Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Infiniti in una lacrima

L’appartato Salvatore Marradi che trae ispirazione dalla voce di grandi poeti, questa volta è in ascolto di Li Ma, forse attratto dal mistero da cui anche l’antico cinese è circondato. Una voce forte e compassionevole che sa, attraverso la parola poetica, ridare alla madre il proprio figlio

Da un poeta cinese di cui si sa poco, vissuto pare nel settimo secolo dopo Cristo, Li Ma, che Salvatore Marradi considera inferiore solo al grande Li Po. In questi versi riscritti appunto, con la consueta libertà creativa, da Salvatore (ormai ci chiamiamo per nome, cominciamo a conoscerci), il poeta vive lo strazio di una donna amica, il cui figlio, soldato per scelta, parte per la guerra.
Straziante il tono in cui il poeta vive la scelta del figlio, un ragazzo forte che parte per combattere non si sa per chi o per che cosa, mentre la madre crede di perderlo. 
Ma non lo sta perdendo. Non lo perde grazie al poeta, che si immedesima in loro e scrive, e ci fa immedesimare.

Versi all’amica il cui figlio parte per la guerra

A Si Ra, principessa dell’aurora e del fuoco

So che sognavate di andare al mare.
Per pochi giorni, e so che è tremendo
perdere quei pochi giorni al mare…
lo scrivono il mio nome e il mio destino:
l’amico, veneziano, Marco, mi disse
che il mio nome “Ma,”che segue “Li”, 
è la sillaba iniziale di “mare”
quello che gli italiani chiamano mare.
E so che perdere giorni insieme, al mare,
non è una morte ma un triste svanire.
Ma tuo figlio è un soldato, lui ha scelto
di ripartire, e non è un commiato:
non ombreggiare di rughe la tua fronte,
è un giovane, un guerriero, lui è andato al fronte.

Lasciati piangere, lascia le tue lacrime
scorrere sul tuo volto, come un tempo
sapevano fare solo le donne, e gli eroi.
Poi smettemmo di piangere,
forse fu necessario.
Ma io, il tuo amico poeta scrivo
che ho reimparato a piangere e a pregare.
Io, Li Ma, il nome che inizia come il mare,
io, non un poeta di corte, ma il poeta di quella Corte,
io l’amico di Kublai Khan, l’imperatore del Mondo
e l’amico del veneziano Marco Polo, io ti scrivo
che non sei sola, perché il tuo pianto
porta altri, infiniti, nel tuo incanto.

Salvatore Marradi

Da Li Ma

(Nell’immagine: volto di uno dei guerrieri dell’Armata di terracotta, Cina, Dinastia Qin)

Facebooktwitterlinkedin