Betta Putini
A proposito di "Bambini a oltranza"

I figli assoluti

Cristina Chiarato in un saggio prezioso analizza il rapporto sempre più difficile tra genitori e figli in una società che predica l'onnipotenza ma non aiuta a crescere

Se ci interroghiamo sulla difficoltà che s’incontra a crescere e a far crescere nella società attuale, il saggio di Cristina Chiarato Bambini ad oltranza (edizioni Polimata, 173 pagine, 11 euro) cerca di dare un’interpretazione ai tanti effetti collaterali che il non-crescere oggi comporta. Bambini trattati “alla pari” dai genitori; adolescenti “vissuti” e nello stesso tempo estremamente fragili; coppie incerte e troppo spesso “a scadenza”; famiglie invischianti che non concepiscono l’autonomia; fatti di quotidiano orrore fra le pareti domestiche.

L’autrice, psicologa e psicoterapeuta, cerca di dare un senso a tutto questo disagio, partendo dalla sua lunga esperienza clinica e lo fa attraverso un percorso di forte partecipazione che la scrittura, semplice e trasparente, rende chiaro e percorribile da tutti. Il libro attraversa la realtà clinica e quella quotidiana, fornendo molti esempi incentrati sul tema della crescita. Non si propone come un manuale su cosa fare o non fare, né come un testo scientifico riservato agli addetti ai lavori, ma come un invito rivolto a tutti a fermarsi e a riflettere. Comprendere i nodi da sciogliere è il primo passo verso il cambiamento, in un’epoca in cui l’agire sta prendendo sempre più il posto del pensare.

bambini ad oltranzaIl punto centrale della riflessione è la difficoltà che s’incontra quando prevale l’incapacità di affrontare il lutto per la fine del proprio narcisismo onnipotente, tipico dell’età infantile. Quando si cerca di evitare il più possibile a se stessi e ai propri figli la separazione, la fatica, i limiti, gli sforzi, vissuti come traumi oppure come inutili sofferenze. Quando si limano i confini generazionali, rendendoli sottili, quasi inesistenti, o quando si usa l’altro (spesso i figli) per non fare i conti con il proprio distacco dalla famiglia d’origine.

Passando dall’individuo alla società, il problema che il testo mette in evidenza è soprattutto il fatto che l’uomo contemporaneo è sempre più impegnato a cavalcare l’onnipotenza o la sua illusione: è questa l’epoca di un forsennato carpe diem, dell’apparire, dell’agire, del sostituire, dell’appiattire le differenze, anche con la grande complicità della tecnologia – usata in tal senso – che sdogana il «si può fare», sempre e comunque.

Un’ampia panoramica, dunque, sul disagio psichico attuale, ma anche la proposta di un’alternativa. Se il libro accompagna via via il lettore verso una maggiore consapevolezza – per fare luce su come si siano affrontati (o non affrontati) i vari passaggi dell’esistenza – è proprio questa presa di coscienza il punto da cui ripartire per trasformare le ferite delle proprie radici familiari, affinché altri (e spesso i primi altri sono i figli) non subiscano gli effetti di amori distorti dal narcisismo.

È un diario di lavoro, il libro della Chiarato, che propone una riflessione sui motivi che ci inducono a rinunciare alla crescita, ma anche sui motivi che dovrebbero spingerci a varcare quella soglia, per vivere pienamente e non restare bambini a oltranza.

Il libro si può richiedere a bambiniadoltranza@gmail.com. Anche in E-book www.polimata.it/bambini-ad-oltranza

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