Gessica Nardini
Ultimi giorni a Villa Bertelli

Leningrado in posa

Chiude i battenti “Il racconto della pittura - Arte a San Pietroburgo dalle avanguardie agli anni 40”, la bella mostra proposta durante tutta l’estate a Forte dei Marmi. Una carrellata di 150 opere che testimonia la vivacità espressiva, il fermento culturale e il talento dei maestri del “Circolo degli Artisti”

Ciò che colpisce al primo impatto con i quadri della mostra Il racconto della pittura. Arte a San Pietroburgo dalle Avanguardie agli anni 40, sono i colori. Brillanti, copiosi e sapientemente dosati dagli autori, che li hanno spalmati con cura sulle numerose tele che sono state esposte per tutta l’estate a Villa Bertelli, il polo artistico e culturale del Comune di Forte dei Marmi in una mostra che chiude i battenti nei prossimi giorni, il 30 settembre. Una scoperta, che ha stupito i tanti visitatori, forse convinti di trovarsi di fronte dipinti meno accesi, in linea con l’immaginario occidentale che vuole il grigio come colore dominante della realtà d’oltre cortina ai tempi dell’impero sovietico. Le centododici opere, provenienti dal MISP-Museo dell’arte del XX e XXI secolo di San Pietroburgo, sono il frutto di una selezione che permette di conoscere l’evoluzione delle arti visive nella grande capitale zarista, durante la prima metà del secolo scorso, quando ormai la città era stata ribattezzata Leningrado.

Un percorso espositivo in cui sono racchiusi temi, stili e generazioni artistiche provenienti dalla collezione dei maestri russi del “Circolo degli Artisti”, uno dei più significativi fenomeni culturali dell’epoca. Un periodo di grande fermento culturale e artistico di cui queste opere danno testimonianza, incarnando l’atmosfera dei cambiamenti sociali ma salvaguardando la singolare identità della città di Leningrado di quegli anni. Veri e propri “ritratti”, meravigliosamente precisi e carichi di sentimento e vicinanza psicologica, raccontano ai visitatori una città che nel periodo dell’assedio, durante la Seconda guerra mondiale, è stata riprodotta sofferente, come del resto lo erano i suoi cittadini, ma non spiritualmente sottomessa.

Il cuore dell’esposizione è composto da dipinti e disegni degli anni immediatamente successivi alla rivoluzione bolscevica. Nomi di artisti ritenuti grandi in patria, come Alexei Pochtenny, Alexander Rusakov, Viaceslav Pakulin, David Zagoskin, Lev Volshtejn, Izrail Lizak, Lidia Timoshenko e dei suoi seguaci (Vladimir Grinberg, Nikolai Lapshin, Alexander Vedernikov). Dipinti a olio, acquerelli e disegni offrono poi una visione completa delle varie scuole, tendenze e correnti artistiche, che si sono susseguite a Leningrado e che hanno fortemente influenzato lo sviluppo dell’arte russa negli anni successivi. Un vero tesoro di stimoli visivi e un panorama della produzione artistica di una città colta ed elegante, da sempre collegamento tra la Russia e le capitali europee.

Completano questa singolare collezione ventidue opere di Pavel Mansouroff, messe a disposizione da un collezionista privato. Un omaggio al grande pittore russo che ha condiviso con i colleghi i primi anni di lavoro e di ricerca nella Leningrado post rivoluzione. La mostra è promossa dalla Fondazione Villa Bertelli, con il patrocinio del Comune di Forte dei Marmi, in collaborazione con il Comitato Cultura della Città di San Pietroburgo, il Manege e il Museo dell’arte del XX e XXI secolo di San Pietroburgo (MISP).

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