Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Dopo l’apocalisse

Non una nube in cielo, nessuna vela in mare, silenzio e infinite legioni di stelle d’oro che annunciano in questa “estasi” la manifestazione di Dio. Così Victor Hugo immagina la quiete dopo la tempesta, la pace dopo la devastazione…

Estasi assoluta, in pace, da solo, in riva al mare, nessuna vela, silenzio, quiete, notte stellata senza una sola nuvola. E infinite legioni di stelle, che in armonia con lo spirito del cielo e del mare, dicevano semplicemente che questo quadro è opera, manifestazione del signore nostro Dio. Interessante che dalla citazione dell’Apocalisse, che è evento sconvolgente, infuocato, devastante, il poeta Victor Hugo passi a un immediato dopoapocalisse, una quiete resa necessaria dalla provvidenziale tempesta.

 

 

 

 

 

 

 

Estasi

E allora udii una grande voce.
Apocalisse

Da solo presso i flutti, nella notte stellata,
non una nube in cielo, nessuna vela in mare.
Il mio sguardo era immerso lontano oltre le cose
e il bosco e la montagna e tutta la natura
con mormorio confuso pareva interrogare
i fuochi del cielo e i flutti del mare.

E quelle stelle d’oro, infinite legioni,
più forte e meno forte, con mille variazioni,
dicevano inclinando le corone infuocate,
e i flutti che nessuno riesce a governare
dicevano curvando i vortici di schiuma:
«È il signore, signore nostro Dio».

Victor Hugo
Traduzione di Riccardo Held

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