Paola Benadusi Mazzocca
“Libera. Un’amica tra le onde”

Alice e la balena

Salta la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna, ma non si arresta il flusso dei libri di qualità dedicati ai giovanissimi. Come quello di Daria Bertoni, che affronta temi decisivi come la salvaguardia dell'ambiente e delle specie animali. Ne parliamo con l’autrice

Prendiamola bene (per quel che si può), poiché i voli nel campo dell’immaginazione conducono lontano, forti e convinti del prevalere della luce sulle infide ombre della notte. Che la 57°edizione della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna sarebbe stata rinviata era nell’ordine della cose, ma addirittura rimandata all’anno prossimo pochi lo avrebbero immaginato. Già decisi premi, convegni, mostre. Tutto faceva pensare che mai come quest’anno si sarebbe imposta quale punto di riferimento indiscusso a livello mondiale per la potenza delle immagini e delle presenze e iniziative dell’editoria libraria e multimediale, con la Svizzera graditissima ospite d’onore. Causa coronavirus, tutto rimandato, anche se è stata annunciato che a partire dal 4 maggio la Bologna Children’s Book Fair inaugura un nuovo hub virtuale, per offrire alla comunità internazionale di settore la possibilità di ritrovarsi online, tra scambio di diritti e la condivisione della creatività tipica della Fiera bolognese. Online anche tante attività della manifestazione Bologna Licensing Trade Fair. In ogni caso, il flusso di albi illustrati e di libri che continuano a essere pubblicati a ritmo battente. Niente e nessuno li potrà mai fermare. E nello scintillante mosaico della letteratura per ragazzi che, inutile sottolineare, nasconde il nucleo più segreto dell’essenza emotiva e sentimentale dell’umanità, si nota la presenza sempre più significativa e massiccia di romanzi di autori italiani concentrati sulle nuovissime generazioni. Quasi tutti di buon livello, capaci di coniugare felicemente quotidianità, fantasia e scienza.

Tra questi colpisce Libera – Un’amica tra le onde di Daria Bertoni (Mondadori, 174 pagine, 17 euro), scritto in maniera coinvolgente e diretta, immerge il lettore tra le onde azzurro scuro dell’arcipelago delle Azzorre. E sembra di vederle queste isole dall’alto “impervie e selvagge”. La prospettiva in effetti cambia quando la realtà naturale è vissuta da vicino, soprattutto per un adolescente. La carica sovversiva che possiede, l’istinto non ancora imbrigliato dalle regole rigide della vita, lo spingono a capire e a riconoscere la forza e la bellezza insita nella natura. Più che mai ai nostri giorni dove l’ambiente viene spesso violato e distrutto, il rispetto verso gli animali calpestato e non riconosciuto come se esseri umani, piante e animali non appartenessero tutti allo stesso pianeta. Quali sono i limiti invalicabili e gli strumenti necessari per imparare a regolare le esigenze umane senza annientare le altre specie? Questi e altri sono i temi affrontati dalla giovane scrittrice, ma perché – le ho chiesto – ha messo in primo piano la separazione dei genitori? Che cosa l’ha spinta ad affrontare questo argomento fra le tante realtà dell’universo giovanile? Forse perché mette in luce contraddizioni e disagi in un momento della crescita caratterizzata da incertezze e rabbia?
«La separazione è un tema molto delicato e allo stesso molto sentito nei giovani al giorno d’oggi. Raccontare la storia della separazione fra due genitori ha significato per me cercare di raggiungere tutti quei bambini e ragazzi che provano o hanno provato la stessa confusione e lo stesso disorientamento della protagonista del libro, Alice. Crescere e diventare grandi significa avere a che fare con problemi che sembrano insormontabili ma tutto si può superare, bisogna solo trovare la via giusta per riuscire a ritrovare la tranquillità e magari tornare a essere più sereni di prima. Dopo la tempesta arriva sempre la quiete, e prima o poi arriva per tutti, grandi e piccoli».

Nel romanzo si parte da una situazione familiare conflittuale, Alice la protagonista vede il padre come una figura latitante tutto preso dai suoi studi sulle balene. La verità è ben diversa…
Il padre di Alice è stato assente per lunghi periodi proprio a causa del suo lavoro di biologo marino e per questo Alice ha sempre pensato che la sua lontananza da casa fosse il motivo dei litigi e delle incomprensioni tra i suoi genitori. Una volta a bordo di Calipso Alice ha potuto vedere tutta la passione di suo padre per le balene e per la prima volta si è resa conto di non essersi mai realmente interessata al suo lavoro e ai suoi studi. Sulla barca Alice potrà finalmente conoscere il padre, capire che l’apparenza inganna e che la verità spesso è diversa da quella che credevamo che fosse.

Il mare interessa ai giovani ma è attraverso l’amore che le è nata la spinta a conoscere il mondo dei cetacei?
Mauro, il mio compagno, è laureato in biologia e prima di conoscerci ha trascorso molti anni in barca a monitorare le balene qui in Mediterraneo, nel santuario dei cetacei Pelagos. I suoi racconti mi hanno sempre così tanto emozionata da decidere di trascorrere la nostra prima vacanza insieme alle isole Azzorre, notoriamente uno dei luoghi dove è più facile l’incontro con questi splendidi animali. La prima volta che da un gommone ho avvistato il soffio di una balena è un ricordo che porterò per sempre dentro di me… Indescrivibile è l’emozione di avvicinarsi sempre di più a quel soffio e di assistere alla maestosità di questo animale così speciale. Proprio grazie a questi viaggi è nata la voglia di raccontare ai ragazzi la storia di Alice e della balena Libera.

Alice ha un carattere intrepido anche se si sente in una condizione di fragilità. È una creatura del mare come la piccola balena che incontra nel suo cammino. Comprende che il mondo naturale è in pericolo. Pensa che saranno i ragazzi a stabilire in futuro un’alleanza vera e sincera con gli animali?
Mi auguro con tutto il cuore che i ragazzi potranno essere per tanti versi più sensibili di noi adulti sul tema della salvaguardia dell’ambiente e della protezione degli animali. Per questo è necessario parlare loro del mondo che ci circonda e dei pericoli che lo minacciano anche attraverso le storie. Prima di salire su Calipso Alice era totalmente all’oscuro dei pericoli che quotidianamente corrono i cetacei, dalle grandi navi mercantili che rischiano di travolgerli, all’inquinamento acustico, alle reti lasciate in mare che rischiano di diventare una trappola fatale. Spero che la storia di Libera e del suo cucciolo Luna possano toccare il cuore dei ragazzi e solleticare la loro curiosità sull’importante argomento della tutela degli animali e dell’ambiente.

Il capolavoro di Herman Melville, Moby Dicko la Balena,racconta la lotta brutale ed esaltante sostenuta da capitan Achab contro la leggendaria balena bianca, feroce e implacabile. Ma in realtà le balene sono animali miti e intelligenti, vittime come molti altri animali della furia distruttrice degli uomini…
Certo! Le balene sono animali socialmente evoluti in grado di comunicare tra di loro, alcune hanno un vero e proprio linguaggio, vivono in gruppi famigliari con legami caratterizzati da forte senso di appartenenza. Ho la sensazione che i ragazzi conoscano poco questi animali così stupefacenti. Quando penso che a meno di 200 km da Milano, nel cosiddetto Santuario dei cetacei, proprio nel nostro Mar Ligure, vive la balenottera comune che è il secondo animale più grande del pianeta, mi emoziono! Chissà che dopo la lettura della storia di Alice e di Libera non nasca nei lettori la voglia di salire su una barca per avvistare una balena.

L’educazione all’ambiente naturale comincia dall’infanzia. I giornali e i media, mi sembra, si preoccupino poco di questi temi, tanto più dei libri rivolti al pubblico giovanile. Lei che ne pensa?
Purtroppo il tema dell’educazione all’ambiente naturale, nello specifico della protezione degli animali, è un argomento che negli anni passati è stato poco affrontato nei libri rivolti a un pubblico giovanile. La mia sensazione però è che nell’ultimo periodo ci sia stata un’inversione di rotta e che ora in generale ci sia più attenzione sulla tutela dell’ambiente: la mia speranza è che questa nuova sensibilità possa includere anche il tema della tutela degli animali protetti, proprio come le balene.

 

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