Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

La la Cinema!

“La la land” di Damien Chazelle apre la Mostra del cinema di Venezia. Un bel musical gioioso: «L’incontro tra Gene Kelly e Thelonious Monk», come lo ha definito il regista

C’è del cinema in La la land, il film in concorso di Damien Chazelle che ha apre la 73^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Cinema vero, non teorico, fatto di citazioni più o meno esplicite e di tanti omaggi ad artisti del passato. Una volta Stanley Donen disse che per fare un buon musical erano necessari tre elementi: 1) Gene Kelly, 2) Gene Kelly e 3) Gene Kelly. Qui non siamo a quel livello, né per la recitazione né per la regia, ma il fatto che Chazelle abbia definito la sua pellicola «l’incontro tra Gene Kelly e Thelonious Monk» se non altro ci fa intendere che il regista ha dei modelli sì giganteschi e irraggiungibili, ma almeno è titolare di idee chiarissime, come peraltro già dimostrato con il suo film precedente.

Per la Mostra si tratta comunque di bel passo in avanti dopo il disastroso esordio con Everest dell’anno scorso. Forse la difficoltà di trovare un buon caffè al Lido rimane l’unica cosa davvero impossibile da risolvere, dopo che avevamo pensato la stessa cosa per i film. Ma su! In realtà non è proprio così, qualche buon film si trovava, ogni tanto, mentre un caffè buono mai. E mai si troverà!

La la land, il film in concorso di Damien ChazelleEbbene, il divertente musical diretto dal regista di Whiplash e interpretato da Ryan Gosling e Emma Stone da una parte ci fa capire che il primo non è Fred Astaire (né Gene Kelly) e la seconda non è Ginger Rogers, ma ci trasmette anche una bella dose di vitalità che sarà un buon viatico per il festival di Alberto Barbera. La storia è tra le più classiche: una vicenda d’amore tra due persone che amano la recitazione e la musica e che recitazione e musica finiranno, paradossalmente, per allontanare. Strizzando l’occhio alla commedia americana sofisticata, La la land potrebbe ripercorrere la strada intrapresa da altri film presentati al Lido ripetendone gesta e successi. I due attori sono più espressivi che bravi ma risultano centrati nei loro ruoli. Resta magari da capire il perché dell’assenza di Ryan Gosling sul tappeto rosso, situazione piuttosto bizzarra considerando che il nostro è il protagonista del film di apertura.

Considerazioni quindi positive  sull’inizio di questa edizione, che così a naso ci sembra migliore di quelle passate, nonostante i numeri esaltanti forniti di volta in volta. Sempre in aumento, naturalmente. Aspettiamo, fiduciosi.

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