Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Un teatro di riserva

«Il teatro da solo non basta: bisogna avere una seconda porta sul mondo. Aiuta a recitare, non essere solo lì». La vita e la scena secondo Sara Bertelà

Nome e cognome: Sara Bertelà.

Professione: Attrice. Quando capita, anche regista

Età: Quarantanove anni. Come i quarantanove racconti.

Da bambina sognavi di fare l’attrice? Sognavo di fare il pugile, per dare pugni a quel coso là.

Cosa significa per te recitare? Raccontare le favole, ma viverci anche dentro

Il tuo film preferito? C’era una volta in America.

Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te o da altri) Natalia di Danilo Macrì.

Qual è l’attrice da cui hai imparato di più? Isabelle Huppert.

sara bertelà 5Il libro sul comò: La gioia di scrivere di Wislawa Szymborska.

Qual è il regista da cui hai imparato di più? Valerio Binasco. Abbiamo fatto un bel pezzo di strada insieme.

La canzone che ti rappresenta: Tutte le canzoni di David Bowie. Where are we now, ora.

Prosecco o champagne? Champagne. Il prosecco è troppo snob.

Il primo amore, lo ricordi? Lo rievoco. A volte.

Il primo bacio: rivelazione o delusione? Prima tappa di una rivelazione.

Strategia di conquista: Qual è la tua? Ascoltare dilatando le pupille. Le poche volte che non funziona non rimane che la lunga marcia. E cioè provarle tutte.

Categorie umane che non ti piacciono? Gli arroganti. I nuovi ricchi. I ricchi antichi. Quelli che si piacciono troppo…

Classifica per sedurre: bellezza, ricchezza, cervello, humour? Humour, bellezza e un po’ di cervello.

Il sesso nobilita l’amore? O viceversa? Non lo so… sesso è una parola fuorviante e inflazionata. Preferisco parlare di Eros, se si parla di quello che accade tra gli esseri umani. Come dice uno dei miei più cari amici: «Eros è il punto in cui si attraversa il confine tra usare il corpo e averci un anima».

Meglio le affinità elettive o l’elogio degli opposti? Eh, bisogna vedere caso per caso. Troppi battibecchi no. Troppo “colombi che tubano” nemmeno.

sara bertelà 6Costretta a scegliere: cinema o teatro? Per lavorare dici? Il Teatro. È la mia casa.

Shakespeare o Pirandello? Shakespeare of course.

Harold Pinter o Fausto Paravidino? Bisogna che lo chieda a Fausto Paravidino. Con Pinter non ci sentiamo per telefono…

L’ultima volta che sei andata a teatro, cos’ha visto? Il lavoro di vivere regia Andrée Ruth Shammah. Con Carlo Cecchi.

Racconta il tuo ultimo spettacolo: Ivanov di Cechov. È la storia di come muore un amore. E di come muoiono tante altre cose.

Perché il pubblico dovrebbe venire a vederlo? «Per capire come si vive male». Sono parole di Cechov. E poi perché siamo bravi.

Il mondo del teatro è veramente corrotto come si dice? Come no? Gli abissi del peccato!

Come e dove ti vedi tra venti anni? In una casa sul mare nel paese di Varoufakis, e non vi dico dove. Ogni tanto qualcuno mi chiama e mi dice: ma cosa fai lì? Torna. C’è una bella parte per te… E io tutte le volte rispondo: ci penserò… ci penserò…

La cosa a cui nella vita non vorresti mai rinunciare. L’acqua.

Quella cosa di te che nessuno ha mai saputo (fino ad ora). Che odio le interviste!

sara bertelà 4Piatto preferito: Dipende dalle stagioni. E anche dal momento, dalle persone con cui sto…se si parla di cibo, mi intono molto. In questo momento mi viene da dire: il guacamole. Ma domani chissà…

La morte: paura o liberazione? Curiosità. Se muoio, rinasco. Me lo chiedo sempre: e ora che? Cosa divento, dopo che sono stata Sara?

C’è parità di trattamento nel teatro tra uomini e donne? Tra uomini sì. Tra donne pure.

Mai capitato di dover rifiutare un contratto? Prima o poi capita

Di lasciarti sfuggire un’occasione di lavoro e di pentirtene subito dopo? Prima o poi capita.

Chi vorresti avere come partner ideale sulla scena? La compagnia di Ivanov al completo si può considerare un partner? (… Ah, solo uno? Steven Berkoff).

Quale ruolo ti sarebbe piaciuto interpretare in teatro? Ofelia, forse.

Da chi ameresti farti dirigere? Tamas Asher.

Tre doti che bisogna assolutamente possedere per poter fare l’attrice. Memoria, immaginazione e disciplina.

Meglio essere sereni, contenti o felici? Felici. Poi non dura, ma una vita senza grandi attimi è una vita a metà.

Cosa accadrebbe all’umanità se il teatro scomparisse? Che lo inventano di nuovo.

Gli alieni ti rapiscono e tu puoi esprimere un solo ultimo desiderio. Quale? Vado a prendere mio figlio. Gli chiedo se ha voglia di fare un viaggio…

sara bertelà 1La frase più romantica che ti sia capitato di recitare. Una delle battute di Christine di Amoretto, Schnitzler, tanti anni fa. Christine è forse il solo personaggio che potrei definire “romantico” tra quelli che ho recitato. Comunque il più “romantico”.

La frase più triste che ti sia toccato di recitare. «Adesso ho tutta la vita davanti a me. Tutta la mia vita davanti a me» di Una specie di Alaska. Quando mi sveglio dopo ventinove anni di coma letargico. La dico e sorrido…

Dimentichi le battute: condannata o graziata? Dimenticare è come morire. Serve per vivere.

Cosa vorresti che la gente ricordasse di te? Che gli ho voluto bene.

Hai mai litigato con un regista per una questione di interpretazione del personaggio? Non si chiama litigare… si chiama confrontarsi.

Hai mai litigato con un produttore per una questione di soldi? Ci pensa il mio agente.

Progetti futuri? Fedra di Racine. E fondare una compagnia.

Un consiglio a una giovane donna che voglia fare l’attrice. Fare anche qualcos’altro: studiare, non so… non per avere una via di fuga. Ma per avere una seconda porta sul mondo. Aiuta a recitare, non essere solo lì.

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