Ubaldo Villani-Lubelli
Il voto di Monaco premia la CSU

La prova generale

I tedeschi hanno eletto il Parlamento della Baviera. Era l'ultimo test prima delle elezioni generali di domenica prossima. Ebbene, hanno stravinto i conservatori e hanno perso i liberali. Tutto deciso per Berlino?

La Baviera si conferma una roccaforte inespugnabile. I cristiano-sociali di Horst Seehofer vincono facilmente le elezioni regionali con il 49 per cento dei consensi. Dopo che nell’ultima legislatura la CSU ha dovuto governare con i liberali, ora tornerà a farlo da sola come è tradizione in Baviera. La CSU guida ininterrottamente il Land bavarese dal 1957. Da registrare il flop dei liberali che si fermano al 3 per cento e non entrano nel parlamento regionale, il leggero aumento di consensi alla SPD (20,5 per cento) che ha guadagnato il 2 per cento e il calo dei Verdi (8,4) che hanno perso l’1 per cento rispetto alle ultime elezioni. Da segnalare, inoltre, la perdita di poco meno del due per cento rispetto al 2008 da parte dei Freie Wähler (8,5). Si tratta di un partito che pesca soprattutto in ambienti tradizionalisti e conservatori. Alternativa per la Germania non si è presentato.

Le elezioni nel Land di Monaco erano considerate le prove generali delle politiche di domenica prossima. Non era in discussione il successo della CSU, ovviamente scontato, ma l’entità dell’affermazione. Era inoltre importante il risultato dei liberali. E, dunque, le elezioni in Baviera risultato rilevanti in vista delle elezioni nazionali per almeno tre motivi.
Il primo dato riguarda il partito di maggioranza. L’enorme successo della CSU (il partito gemello della CDU) dimostra che nel Paese l’Unione (CDU/CSU) sembra effettivamente godere di largo consenso così come indicano tutti i sondaggi. La discussione tra Merkel e Seehofer sul pedaggio autostradale per stranieri che ha dominato il dibattito per numerosi giorni non ha danneggiato per nulla la CDU/CSU. Tuttavia, non bisogna dimenticare che questa vittoria elettorale non è certamente di Merkel, ma appunto di Seehofer.

In secondo luogo viene confermata la crisi dei liberali. La FDP si trova davanti ad una sfida difficile. I sondaggi quotano i liberali poco sopra il 5 per cento a livello nazionale e l’entrata in Parlamento è tutt’altro che certa. Non a caso Philipp Rösler (FDP) è subito intervenuto dalla centrale di Berlino per ricordare che la Baviera è un caso a parte ed ha invitato tutti gli iscritti ed elettori liberali a mobilitarsi, perché “da ora è in gioco il governo della Germania”. Quasi contemporaneamente, dalla Konrad-Adenauer-Haus di Berlino, il segretario generale della CDU Hermann Gröhe ha ricordato a tutti che il partito continuerà a fare campagna elettorale per sé e non regalerà voti ai liberali. Dopo questo risultato bavarese è però possibile che numerosi elettori conservatori possano all’ultimo momento votare FDP per garantire a questi l’entrata in parlamento e quindi permettere una continuazione del governo Merkel con l’attuale maggioranza.

Infine, l’affluenza (64,5 per cento). In Baviera, contrariamente alle previsioni, è aumentata (+6,6). Sarà così anche domenica? Ricordiamo che ne 2009 alle elezioni nazionali, si toccò il minimo storico (72.2). Si teme possa essere battuto questo record negativo, ma i dati bavaresi lasciano almeno una speranza.

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