sospensione della fuga ferroviaria, la sua strana interruzione del tempo. Che per contrasto appare nella storia impressa nelle litografie di città medievali, cinta murarie, ponti, mercati: il mondo chiuso da mura dell’età più murata viaggia come volando. Una presdigitazione di un poeta che conosce leggerezza e rapidità di visione, lampi e subitanee meditazioni entro il lampo. Lirica modernissima, in senso storico, concentrazione di immagini senza accumulo, tutto netto, filante, come in un film.
Guido Monti rappresenta il movimento della coscienza poetica aerea segnante, fuggente e epifanica quanto imprimente come lo stampo litografico.
Shangai, aeroporto, un luogo lontano e un punto di arrivo e partenza, visionarietà contemporanea nel miracolo della materia, vetroresina, mentre lo spazio è incluso, infugato nella sua fuga stessa.Veloce, felice, sventolante volo poetico che sfreccia e si ferma, fotograficamente, su passato e presente.

 

guido monti foto

Intercity, litografiche

Il treno un terrazzo mobile e i corpi

sulle banchine cosine in fuga

 

Scompartimenti e dentro litografie

di città medievali con cinta murarie

ponti, mercati, banderuole su picchi

di campanili e in terra la loro ombra

lama nera a girar nei secondi secoli delle piazze

 

e noteranno i futuri un giorno nel vetrino litografico

noi esserini stilizzati guardare di fuori i fumi

sulle pianure di cemento del nuovo millennio

gabbie accese e percolate in liquidi di consumo

sui canali della crosta terra

 

loro come noi puntini minimi

 

di questo traversamento, del suo spazio infugato

di quale tempo? Mi chiedo ora sul treno Maglev

cabina monocolore,

vetroresina espansa sotto

il tunnel binario a lievitazione magnetica

tra Shangai e aeroporto

Guido Monti
(Da Fa freddo nella storia, La collana Stampa, 2014)

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