Loretto Rafanelli
Cronache dall'Italia sospesa

12 marzo 2020

Parte con questi versi un nuovo appuntamento quotidiano: i collaboratori di Succedeoggi racconteranno le loro giornate di isolati sognatori, lettori o camminatori. Con le fotografie scattate per l'occasione da Roberto Cavallini

Immagini di Roberto Cavallini.

I riferimenti al Decamerone si sprecano: siamo isolati, auto-segregati, separati fisicamente uno dall’altro, assediati dalla peste. Ma non è questo il punto. Il fatto è che siamo precipitati in una condizione che ci impone un ripensamento delle parole stesse di società e socialità. Ma per arrivare a nuovi concetti, nuove ipotesi, dobbiamo capire che cosa stiamo vivendo; come. Per questo, Succedeoggi ha chiesto ai suoi collaboratori di affacciarsi alla finestra di casa e raccontare ciò che vede. Oppure scrutare volti, strade, oggetti scendendo di corsa in strada, con guanti e mascherina, per fare la spesa… Ne verrà un ritratto dell’Italia sospesa, crediamo, che sarà utile rileggere, poi, per capire come stavamo, come eravamo. Saranno reportage, racconti, suggestioni che pubblicheremo ogni giorno, a partire da oggi, illustrati dalle foto che il grande Roberto Cavallini ha fatto per noi inforcando la sua bici e nascondendosi per Roma con guanti e mascherina. Anche questo, un punto di vista (poetico) su quel che siamo, oggi. A partire dal 12 marzo 2020. (n.fa.)

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Avvampa il Reno pietroso
di marzo e avvampano
i basoli squadrati
della città, saluto la donna
che risponde con un sorriso
dalla finestra serrata, un bimbo
mi chiede dove si incrociano
i venti del destino, mentre porto
al confine del volto
litanie di antichi
canti, sto fermo nel piazzale,
mi dicono di limitare
il respiro e io guardo il cielo
che pare tiepido di mare, oggi
12 marzo ricordo
che l’Ecclesiaste riporta
versi affilati di acciaio
fuso, e nascondo
il viso in attesa di un cenno,
in attesa di una trama
che levighi le vene.

 

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