Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

A Parigi, a Parigi!

Per la cura di Filippo La Porta, Gremese pubblica una serie di ricordi francesi degli scrittori italiani. Matteo Marchesini riscrive la storia del grandi miti classici e Sellerio punta su Napoleone, con una biografia e una raccolta di frasi celebri

Francia. Per molti scrittori e intellettuali italiani la Francia è una sorta di calamita: emotiva, ambientale e culturale. Vale anche per la piccola editrice Gremese di Roma, specializzata in testi d’Oltralpe che stavolta riunisce i pareri degli “ecrivans” della nostra Penisola. Il libro s’intitola Douce France (206 pagine, 18 Euro, a cura di Filippo La Porta). Sandra Petrignani, tra le più fini e accurate narratrici d’Italia, racconta di quando voleva intervistare Milan Kundera. Appuntamento mancato. Successivamente, come giornalista culturale de Il Messaggero, conversò a lungo con Yasmina Reza, narratrice tra le più eleganti d’Europa. Intervistandola, scopre che la Reza era amica da tanti anni di Kundera, che definisce “persona deliziosa”. Nella stessa sala da the dell’hotel Lutetia, Petrignani intravvede Kundera, che parla animosamente con una persona. Ma la sua collega francese non fa da intermediatrice.

A parte questi episodi, Petrignani parla anche dei suoi amori, compresa Parigi: «val bene tutto». Lo scrittore Luca Doninelli confessa di essere stato affascinato da Parigi, più precisamente dal “patois”, e dalle varie parlate. Il suo “ingresso” in Francia è stato Charles Baudelaire. «Non esiste città al mondo in cui si cammini meglio che a Parigi. E così, tra letture e viaggi, aggiunge, «Parigi divenne per me la città del cuore». Dacia Maraini: «Ho dei ricordi bellissimi di una certa Francia degli anni Sessanta. Già l’idea di partire per Parigi era un pensiero festoso».

Sul mondo. Pare strano che un autore in poche pagine (formato ridotto) ci parli di molte cose essenziali. Come Dio, per esempio. A parte le tematiche, il linguaggio è superbamente limpido. Lo scrittore in questione si chiama Matteo Marchesini, autore di Miti personali (Voland, 140 pagine. 13 euro, clicca qui per leggere la recensione) ed è autore di vari libri e giornalista (collabora al Foglio, Doppiozero e Il sole24 ore). Ma dei miti classici Marchesini fornisce una personale interpretazione… Affrontando l’argomento poesia, si rifà al mito di Orfeo ed Euridice. Orfeo rincorre pazzamente la donna, che però «è già entrata in casa, e ha messo il paletto alla porta». Orfeo riesce ad entrare, «scivola indietro… finché scompare nell’inferno di una città che non è più sua». Marchesini ci parla anche di sventure collettive. Siamo sulla piana di Troia. Durante il Consiglio dei capi achei, Neottolemo, sorvolando sui contrasti con Ulisse, «ricordò che alla vita dei mortali gli déi assegnano, secondo un ordine imperscrutabili, assegnano doni straordinari e sventure umilianti». Dà dimostrazioni di superbo arciere. Prese di mira Paride. Il braccio gli tremava, e il colpo mortale non andò a segno. Di Edipo fornisce questa versione. È nel letto nuziale di Giocasta (sua madre). Poco distante c’è l’indovino Tiresia che gli dice: «…E a te invece toccherà una sola cosa: tacere». La setosa e profumata mano di Giocasta chiude le sue labbra: «Nessuno a Tebe è superiore a te, né indovini né leggi: E qui nessuno qui ha colpa».

L’imperatore. L’editore Sellerio si occupa di Napoleone Bonaparte. Sia con un’ottima biografia di Sergio Valzania (218 pagine, 13 Euro), sia con la raccolta delle sue frasi più famose (Massime e pensieri di Napoleone, 161 pagine, 12 Euro). Ne riportiamo alcune: «L’armata è un popolo che obbedisce»; «Il potere assoluto deve essenzialmente paterno, altrimenti verrà rovesciato»; «Una nazione religiosa la si annienta, non la si divide»; «Ogni indulgenza per i colpevoli denota una connivenza».

Facebooktwitterlinkedin