Alessandra Pratesi
Visto al Teatro Torlonia di Roma

La ballata di Ned Stark

In scena un racconto-concerto per ripercorrere, a qualche giorno dalla conclusione della serie tv, il primo capitolo della saga di "Game of Thrones". Al Teatro Torlonia quattro attori e quattro musicisti danno voce alla storia del giusto Ned Stark

«Quando si gioca al gioco del trono, o si vince o si muore». Lo sanno bene i fan di Game of Thrones (in italiano Il trono di spade), una delle serie tv più seguite degli ultimi anni, arrivata quest’anno all’ottava e ultima stagione. Successo planetario e crescente dal 2011 a oggi, merito del team di produttori, sceneggiatori e attori ma merito soprattutto della bellezza e della potenza della storia da cui la serie è tratta: la raccolta di romanzi firmata da George R.R. Martin che risponde al titolo di A Song of Ice and Fire. È la lotta eterna tra Bene e Male quella che si sviluppa davanti agli occhi appassionati di lettori e telespettatori, con tutto l’armamentario di Medioevo fantasy in voga da Tolkien in poi. Perché se lo scontro è tra le forze agli antipodi del Bene e del Male, a scontrarsi sono in realtà buoni e meno buoni. A tutti viene garantita una seconda, persino una terza possibilità. C’è spazio per gli errori umani e per imparare da questi. Ci sono i grandi sentimenti e i grandi valori: il potere, l’amore, la famiglia, la giustizia. C’è un trono da conquistare, sette regni da unificare, sovrani illegittimi da spodestare; re, regine, eserciti e alte menti della politica si scontrano e confrontano fino all’ultima, decisiva battaglia.

«Quando si gioca al gioco del trono, o si vince o si muore». E c’è chi ha scelto di suonare per far rivivere, per una sera, le atmosfere suggestive e la trama avvincente del primo capitolo della saga di Martin, dedicato all’ascesa e alla caduta di Eddard della casa degli Stark. Al Teatro Torlonia di Roma, prima il 28 maggio, replica il 29, va in scena Il Cinema-libro: Il Trono di Spade – La storia di Ned Stark. Un’idea di Valerio Vicari, che insieme a Michael Remigio cura l’elaborazione dei testi, resa possibile dall’alternanza di testi e musiche dalla colonna sonora composta da Ramin Djawadi per la serie HBO. Sul palco attori e musicisti. A Luisa Casasanta, Fabio Vasco, Federico Vigorito, Gabriele Zecchiaroli sono affidate lettura e interpretazione dei testi. La Roma Tre Orchestra Ensemble (Leonardo Spinedi, David Simonacci, Lorenzo Rundo, Marco Simonacci), invece è incaricata dell’esecuzione dei brani musicali. Si distingue in particolar modo l’adattamento per quartetto d’archi del main theme della serie (la sigla) e l’assolo del violoncello sulle note di Rain of Castamere. A volte ancillari, a volte complementari, la fusione tra parole e musica è perfetta. Un esempio riuscito di crossmedialità all’interno di una delle perle architettoniche delle strutture teatrali romane.

Facebooktwitterlinkedin