Angela Di Maso
Ritratto d'artista

L’attore è musica!

Fortunato Calvino: «A volte, rileggendo un personaggio di un mio testo, mi chiedo come ho potuto creare un tale mostro! Mi salvano gli attori, magnifici strumenti musicali»

Nome e cognome: Fortunato Calvino.

Professione: Regista-drammaturgo.

Età: 59.

Da bambino sognavi di diventare un drammaturgo e regista teatrale? Prima che io nascessi i miei genitori hanno lavorato con la Compagnia Cafiero-Fumo e dei fratelli Maggio… e mi hanno trasmesso la passione per il teatro, tanto che invece di giocare con le costruzioni facevo teatri…piccoli teatrini di cartone con tanto di quinte e sipario.

Cosa significa scrivere per la scena, costruire regie e dirigere gli attori? Inventare storie dal nulla, avere la possibilità di creare figure di uomini e donne spesso lontani dal tuo modo di essere e di pensare è straordinario, mi piace creare personalità complesse che sono l’opposto di come sono io, a volte rileggendo un personaggio di un mio testo mi chiedo come ho potuto creare un tale mostro!  Solitamente il mio rapporto con l’attore è sempre tranquillo e di reciproco rispetto, e arrivo alle prove a tavolino già con un idea precisa di quello che voglio. L’attore è un magnifico strumento musicale. Per un periodo dividi con lui la tua vita, i tuoi momenti e quando c’è sintonia si lavora bene insieme e io per lo spettacolo non voglio altro che il miglior risultato.

Il tuo film preferito? Morte a Venezia di Luchino Visconti.

Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te o da altri) Il mio preferito è l’ultimo che ho fatto al Napoli Teatro Festival 2015: Rituccia. Quello che preferisco resta: Persone Naturale e Strafottenti di Giuseppe Patroni Griffi per il coraggio.

Hai lavorato con tanti attori. Cosa t’hanno dato e chi ricordi con più affetto?Sono tutti cari.

Qual è il regista da cui hai imparato di più? Gianfranco De Bosio.  

Il libro sul comò: Scritti corsari di Pasolini.

La canzone che ti rappresenta: Rimmel di Francesco De Gregori.

fortunato calvino1Prosecco o champagne? Prosecco.

Il primo amore, lo ricordi? No, la mia infanzia è stata senza un amore.

Il primo bacio: rivelazione o delusione? Il primo bacio è stato uno sconvolgimento dei sensi avevo dodici anni.

Strategia di conquista: qual è la tua? Non ne ho mai usata una, ma per fortuna sono stato molto amato.

Categorie umane che non ti piacciono? Detesto i supponenti, i viscidi, gli invidiosi, l’essere perfidi senza un motivo, i finti moralisti, l’ipocrita, soprattutto non sopporto i finti buoni, generosi, altruisti…e quelli che ti sorridono troppo…

Cosa significa invecchiare? Significa perdere l’occasione di poter fare quello che un tempo facevi con facilità, significa anche che gli altri iniziano a guardarti diversamente e questo non mi piace.

Il sesso nobilita l’amore o viceversa? L’amore è intrecciato al sesso, senza passione della carne non c’è amore.

Meglio le affinità elettive o l’elogio degli opposti? Meglio vivere.

Costretto a scegliere: regista di prosa o di cinema? Oggi mi sento pronto per dirigere un film.

Casa di bambola o Natale in casa Cupiello? Meglio Eduardo.

Shakespeare o Beckett? Shakespeare.

Com’è cambiato il teatro dalla metà degli anni ’70 ad oggi? È diventato meno sperimentale, è tornata la tradizione e questo non vuole dire che sia un male.

L’ultima volta che sei andato a teatro, cos’ha visto? La Signorina Giulia.

Racconta il tuo ultimo lavoro: Pelle di Setaè la storia di un travestito alcolizzato, che vive le sue giornate alla stazione centrale di Napoli in attesa del suo uomo che non verrà. Forse non esiste, forse è solo una bugia per dare senso alla sua vita.

fortunato calvino3Perché il pubblico dovrebbe vederlo? Pelle di Seta è un personaggio disperato, tenero, ironico, dissacrante che fa a pezzi una morale pubblica bigotta e ipocrita. Questi sono i personaggi che amo portare in scena e spero che il pubblico ci premi.                            

Il mondo del teatro è veramente corrotto come si dice? Così dicono!

Come e dove ti vedi tra venti anni? Spero di non perdere la lucidità e di essere ancora autonomo per vedere ancora tanto teatro, e tanto cinema

La cosa a cui nella vita non vorresti mai rinunciare. L’amore!

Quella cosa di te che nessuno ha mai saputo (fino ad ora). I segreti del cuore.

Piatto preferito: La lasagna.

La morte: paura o liberazione? Sempre più spesso immagino il mio funerale. La morte è terribile, è la conclusione di un percorso. È una livella come diceva Totò, uguale per il ricco e per il povero per il buono e per il cattivo.

C’è parità di trattamento nel teatro tra uomini e donne? In maggioranza i miei testi sono con personaggi femminili (Adelaide, Geltrude, Maddalena, Rituccia ect!).

Mai capitato di dover rifiutare un contratto? Mai!

Di lasciarsi sfuggire un’occasione di lavoro e di pentirsene subito dopo? Questo sì, spesso.

fortunato calvino4Cos’è un attore? Un essere umano come tanti con la capacità di essere sempre diverso.

Meglio essere: felice, sereno o contento? Meglio essere sereni.

Gli attori dimenticano le battute: condannati o graziati? Ho sempre ammirato la capacità dell’attore di ricordare le battute di un testo, dimenticarle può accadere da una certa età in poi, ed è una delle offese che la vecchia ti fa.

Cosa rappresenta per te il pubblico? Il pubblico è il cuore di uno spettacolo.

Tre difetti che non bisogna assolutamente avere per poter fare il regista. L’individualismo, l’ignoranza, il disprezzo per l’umanità.

Cosa accadrebbe all’umanità se il teatro scomparisse? Il teatro è Cultura, è alimento per la mente.

Gli alieni ti rapiscono e puoi esprimere un solo ultimo desiderio. Quale? Di portarmi via un cofanetto con i DVD delle commedie di Eduardo e di Shakespeare.

La frase più romantica che tu abbia mai ascoltato in scena. Non ricordo.

La frase più triste che ti sia toccato di sentire in scena. Che la vita è bella!

Gli attori vanno guidati o lasciati ai loro istinti? Vanno guidati sempre.

Cosa vorresti che la gente ricordasse di te? Che inventavo storie per i grandi.

Hai mai litigato con un attore/trice per una questione di interpretazione del personaggio? Non spesso ma è accaduto.

Hai mai litigato con un produttore per una questione di soldi? Spesso.

fortunato calvino5Se potessi svegliarti domani con una nuova dote, quale sceglieresti? Una dote in denaro per aprirmi un teatro.

Se potessi scoprire la verità su te stesso o sul tuo futuro, cosa vorresti sapere. Morirò solo come un cane? O in compagnia di un gatto?

Se sapessi di dovere morire, che cosa cambieresti nella tua vita? Nulla.

Che cosa è troppo serio per scherzarci su? La malattia.

Progetti futuri? Un mio testo al Ridotto del Mercadante: La Reggente con la regia di Stefano Incerti.

Un consiglio a un giovane che voglia fare questo mestiere. Scegliere una buona scuola di teatro.

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