Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Lo stato di Biden

Il presidente Usa Biden ha tenuto l'annuale State of the Union in un clima di profonda crisi per via della guerra in Ucraina. Ma questo non gli ha impedito di parlare di un Paese sicuro, economicamente solido e vicino alla famiglie e a chi ha bisogno

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che l’annuale State of the Union di un presidente degli Stati Uniti nel 2022 sarebbe avvenuto nel mezzo di una guerra nel cuore dell’Europa.  Eppure Joe Biden proprio nel momento in cui può cominciare a parlare agli americani di rialzare la testa dai danni della pandemia, si trova quest’altra tegola sulla testa: l’attacco russo all’Ucraina con mezzi convenzionali, con un’allerta a quelli nucleari e con bombardamenti sui civili. Il mondo guarda con occhi inorriditi a quello che sta succedendo e l’umanità vive con un enorme senso di impotenza l’attacco a sorpresa a un paese libero e indipendente.

Biden ha iniziato il suo discorso ribadendo con forza l’intento di proteggere l’Ucraina in accordo con tutti i paesi Nato dalla minaccia russa e condannando Putin per un’aggressione premeditata e non provocata. Ha confermato le durissime sanzioni contro la Russia e ha affermato che l’intento dell’autocrate russo di indebolire l’organizzazione della Nato ne ha invece rafforzato l’unità che permette all’America di recuperare quel ruolo di leadership che aveva perso sotto la presidenza Trump. Quest’ultimo infatti più volte aveva dichiarato che l’organizzazione atlantica era obsoleta e fuori tempo e che non c’era bisogno di un sistema di difesa in Europa. Uno degli obiettivi che Putin non avrebbe certamente mai voluto – ha continuato Biden – e che invece si è concretizzato, è stata proprio l’unità di tutti i paesi occidentali contro la Russia, senza eccezioni. L’economia russa si troverà in grande difficoltà – ha affermato Biden – il rublo è già sceso di molto, saranno sequestrati tutti gli asset dei magnati russi e sarà tolto ossigeno alle banche. “Putin si pentirà di questa mossa e ne pagherà le conseguenze. Abbiamo messo in allerta tutte le nostre truppe per proteggere i paesi della Nato e per aiutare l’Ucraina”. Biden ha infine affermato che non saranno mandate truppe di combattimento sui luoghi di guerra.

Il discorso di Biden, che è durato poco più di un’ora, ha toccato temi importanti. È stato un discorso storico, onnicomprensivo e ha tracciato un quadro dell’America attuale molto realistico e senza illusioni. Ha ovviamente incluso tra di essi la lotta alla pandemia dalla quale l’America sta lentamente uscendo, anche grazie alla campagna vaccinale che il presidente ha promosso nel paese: Il 75% degli americani adulti è ora vaccinato. Biden inoltre si è soffermato sullo stato dell’economia che attraverso l’American Rescue Plan è stato capace di assicurare 6 milioni e mezzo di nuovi posti di lavoro e un sollievo monetario alla classe lavoratrice durante questi due anni durissimi, determinando una crescita che si colloca al 5,7%, il tasso più alto degli ultimi 40 anni. Ha parlato della nuova visione dell’America sua e della vicepresidente Harris che prevede investimenti nel paese, nel campo dell’istruzione e della ricerca, partendo dal basso verso l’altro e non il contrario. Per ricostruire quella middle class che è il nerbo dell’economia americana e che durante questi ultimi anni è stata martoriata a sangue. Ha parlato degli investimenti che la Bipartisan Infrastructure Law permetterà attraverso la costruzione di un sistema di infrastrutture e di trasporti che aveva bisogno di essere rinnovato e potenziato. E di questo ha ringraziato anche il partito repubblicano perché questo permetterà all’economia americana di crescere e di essere competitiva specialmente con la Cina.

Ha incoraggiato il passaggio del Bipartisan Innovation Act che permetterà lo sviluppo di nuove tecnologie e dell’industria manifatturiera americana nel campo informatico e della telefonia rendendo il paese ancora più competitivo con la Cina, incoraggiando a produrre in America e a comprare prodotti americani. Ha parlato di una rivitalizzazione dell’industria metalmeccanica nel campo automobilistico: la Ford investirà 11 miliardi per costruire macchine elettriche creando 11.000 posti lavoro nel paese e la General Motor ne investirà 7 creando 4.000 posti di lavoro in Michigan cosa che non succedeva da anni in quanto queste aziende metalmeccaniche in altri momenti avrebbero delocalizzato le loro fabbriche oltre oceano.

Biden ha poi dedicato la sua attenzione alla lotta all’inflazione uno dei punti dolenti della sua presidenza che ha abbassato il gradimento degli americani al 37%. Il suo piano –ha detto- è sostenuto da 17 primi Nobel di economia e si concentra principalmente su quattro punti: innanzi tutto la riduzione del costo dei farmaci da prescrizione, poi quella dei costi energetici per le famiglie e ancora di quello degli asili nido e degli istituti per la cura dei figli per permettere alle donne di ritornare a lavorare; infine quello di rendere accessibili i prezzi degli alloggi e costruire più case popolari.  Questo permetterà di combattere l’inflazione, di ridurre il deficit che la precedente amministrazione aveva gonfiato abbassando le tasse ai plurimiliardari che invece dovranno pagare la loro parte. Da quando il nuovo presidente è arrivato alla Casa Bianca il deficit si è abbassato di un trilione di dollari in un solo anno.

Biden ha concluso questa parte del suo discorso dedicato all’economia parlando di aumento del salario minimo a 15 dollari, di assicurare la paid leave e di dare respiro alle famiglie estendendo la Child Tax Credit che permetterà di non crescere i figli in povertà anche potenziando quei community college che sono una risorsa del sistema di istruzione superiore del paese.

Ha poi dedicato una parte del suo discorso all’evoluzione del Covid, un altro dei punti dolenti della sua presidenza, nonostante Biden abbia messo in atto misure che tendevano a contenere i contagi sia rafforzando una politica vaccinale sia rendendo obbligatorie in alcuni casi misure preventive e controlli che hanno irritato molti cittadini in quanto si sono sentiti privati della libertà di decidere. L’indebolimento del virus ci permetterà di implementare alcune misure che ci faranno ritornare alla normalità senza abbassare la guardia, perché- ha ricordato- ci saranno nuove varianti.  Ha parlato dei trattamenti antivirali, delle facilitazioni per i test e della fine degli shutdown per scuole e uffici. Infine della distribuzione dei vaccini nel mondo: 475 milioni di vaccini sono stati mandati in 112 paesi.  Dopo avere affermato di non voler considerare il covid come potenziale elemento divisivo Biden, ha implorato gli avversari di essere uniti nel combattere questo virus.

Uno degli ultimi temi è stato quello della sicurezza del paese attraverso un controllo del background di chi acquista armi e attraverso il divieto di vendita di armi pesanti. Altri temi fondamentali che Biden ha sollevato sono stati quello della riforma elettorale insieme e del diritto al voto che i repubblicani stanno minacciando e quello dell’emigrazione. Per il primo ha incoraggiato a passare il Freedom Vote Act e il John Lewis Voting Act per rendere trasparente il processo elettorale e per permettere alle minoranze il pieno diritto al voto. Ha incoraggiato poi a passare Disclose Act che permette di sapere da dove arrivano i fondi per le elezioni. Sul secondo tema ha caldeggiato l’accoglienza dei profughi e dei rifugiati e la cittadinanza ai Dreamer quei giovani figli di emigrati clandestini che vivono da anni in un limbo.  Ultime parole contro la violenza verso le donne e a favore del loro diritto alla salute, mantenendo la legge sull’aborto quella Roe vs. Wade che appare minacciata in molti stati e contro la discriminazione verso LGBTQ+ passando l’Equality Act. Infine su 4 punti ha richiamato l’attenzione dei repubblicani per varare riforme bipartisan: battere l’epidemia della droga, passare leggi sulla salute mentale che deve essere inclusa nell’assicurazione medica, dare supporto ai reduci di guerra e combattere la guerra contro il cancro.

Questo discorso storico si è concluso ancora con un richiamo alla libertà alla salvaguardia della democrazia che è in pericolo contro la tirannia e con un appello alla speranza e all’ottimismo. Secondo Biden, il popolo americano, unico al mondo, riesce a trasformare i momenti di crisi in opportunità, in possibilità. E ricordando il 245esimo anno dalla nascita del paese ha affermato: “il mio rapporto sullo stato dell’Unione è che è forte perché voi, il popolo americano, siete forti. Siamo più forti di un anno fa. E tra un anno lo saremo ancora di più. Questo è il momento di incontrare e vincere le sfide che ci si parano davanti. E lo faremo uniti”.

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