Simona Negrelli
Dal 29 maggio al 5 giugno prossimi

Primavera calabrese

«Primavera dei teatri», la rassegna di Castrovillari dedicata alla scena che agisce fuori dalla tradizione, quest’anno offrirà otto prime nazionali e due anteprime

Primavera dei teatri è la prova che passione e impegno prima o poi pagano e che cultura e qualità possono valorizzare un territorio, seppure considerato marginale. Il festival, organizzato da Scena Verticale con la direzione artistica di Saverio La Ruina e Dario De Luca e quella organizzativa di Settimio Pisano, non solo ha superato indenne sedici inverni e in buona salute (“in carne” come la donna sul divano nella locandina) per arrivare all’edizione numero diciassette, ma è ormai un punto di riferimento del settore, tant’è che le compagnie scelgono Castrovillari, paese ai piedi del monte Pollino in provincia di Cosenza, per far debuttare i propri spettacoli. Quest’anno, dal 29 maggio al 5 giugno, ci saranno otto prime nazionali e due anteprime, più altri cinque spettacoli e alcune sezioni collaterali che comprendono laboratori, performance, incontri e uno spazio dedicato ai bambini. Ma sempre mantenendo fede alla missione che ha animato il festival fin dalle prime battute: attirare l’interesse del pubblico sulla drammaturgia contemporanea e le nuove compagnie.

Diversi i temi che saranno proposti, con una sensibilità particolare per quelli sociali. Molto attuale l’anteprima nazionale dello spettacolo Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata, in cui due uomini, Tony e Luca, da anni hanno una relazione stabile. Tutto procede seguendo le abituali dinamiche di coppia fino a quando arriva il desiderio di diventare padri. L’identità femminile e gli stereotipi di genere sono al centro di tre spettacoli. In prima nazionale apre il programma del festival la compagnia Hermit Crabcon lo spettacolo Giovanna D’Arco – La rivolta, testo d’esordio di Carolyn Gage, per la regia di Luchino Giordana e Ester Tatangelo. Uno spettacolo dedicato alle donne che scelgono di esporsi e di sovvertire le tradizionali gerarchie di genere.

lucia calamaroMa perché non dici mai niente? Monologo è un testo di Lucia Calamaro (nella foto) messo in scena da Maurizio Lupinelli, in anteprima nazionale, con Elisa Pol. La protagonista del dramma, Mary, è una donna abbandonata dal marito, con una psiche che va in frantumi.La prima nazionale di Lei è Gesù, della compagnia Quotidiana.com, afferma la possibilità che la donna ricopra ruoli per tradizione e consuetudine riservati agli uomini, a cominciare dalla figura del Cristo.

Il tema dell’immigrazione è affrontato da ATIR Teatro Ringhiera, che presenta in prima nazionale 32’’.16 di Michele Santeramo per la regia di Serena Sinigaglia. La ricerca di una vita migliore che si spegne nel mare, in una funesta catena umana che non accenna a interrompersi, mentre l’interesse di noi occidentali a queste storie resta emotivo e intermittente.

Disoccupazione e identità sociale sono i temi di altri due spettacoli. Little Europa, della compagnia Vico Quarto Mazzini, debutta a Castrovillari e trae spunto dal dramma Il piccolo Eyolf di Ibsen per stimolare una riflessione sulle motivazioni che spingono gli esseri umani a costruire sistemi sociali che poi distruggeranno. Esilio, della Piccola Compagnia Dammacco,diretto da Mariano Dammacco, in scena con Serena Balivo, racconta la storia di un uomo che perde il lavoro e gradualmente anche un ruolo nella società, fino a smarrire la propria identità.

Malattia e spiritualità sono i temi di un’altra prima nazionale, quella che vede debuttare la compagnia padrona di casa, Scena Verticale, con la nuova produzione: Il Vangelo secondo Antonio. Scritto e diretto da Dario De Luca, lo spettacolo racconta la storia di un brillante sacerdote che si ammala di Alzheimer, arrivando così, attraverso un percorso inedito, imprevisto e condito da un’involontaria comicità, alla propria interiorità.

Contromano Teatro debutta con Pop Corn- diosolosacosa, un tuffo in un micro mondo, quello di una coppia di età indefinita trincerata in casa.

E poi ancora Teatrodilina presenta Gli Uccelli Migratori, una commedia originale e arguta sul dolore dei rapporti umani. Fratelli della Via portano in scena Drammatica Elementare, un esperimento di ludo linguistica fatto di enigmi e tautogrammi. Compagnia Oyescon Vania racconta le paure, le frustrazioni e il senso di  dei nostri tempi attraverso una drammaturgia costruita a partire da “Zio Vanja” di Čechov. Principio Attivo Teatro porta in scena Opera Nazionale Combattenti presenta I Giganti della montagna atto III, una divertente e amara riscrittura del dramma incompiuto di Pirandello. Gli Ominicon Ci scusiamo per il disagio rielaborano le voci, le storie, gli aneddoti raccolti in centinaia di interviste, mescolando drammaturgia e indagine antropologica.

Per i dettagli si può consultare il sito www.primaveradeiteatri.it.

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