Erminia Pellecchia
Verso il "Ravello Festival"

Elegia napoletana

«Una città, fatta di vizi e pregi, che vogliamo raccontare»: così Toni e Peppe Servillo presentano il loro nuovo recital, «Cantami una poesia», che debutterà il 29 dicembre

Più di un concerto, più di un reading, più di un recital: è una dichiarazione d’amore, una festa di musica, versi e canzoni, l’emozionante Cantami una poesia, che i fratelli Peppe e Toni Servillo hanno dedicato alla loro Napoli, «una città, fatta di vizi e pregi, che vogliamo raccontare attraverso gli occhi, le parole e i sentimenti di quelli che hanno contribuito a renderla grande». Lo spettacolo, che ha esordito al Festival della Mente di Sarzana, segna il ritorno a Ravello dei due poliedrici artisti che, con Sconcerto di Battistelli-Marcoaldi, inaugurarono nel 2010 l’auditorium Niemeyer, aperto dopo anni di polemiche.

Ad accompagnarli sul palcoscenico-astronave, firmato dall’archistar brasiliana recentemente scomparsa, saranno i sorprendenti Solis String Quartet (Vincenzo Di Donna, violino; Luigi De Maio, violino; Gerardo Morrone, viola; Antonio Di Francia, violoncello e chitarra). Il quartetto d’archi, con il suo originale mix di jazz, pop, folk e contemporaneo, non si limiterà ad eseguire un semplice appoggio sonoro, ma entrerà, a volte anche prepotentemente, in questa narrazione sentimentale della Sirena partenope. «Mettiamo in scena – dice Toni Servillo, fresco del riconoscimento Efa come miglior attore del capolavoro di Sorrentino La grande bellezza – l’eterna magia della tradizione vivente di Napoli, l’importanza dell’incontro fra le epoche e la più ampia condivisione culturale».

Il recital che applaudiremo il 29 dicembre fa parte del pacchetto stellato che ha confezionato la Fondazione Ravello per il Natale in Costiera amalfitana. La “prima” è il 27 dicembre con Francesco Baccini che Canta Tenco… e non solo. Il cantautore e pianista genovese nel suo raffinato e ironico tributo a Luigi Tenco sarà affiancato de Filippo Pedol (contrabbasso e cori), Luca Falomi (chitarre) e Armando Corsi (chitarra classica e cori): sarà un piacevole viaggio nel tempo attraverso brani immortali e sonorità rinnovate che vanno dal jazz alla bossanova, passando dalle ballad per approdare al rock. L’indomani il Concerto speciale per tre chitarre di Alex Britti, un debutto per il cantautore e chitarrista nella città della musica, di nuovo in cima alle hit con l’album Bene così in cui canta l’amore «ma anche la nostra Italia con l’augurio che regnino cultura e senso civico». Con lui si esibiranno altri due fuoriclasse delle sei corde: Finaz della Bandabardò e Fausto Mesolella, colonna degli Avion Travel.

Chiusura d’anno (30 dicembre) nel segno della musica classica con il pianista fiorentino Matteo Fossi ed il Quartetto Savinio (Alberto Maria Ruta, violino; Rossella Bertucci, violino; Francesco Solombrino, viola; Lorenzo Ceriani, violoncello), fiore all’occhiello del settore cameristico italiano. In programma musiche di Rihm, Beethoven e Shumann. A festeggiare il Capodanno sarà, invece, Giovanni Allevi, nella doppia veste di pianista e direttore, che inaugurerà l’impegnativo 2014 della Fondazione Ravello e del suo direttore artistico Stefano Valanzuolo. Il riccioluto compositore, che tra i tanti palmares ha anche quello di “pastore” nei presepi di San Gregorio Armeno, presenterà il suo nuovo album Sunrise, che arriva a distanza di due anni da «Alien». «La musica – confida – la mia strega capricciosa è riapparsa col suono struggente del violino e del pianoforte e orchestra. La musica della mia rinascita.

Dopo un lungo e difficile periodo, le note, la gioia e l’entusiasmo sono tornati ad investirmi come una cascata». L’ambasciatore di Save The Children ora vuole che «queste note siano vicine al cuore della gente, che siano di incoraggiamento a superare i momenti di buio per ritrovare quella luce che è dentro ognuno di noi».

Info: www.ravellofestival.com

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