Roberto Mussapi
Every beat of my life

Abbracciare il sogno

L’incontro con una donna. Raccontato da Goethe con «meraviglia stilnovista» ma anche con tono scanzonato e realistico. Senza timore che l’epifania si dilegui, ma al contrario facendo capire

Un leggero e sapiente sonetto sull’incontro con una donna. La meraviglia stilnovista dell’incontro, e subito la memoria di donne ispiranti poeti che oltrepassano lo stupore stilnovista. Sembra alludere alla Beatrice di Dante, quella della Vita nuova, non quella irraggiungibilmente metafisica della Commedia, o, più probabilmente, alla Laura di Petrarca, donna che appare come sogno, epifania, chimera. Ma nessuna angoscia che lei scompaia, o che non perduri. Il tono di Goethe è nello stesso tempo scanzonato, realistico: parla di un incontro che smuove non solo mente e cuore, e anticipa, si intuisce, un incontro ulteriore. Una donna non angelicata, ma pur se più concretamente desiderata, e avuta, della stessa sostanza stilnovista delle donne sogno.

Amabile incontro

In grande cappa avvolto fino al mento,
andavo per il sentiero di rocce, erto, grigio,
scendendo verso i prati invernali,
l’anima inquieta, pronto alla fuga vicina.

D’un tratto parve cadere il velo al nuovo giorno,
venne una ragazza di beltà celeste,
perfetta come quelle donne amabili
del mondo dei poeti. La mia smania tacque.

Ma distolsi il passo e la lascia andare,
m’avviluppai più stretto nelle pieghe,
quasi volessi, per sfida, scaldarmi in me stesso.

E pure la seguii- ristette – era accaduto!
Non riuscii a tenermi nel mio involucro,
lo gettai via. Era lei fra le mie braccia.

Johann Wolfgang Goethe

Traduzione di Roberto Fertonani

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