Nicola Bottiglieri
Lo scrittore chiocciola/3

La fretta della lumaca

Con Google Earth oggi il mondo si può vedere dall’alto, per intero, addirittura chiudere nel palmo della mano. Oggi essere chiocciola significa capire che fra earth e heart fra cuore e terra vi sarà sempre poca distanza

A partire da queste considerazioni e per capire la fretta della lumaca, ho scritto un reportage narrativo pubblicato come e-book, un “libro vagabondo”, intitolato A sud del sud, quasi fuori dalla carta geografica. Ho buttato questo libro nella rete con lo stesso gesto ampio del pescatore quando la butta nel mare. Se non facevo questo gesto, mi sarei ritrovato il libro chiuso negli scaffali di una libreria a prendere polvere, muffa, ad essere mangiato dai tarli.

Perché libro vagabondo? Perché la scrittura quando è nella rete, si trova dappertutto cioè in nessun luogo. Libro vagabondissimo quindi, parola che come recita l’etimologia è composto da vagus, errante e bundus abbondante. Ho voluto pubblicarlo come e-book perchè la carta non deve restare chiusa negli scaffali delle librerie, non deve viaggiare nel camion sull’autostrada come succede con l’acqua minerale prigioniera delle bottiglie di plastica, al contrario deve camminare in fretta e con le proprie gambe sulle vie del mondo e come fa il protagonista del racconto che è appunto un viaggiatore vagabondo. Vagabondo diventa quindi il libro che non ha fissa dimora, o un padrone fisso, trovato per terra o su una panchina, di tutti e di nessuno, lo prende chi lo trova, regalato o a prezzi stracciati.

A sud del sud racconta di un professore che, appena andato in pensione, fa il più grande viaggio della sua vita e mentre cammina, attraverso la posta elettronica ed il telefonino, mantiene un dialogo con due alunni, un giovane con il quale ha un rapporto paterno e con una studentessa verso la quale ha una morbosa attrazione. Per fuggire da lei, o forse per ricongiungersi un giorno con lei, l’anziano viaggiatore porta alla fine del mondo, il suo labirinto. Più va a sud del sud, più si avvicini a Capo Horn, più ritrova il proprio passato. Fino a quando la geografia e la sua storia coincidono, fin quando ritorna al punto di partenza e la maturità e l’infanzia diventano la stessa cosa. I luoghi sognati diventano reali e la realtà diventa un sogno.

Durante il vagabondaggio nella Terra del Fuoco fatto con aereo, elicottero, navi da guerra, traghetti, automobili, in autobus ed a piedi, conosce le storie delle missioni salesiane fondate dopo che Don Bosco le aveva viste in sogno, aviatori temerari come Saint Exupery, alpinisti e fotografi come il Padre salesiano Alberto De Agostini, che fotografò gli ultimi indios fuegini che vivevano nudi, tutti sterminati oramai, dei quali ci sono rimasti solo fotografie, cimiteri e leggende. Si reca, inoltre, nei luoghi remoti alla fine del mondo descritti da Darwin nel Viaggio intorno al mondo, ma sopratutto raggiunge Capo Horn, l’unico luogo al mondo dove la poesia l’Infinito di Leopardi acquista un significato vero e profondo, dove è possibile vedere l’onda assassina del film L’ammutinamento del Bounty con Marlon Brando, che respinge indietro la nave non permettendogli di arrivare per la via breve a Tahiti ma obbligandolo alla via più lunga. Viaggiare significa conoscere, ma la verità non sempre si trova alla fine del mondo. La Terra del Fuoco ricorda la “terra dei fuochi” di cui parla Roberto Saviano, pertanto l’ultimo viaggio lo farà vicino casa, per conoscere quei territori dove davvero il mondo sta per finire.

Dopo aver fatto tutto questo viaggio lo scrittore chiocciola scrive il suo libro, egli sa che scrivere significa viaggiare senza valigia, vestiti o confini perciò fa camminare le mani, dopo aver fatto camminare i piedi carnosi a sud del sud del mondo. E dopo averlo scritto, sudando più bava di quanta ne abbia sudata in tutta la vita, si ritrova in mano un mucchio di parole morte, proprio come il guscio vuoto della chiocciola quando non c’è dentro il suo abitante.

Il gasteropode è un’ermafrodita insufficiente, possiede sia l’apparato maschile che femminile ma per la riproduzione necessita dell’intervento di un suo consimile. Quindi i due individui durante l’accoppiamento fecondano e rimangono fecondati insieme. Lo scrittore quando cammina ha già il libro nelle scarpe, ma non è ancora nato. Memore di ciò lo scrittore sa che egli feconda e viene fecondato solo quando trova un lettore disposto a seguirlo. Per dare vita alle parole cerca chi sia disposto ad accoppiarsi con lui. Le parole hanno bisogno del lettore per vivere davvero. Lo scrittore ed il lettore si devono fecondare a vicenda e l’inchiostro deve divenire respiro. Basta un solo lettore a dare la vita al libro, se poi lo leggono in molti, tanto meglio, più copula, più fiorisce e genera figli.

La chiocciola striscia portando il labirinto sulle spalle ma sa che con Google Earth oggi il mondo si può vedere dall’alto, per intero, addirittura chiudere nel palmo della mano. Oggi essere chiocciola significa capire che fra earth e heart fra cuore e terra vi sarà sempre poca distanza, la geografia è la madre della storia, (anche se sappiamo che essa ha un’amante segreta, la letteratura) l’infanzia e la maturità si possono incontrare in un punto della vita ma sopratutto che l’unica geografia che riusciamo davvero a conoscere è quella del nostro labirinto.

(3. Fine)

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