Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Natale nudo

Senza suggestioni natalizie, questi versi di Novalis tratti dai “Canti spirituali”, svelano l’essenza primigenia della divinità. Sono la scoperta della presenza di Dio che si fa uomo in forma di bambino. Ovunque

Nella bellissima traduzione di Giorgio Cusatelli, traduzione che fa vivere e rivivere la voce dell’autore, come deve essere, un passo dai Canti spirituali di Novalis, che in questi libro e negli Inni alla nottescrive due pilastri della poesia di ogni tempo.
Questa non è una lirica sul Natale, come ogni anno ho proposto, ma un passo, un passaggio sulla venuta al mondo di Dio, non Gesù bambino, nessuna delle suggestioni natalizie a cui indulgo e che amo come lettore e come autore. Qui siamo fuori dal mio amato Natale dickensiano, disneyano, “mussapiano”, per citare Canepa, fatto di neve, cinema e sogno.
Qui è un Natale primigenio, tedesco, teologico, nudissimo nella presenza di Dio che si fa uomo in forma di bambino.
Straordinaria fusione di romanticismo e cristianesimo.
Natale è anche questa luminosa scoperta.

È dio nella stella, dio nel sole
è la fonte, acqua della vita
è nell’erba, nel sasso, nel mare, nella luce
sparso sorriso, dio bambino.

Nelle cose c’è il suo gioco di bambino
il suo amore è insinuato in ogni cosa
dimentico di sé nel suo volo
si annida più stretto in ogni cuore.

È dio per noi; in sé sconfinato bambino
un polline d’amore è il suo cuore.
È il nostro cibo, è colui che ci disseta;
la sua gioia è la nostra fedeltà.

Soffochiamo sotto tanta miseria,
una luttuosa coperta è sul cuore
fa’ che incontriamo l’amato
tornerà da te, padre, con noi.

Novalis

Da Canti spirituali, traduzione di Giorgio Cusatelli

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