6
giugno
2023

spettacoli

Luca Zipoli
Alla Sala Umberto di Roma

Pirandello e la bestia

Il regista Giancarlo Nicoletti ripropone, con la magistrale interpretazione di Giorgio Colangeli, “L'uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello. Un'interpretazione inedita, che cancella gli aspetti ideologici del copione e ne esalta l'aspetto di farsa contro l'ipocrisia

Recensendo a caldo L’uomo, la bestia, la virtù, dopo aver assistito alla sua prima rappresentazione assoluta, al Teatro Olimpia di Milano il 2 maggio 1919, il critico Marco Praga affermava: «sotto l’apparenza della farsa, [l’autore] ha voluto mettere qualcosa, una satira tragica e atroce…una mascherata da trivio imposta ai valori astratti, morali, e religiosi, dell’umanità». […]

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Alessandro Boschi
Ricordo di un mito perduto

Il segreto di Bébel

La grandezza di Jean-Paul Belmondo, come quella di ogni grande attore, forse di ogni uomo, è un segreto indefinibile che si porta con sé e che adesso rimarrà legata a quel suo sorriso enigmatico. Forse di contentezza, forse di tristezza

Difficile scrivere quando muore un attore e a te non viene in mente niente che abbia a che fare con il cinema. Di certo, Jean-Paul Belmondo, scomparso a 88 anni, di cinema era imbevuto. E lo aveva segnato, il cinema, in maniera indelebile. Basterebbe parlare di À bout de souffle, del leggendario jump cut. Del […]

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Giuliano Compagno
"Orizzonti verticali" a San Gimignano

Soghomon e Krapp

Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari hanno presentato un bello spettacolo su Soghomon Tehlirian, l'armeno che nel 1921 uccise il ministro turco per riscattare l'eccidio del suo popolo; Giancarlo Cauteruccio torna su Beckett: due facce dello stesso (attualissimo) Novecento

Giunto alla nona edizione, “Orizzonti verticali” rinsalda felicemente l’incontro tra scena e letteratura. Per un festival di teatro, arti e lettere, ciò non sarebbe una novità, infatti la differenza è che Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari hanno realizzato nel tempo le loro intenzioni, difficili, di coniugare i linguaggi e di offrire a essi una […]

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Luca Zipoli
Visto al Globe Theatre di Roma

Shakespeare in tribunale

Un nuovo allestimento di "Misura per misura" (nella versione di Cesare Garboli), giocato tutto in chiave giudiziaria, premia la preparazione e la ricchezza espressiva degli allievi dell'Accademia d'arte drammatica "Silvio D'Amico"

«Measure for Measure è una tragedia antica, medievale, machiavellica, che spiana un sorriso indecifrabile e inafferrabile, arricciando gli angoli della bocca in un ghigno lieve lieve […] è una cavalla capricciosa […] puoi anche inseguirla, ma con la certezza che correrà sempre avanti, e scapperà non appena allunghi il braccio per afferrarla». Con queste splendide […]

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Luca Fortis
Una rassegna che partirà a ottobre

La scena del G8

Il Teatro di Genova ha commissionato nove testi ad altrettanti autori della scena internazionale per raccontare il dramma del G8 a vent'anni di distanza. Ne parliamo con Kiara Pipino, studiosa e regista italo-americana che ha seguito il progetto

Nell’anno in cui ricorre il ventennio dai tragici e violenti fatti del G8 di Genova, in cui molti manifestanti subirono l’ingiustificata violenza da parte delle forze dell’ordine italiane e per cui il nostro paese è stato anche condannato dalla Corte Europea per i diritti umani, il Teatro Nazionale di Genova ha deciso di dedicare, a […]

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Francesco Arturo Saponaro
Al Festival della Valle d’Itria

Haydn e la Creazione

Si conferma la qualità e l’originalità del 47° appuntamento di Martina Franca. Con l’oratorio del Maestro austriaco, riproposto nella versione ritmica in italiano realizzata dal grecista Dario Del Corno nell’88 e con altri due rari titoli operistici: “Griselda” di Scarlatti e “L’Angelica” di Nicola Porpora

Curioso. Proprio il titolo che, per sua natura, non avrebbe dovuto assumere dimensione visiva, è stato invece lo spettacolo più ammirato e applaudito. Al 47° Festival della Valle d’Itria, a Martina Franca, si è sperimentata una splendida messa in scena de La Creazione, oratorio di Franz Joseph Haydn. È una pagina di fine Settecento. Per definizione, […]

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Alessandro Boschi
In vista della Mostra di Venezia

Il cinema è finito?

Si fanno molti film (la pandemia non ha fermato la creatività, come dimostrano i festival...) ma gli spettatori sono sempre di meno (la pandemia ha congelato l'abitudine di recarsi in sala): il cinema è sull'orlo del baratro o della trasformazione?

Scrivi di Venezia, del programma, dei film insomma. Questa l’indicazione ricevuta, che però tutto mi ha fatto venire in mente fuorché il poderoso programma della mostra veneziana diretta da Alberto Barbera, invero decisamente bene da un bel po’ di anni. Paradossalmente è proprio la bulimia di questo programma, e di altri festival, a farmi pensare […]

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Gaia Sanguinetti
A proposito di "Luca"

Luca, inno alla vita

Il lungometraggio di Enrico Casarosa per la Pixar è un capolavoro di vitalità. Un omaggio alla Liguria, al sole, ai sogni e alla voglia di vivere. Dove non solo i personaggi (due pesci "umanizzati") hanno un'anima, ma anche le case, i vicoli, i paesaggi...

“Italians do it better”, è proprio il caso di dirlo. La Disney Pixar fa ancora centro, questa volta sotto la regia di Enrico Casarosa, genovese di nascita, già candidato al premio Oscar nel 2012 per il miglior cortometraggio d’animazione con La Luna. Distaccandosi dai precedenti masterpiece di Pete Docter (con lui Casarosa è stato storyboard […]

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Sergio Buttiglieri
Al Teatro Metastasio di Prato

Un altro Ottantanove

Frosini/Timpano con Marco Cavalcoli realizzano uno spettacolo che, partendo dalla Rivoluzione francese, racconta il nostro lento, ma costante adeguamento a una società che mescola le carte della storia e della realtà per mantenere in vita un unico valore: quello del capitalismo

La compagnia Frosini/ Timpano ha aperto la stagione teatrale del Fabbricone di Prato con uno spettacolo di grande suggestione: Ottantanove. Questa volta, apparentemente, affrontano il tema della rivoluzione francese del 1789, ma in pratica ci immergono nel nostro tempo e ci fanno percepire quanto siamo sbiaditi. Ci parlano anche del 1989 e della caduta del […]

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Paolo Petroni
Ricordo di un maestro teatrale

Memoria di Vilar

Sono passati cinquant’anni dalla morte di Jean Vilar, mitico direttore del Théâtre National Populaire di Parigi e fondatore del Festival di Avignone. Un mito del teatro che mescolava classicità a spirito popolare, per raggiungere nuovo pubblico

Il TNP – Théâtre National Populaire – fondato nel 1920 da Firmin Gémier a Parigi, ebbe il suo momento di grande rilancio culturale e vitalità in un’ottica appunto di apertura popolare negli anni dal 1951 al 1963 in cui lo diresse Jaen Vilar, e ad esso si ispirò nel 1960 Vittorio Gassman per il suo […]

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