Daniela Matronola
A proposito di "Spiriti"

Ritratto del talento

Francesca d’Aloja ha ripubblicato in volume gli elzeviri scritti per "Il Foglio". Sono ritratti di personaggi fuori dall'ordinario il cui talento è talmente fuori misura, fuori norma, da farne dei disadattati; se non da renderli inaccettabili

Il 2 ottobre 1981 Gordon Matthew Sumner compiva trent’anni, e come regalo di compleanno ebbe (e si fece) un album, il quarto dei Police, The Ghost in the Machine (il fantasma dentro la macchina, ma anche – in senso metaforico – l’ombra nel meccanismo): pezzo di punta Spirits, il cui refrain ricorrente e motto martellante […]

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Michela Di Renzo
Una storia senese

Paolo e il Palio

«Paolo si concentrò sui movimenti dei due sbandieratori: i ragazzi erano bravi, soprattutto quello con il pizzetto; quando arrivò il momento del salto del fiocco, una delle figure più difficili, in cui l’alfiere passa sopra la bandiera del compagno inginocchiato, il ragazzo lo fece in maniera perfetta»

Il bambino si avvicinò lentamente al televisore, succhiandosi il pollice della mano destra: i suoi occhi allungati e scuri come il carbone fissavano lo schermo, dove degli uomini con indosso dei vestiti sgargianti sfilavano a passo lento, alcuni di loro suonando il tamburo, altri facendo roteare le bandiere colorate sullo sfondo ocra della Piazza, disegnando […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Fragile Sudamerica

Le proteste in Cile, la violenza in Colombia, il caos in Perù, la forza eversiva della nuova destra brasiliana: che succede in Sudamerica? Parlare di "democrazie fragili" non ha più molto senso: la crisi della democrazia spazia da Nord a Sud, ormai

Dice Don Luìs che lo sciopero dei camionisti contro il nuovo governo di Santiago è una tonteria, una sciocchezza. Don Luìs – ottantaquattro anni fragili e vigorosi – è parroco di 240 anime disperse nelle campagne laboriose della penisola di Rilàn: estremo braccio dell’isola di Chiloè al fin del mundo della Patagonia cilena. In questo […]

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Roberto Motta
Un saggio sull'identità brasiliana

Pelè, il sacerdote

Il grande sociologo brasiliano Roberto Motta parla del campione appena scomparso. È stato un mito molto più importante della sua semplice funzione sportiva: ha unito il calcio e l'ibridazione tra bianchi e neri, una "religione" e una condizione sociologica tipiche dell'identità del nostro Paese

Le riflessioni che seguono il mio dolore non si limitano alla persona di Pelé. Penso al grande atleta nel contesto di una realtà inevitabile, che è quella del carattere multirazziale della società brasiliana. Senza dubbio Pelé rappresenta il Brasile. Era ed è ancora idolatrato dalla massa dei brasiliani. Si coprì di gloria e la sua […]

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Gianni Cerasuolo
Alla ricerca della verità

Mistero Pasolini

Incontro con David Grieco, che chiede di riaprire il processo per l'omicidio: «Io so, ma non ho le prove... Pasolini stava lavorando sull'Eni, sugli intrighi di potere della Dc, su quella che poi si scoprì essere la P2, e voleva girare un film da “Todo Modo” di Sciascia. Il furto delle pizze di “Salò” fu solo un trucco per attirarlo nella trappola dell'Idroscalo...»

Tra i misteri brutti dell’Italia, che poi misteri non sono, ce n’è uno – il caso Pasolini – che è rimasto sotto la polvere per decenni, quasi dimenticato. Come Pasolini stesso, poi riabilitato fino al punto che lo si cita o lo si invoca («chissà che cosa avrebbe detto Pasolini») specie quando si parla di […]

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Sergio Buttiglieri
Al Maggio Musicale Fiorentino

Verdi e il potere

Va in scena una nuova edizione per il "Don Carlo" di Giuseppe Verdi con la direzione di Daniele Gatti, la regia di Roberto Andò e un cast stellare. Un magnifico apologo sulla forza distruttiva del potere

«In quell’enorme zanzariera che è la valle del Po fra Parma e Mantova, doveva nascere il genio di Giuseppe Verdi , e Parma diventare la roccaforte dei verdiani». Scriveva Bruno Barilli nel suo indimenticabile libro Il Paese del Melodramma. L’altra sera rivedendo il Don Carlo del 1887 al Teatro del Maggio Musicale di Firenze, nella […]

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Daniela Matronola
A proposito di "Pranzi d'autore"

Il cibo racconta

Torna in libreria un prezioso saggio di Oretta Bongarzoni che mescola la letteratura e la cucina. Sulle orme di Dostoevskij e Thomas Hardy, Kipling e Raymond Carver, Katherine Mansfield e Simone de Beauvoir, Tabucchi e Tomasi di Lampedusa

«Ricordo un altro titolo: Il giorno più bello e il giorno più brutto della mia vita. Scrissi: il giorno più bello non lo ricordo ma deve essere stato quello della mia nascita perché sono passata dal buio alla luce; anche il giorno più brutto deve essere stato quello della mia nascita perché prima di nascere […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Per Barbara Walters

Ricordo di Barbara Walters, la grande giornalista statunitense, morta nei giorni scorsi a 93 anni. Era stata la prima a entrare, cinquant'anni fa, in un mondo di maschi: dopo di lei, l'informazione non è stata più la stessa. Non solo quella delle donne

Ci sono stati negli ultimi giorni del 2022 alcune morti eccellenti come quella di Benedetto XVI e quella di Pelé su cui, con grande commozione, ho letto sul nostro giornale gli articoli di Gianni Cerasuolo e di Marco Ferrari, che mi hanno riportato indietro alla mia infanzia facendomi sfilare di fronte tutti i campioni di […]

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Giuliano Compagno
Al Teatro 7 off di Roma

Steiner & Shakespeare

Va in scena "Pene d'amor perdute" di Shakespeare nell'ambito della scuola steineriana con la regia di Claudio Arrigo. Attraverso il lavoro di un gruppo di attori giovanissimi, il gioco dell'«amor cortese» diventa frammento, molto concreto, di vita

Bruno Paulin Gaston Paris non è tra i medievisti francesi più ricordati. D’accordo, nel 1896 egli entrava a far parte degli Accademici di Francia, per tre anni il suo nome era circolato tra gli aspiranti al Nobel per Letteratura… eppure con i primi del Novecento la sua fama di filologo venne a disperdersi nelle fumisterie […]

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Gianni Cerasuolo
La morte di Pelè/1

Ciao, Pelè

È stato il più grande, O Rei? Pelé è stato il vertice, l’icona globale prima di altri, il calciatore del secolo, quello dei 1283 gol (oh no, sono 761; no, sono…), dei tre titoli mondiali. Un emblema come Maradona o Cruijff

A quei tempi si andava a vedere Pelé. Come fosse Elvis Presley o Jabbar, che allora si chiamava Lew Alcindor. Adesso che O Rei do Futebol è morto, riaffiora il ricordo di un giorno. 12 maggio 1963: Italia batte Brasile, bicampione del mondo, 3-0. Era una giornata chiara quella domenica milanese, San Siro non aveva […]

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