Erminia Pellecchia
Si parte dal Maschio Angioino

Tutto Eduardo

Oggi a Napoli (con "La Tempesta" di Shakespeare riletta da Eduardo con Mariano Rigillo/Prospero) prendono il via le celebrazioni per i trent'anni dalla morte: spettacoli, convegni, mostre in omaggio a un grande Maestro

Trent’anni senza Eduardo. Senza l’uomo. Senza il suo genio. C’è un’eredità da raccogliere e, se sì, qual è oggi in un’epoca di globalizzazione e di informazione in tempo reale? È da questa riflessione che si muove Eduardiana, un omaggio lungo due mesi che la città di Napoli e il Forum universale delle culture ha organizzato in occasione dei trent’anni dalla morte del drammaturgo, attore, regista, intellettuale, protagonista della cultura del Novecento e punto di riferimento per il teatro di tutto il mondo. Spettacoli, convegni e seminari. Lo start oggi alle 21 con l’anteprima nazionale al Maschio Angioino (repliche fino all’8 settembre, ingresso libero) di Napoli nella tempesta, la versione in napoletano arcaico di Eduardo De Filippo de La Tempesta di Shakespeare, produzione Consorzio Campano Teatro e Musica. La scenografia e la regia sono di Bruno Garofalo, che con il Maestro ha lavorato per dodici anni e che con orgoglio sottolinea: «So bene come avrebbe voluto mettere in scena questo lavoro che è un’operazione di grandissima poetica. Il linguaggio che Eduardo ha inventato, utilizzando la sonorità del dialetto partenopeo seicentesco, non sminuisce, anzi esalta l’opera shakespeariana. I passi di Prospero saranno letti da Mariano Rigillo, che reputo il più credibile interprete eduardiano contemporaneo, a cui si aggiungeranno le voci di Madeline Alonso, Chiara Baffi, Lalla Esposito, Lello Giulivo, Antonio Murro, che già Eduardo volle scritturare nel ruolo di Ariele». Musiche originali di Antonio Sinagra, dirette dall’autore alla testa di un ensemble orchestrale di venti elementi.

Eduardiana – un’indagine a tutto tondo su De Filippo, come spiega Daniele Pitteri, commissario del Forum – punta su due filoni precisi: da un lato, lo studio e l’approfondimento dell’opus eduardiano, mettendone in risalto l’aspetto internazionale; dall’altro l’avvicinare il grande pubblico, rivolgendosi in maniera formativa ai giovani e, in particolare, a quelli che provengono da situazioni di disagio e marginalità, lontani dalla cultura e ostacolati nell’accesso alla conoscenza. «Abbiamo deciso di dedicare questa maratona di eventi a Eduardo – chiarisce Nino Daniele, assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli – per i temi contemporanei che ha affrontato in maniera profetica nei suoi lavori: la disillusione storica, il rapporto tra soggetto e oggetto. Eduardo fa un’analisi spietata delle debolezze dell’uomo e del rapporto che l’uomo ha con le forze storiche».

Il ciclo di convegni sarà aperto da Eduardo: precursori, modelli, compagni di viaggio e successori (dal 25 al 27 settembre), quattro sessioni a cura di Francesco Cotticelli della Seconda Università degli Studi di Napoli. Le giornate di studio (sala conferenze della Scuola medica in via Santa Maria di Costantinopoli e sala Rari della Biblioteca nazionale), intendono promuovere un’indagine sulla declinazione di un’esperienza antichissima del teatro europeo, lo spazio riconosciuto agli attori-autori, e di verificare l’attualità e le caratteristiche di questo modello nel cuore del XX secolo. «L’opera teatrale di Eduardo – dice Cotticelli – si pone al crocevia di rapporti familiari e di compagnia, formazione militante e confronti a distanza con i capolavori della letteratura drammatica, immaginazione d’attesa di chi condivideva le sorti dell’impresa capocomicale». Anche la Federico II offre il suo contributo alle celebrazioni, ospitando il 23 e 24 ottobre (aula Pessina, corso Umberto) il simposio «Eduardo De Filippo e il teatro del mondo», legato alla diffusione internazionale del suo teatro, alle traduzioni e adattamenti vari. Relatori d’eccezione saranno il figlio di Eduardo Luca De Filippo e l’attore Toni Servillo che, dal 29 ottobre al 9 novembre, allestirà, inaugurando la nuova stagione del San Ferdinando, la sua edizione de Le voci di dentro che, con il fratello Peppe, ha portato in giro sui maggiori palcoscenici italiani ed europei. La “casa” di Eduardo sarà anche quinta di reading, monologhi e installazioni d’arte contemporanea. Con un inedito restyling della facciata del teatro: tre grandi ritratti di De Filippo saranno realizzati sulle saracinesche da un gruppo di giovani street artist per avvicinare di più lo stabile alla gente del quartiere. Altri due dipinti dovrebbero essere poi prendere vita sulle pareti del vicino centro sociale di via Foria. Il primo appuntamento della mini rassegna eduardiana è il 7-8 ottobre con la messa in scena dell’unica opera di Enzo Moscato dedicata a De Filippo, Ta-kai-ta (questo e quello in greco antico), uno spettacolo non sull’artista, incomparabile, bensì un viaggio intorno all’uomo e i suoi sentimenti. Seguirà, l’11 e 12 ottobre, Eduardo in canto con testi di De Filippo musicati da Sinagra, e Eduardo e i burattini con Bruno Leone e le sue guarattelle. Nella gara tra enti, associazioni ed istituzioni per rendere tributo a De Filippo non poteva mancare il San Carlo. Il 29 ottobre, per la serata inaugurale delle Giornate europee del Turismo, che avranno come location Napoli alla presenza del ministro Franceschini, tornerà al Massimo cittadino il balletto Eduardo, Artefice Magico, progetto e coreografia di Francesco Nappa.

Emozioni alla Basilica di San Giovanni Maggiore. Qui, fino al 31 ottobre, si potrà ancora ammirare la mostra fotografica Eduardo… luoghi, vita, opere, organizzata dalla Fondazione De Filippo e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. In esposizione cinquanta scatti tra il 1970 e il 1982 di Claudio Garofalo, fotografo di scena di Eduardo, e la ricostruzione del suo camerino così com’era negli anni Cinquanta al San Ferdinando. Quello ristrutturato del San Ferdinando con tanto di targa, sembra che la promessa del Comune sia stata mantenuta, sarà inaugurato il 31 ottobre, giorno dell’anniversario. Amarcord. Da metà ottobre, nella sala Lucchesi Palli, all’interno della Biblioteca nazionale, dovrebbero essere in mostra una selezione di documenti, copioni, fotografie, programmi di sala e locandine, provenienti dal Fondo Eduardo De Filippo.  E, non finisce qui. Francesco Somma, direttore della Fondazione De Filippo annuncia che, nel 2015, in occasione dei 70 anni del debutto di Napoli Milionaria, Luca De Filippo avrebbe intenzione di organizzare un convegno internazionale sul disagio dei giovani nella società attuale: «un progetto che sarebbe piaciuto moltissimo al padre».

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