Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Il volo di Faustus

Volle scalare la vetta dell’Olimpo il protagonista del dramma di Christopher Marlowe, per sostituirsi a Dio. E quell'azzardo, ebbro di felicità giovanile, avrà conseguenze nefaste...

Il sogno di volare: necessario, quintessenziale. L’uomo anela a raggiungere il cielo, avvicinare lo splendore del sole, accarezzare l’incanto notturno della luna e delle stelle. Il sogno astrale muove l’anima umana verso l’alto e l’infinito, ispira i versi dei grandi poeti, Keats che si rivolge all’usignolo, Shelley all’allodola e alla nuvola, e massimamente, al demone tra terra e cielo, il Vento Occidentale dell’ode famosa. E Ariel, il demone shakespeariano, è spirito dei venti… e l’uomo da sempre, come Leopardi supremamente, scruta la volta stellata, interroga gli astri…. Il sogno di volare brucia le ali di Icaro, che troppo si avvicina al sole fino sentirne il calore sciogliere la cera che connette quelle ali al suo corpo umano; Fetonte, anche lui giovane innamorato del volo nelle Metamorfosi di Ovidio, precipita per un volo proibito, guidando il carro di suo padre, il Sole. Errori, cadute di ragazzi assetati di cielo.

Faustus, il sapiente, filosofo, scienziato, medico, teologo, il giovane onnisciente che cerca, traverso la magia, il dominio assoluto sulla realtà, vendendo con un patto di sangue l’anima al diavolo, non vola come quei ragazzi e come i poeti che verranno, per ebbrezza celeste. Vuole il dominio. Vuole sostituirsi a Dio. Il protagonista del dramma di Christopher Marlowe – il drammaturgo e poeta elisabettiano amico e rivale di Shakespeare – si lancia in un volo superbo, non vuole avvicinarsi a Dio, ma sostituirsi a lui. Finirà dannato, e in questo volo noi vediamo l’errore di fondo del suo pur giovanilmente nobile intento. Luciferino il suo viaggio in cielo: prima trainato da draghi diabolici eruttanti fuoco, poi orgoglioso della ubiquità conquistata grazie al patto con Mefistofele, una condizione di superba superiorità rispetto ai limiti umani che avrà conseguenze nefaste, ma che non è priva di un’ebbra felicità giovanile.

 

marlowe

Coro – Faustus, uomo di grande cultura,
per scoprire i segreti dell’astronomia
incisi nel libro dell’empireo di Giove
volle scalare la vetta dell’Olimpo,
dove, seduto su un carro di ardore abbagliante,
trainato dal collo di due draghi aggiogati,
vide le nuvole, i pianeti, e le stelle,
i tropici, le zone e i quartieri del cielo,
dal cerchio lucente della luna coi suoi corni,
fino alla altezze del Primum mobile:
e roteando con questa circonferenza
nell’estensione concava del polo,
rapidi scivolarono da est a ovest i suoi draghi,
e in otto giorni lo riportarono a casa.
Dove non se ne rimase a lungo in pace,
per riposare le ossa da quella spossante fatica,
ma nuove imprese lo trascinarono di nuovo
e nuovamente balzò sul dorso del drago,
che divideva con le sue ali l’aria sottile:
ora è andato a verificare la cosmografia
che misura le coste e i regni del globo:
e immagino stia per arrivare a Roma
a vedere il Papa e gli usi della sua corte,
e prendere parte alla festa di San Pietro
che oggi si celebra in forma solenne.

Christopher Marlowe
(Da Il dottor Faustus, traduzione di Roberto Mussapi)

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