Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Il mestiere di poeta

Così scriveva Pavese a proposito della sua prima raccolta poetica che fu il suo libro esordio (1936), in calce alla ristampa del 1943: «Qualunque sia per essere il mio avvenire di scrittore, considero conclusa con questa prosa la ricerca di “Lavorare stanca”»

La raccolta poetica Lavorare stanca rappresenta il libro d’esordio di Cesare Pavese. Venne pubblicata dalle Edizioni di Solaria nel 1936 come quarantesimo e penultimo titolo della casa editrice fiorentina in 150 copie su carta normale, 30 su carta Doppio Guinea, oltre a una tiratura non dichiarata destinata alla vendita. Il libro venne stampato presso la […]

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Sauro Albisani
“Camminando” di Francesco Dalessandro

Il tempo e il dolore

Nitore, pulizia, esattezza, misura, necessità. Sono i sostantivi che definiscono la lingua poetica dell’autore abruzzese che in questa raccolta «delinea una percezione del tempo come perdita» e «affida alla parola il compito di salvare dal naufragio»

Parto dal titolo: Camminando. Quando ho incominciato a leggere il libro (Edizioni Il Labirinto, 12 euro), subito ho pensato a due versi di Machado che per me restano fra i più belli di tutto il Novecento; «Caminante no ai camino / se hace camino al andar». (Viandante, non c’è cammino: il cammino si fa andando). […]

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Sabino Caronia
Nell’anno del centenario della morte

La promessa di Kafka

«Una storia è sempre un progetto, una “costruzione”, va oltre la concretezza di quanto accade». E lo scrittore boemo, con le sue storie, ci ha affidato un’uscita di sicurezza dall’invadenza del reale regalandoci un futuro...

Italo Alighiero Chiusano, il grande germanista, che già in Storia del teatro tedesco, a proposito di Il custode della cripta, aveva parlato del «metafisico, mistico conforto che irradiano le sue visioni, anche le più desolate», in Altre lune, nel suo saggio sul volume fotografico di Klaus Wagenbach, intitolato non a caso Guardare Kafka, scrive: «Vedete […]

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Daniela Matronola
A proposito de “Le nostre perdute foreste”

Malloppo d’amore

Il nuovo libro di Chiara Mezzalama è un romanzo-confessione trascinante che trasuda amore. Travolgente specie quando lo si perde

Qualcuno ha giustamente osservato che il titolo del recente romanzo di Chiara Mezzalama, Le nostre perdute foreste (e/o, 154 pagine, 16,50 Euro), non è solo evocativo ma anche esaustivo: riassume il senso e l’arco narrativo del libro per intero. È vero a patto che però prima il libro venga letto per poi scoprire che è […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Follia d’amore

Versi degni di Catullo, Cavalcanti e Donne. Composti da un Anonimo poeta dell'antico Egitto. Versi di un lirismo maturo e complesso che raccontano lo strazio del cuore di una donna abbandonata dall’amato

Duemila anni dopo l’invenzione della scrittura, (IV millennio a.C.), nasce una letteratura poetica in Egitto, che nei secoli passerà dall’espressione orale a quella scritta. Un tesoro poetico di cui fanno parte splendidi canti d’amore, come quello che leggiamo ora. In cui l’anonimo poeta, con lirismo maturo e complesso, parla con la voce della donna a […]

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Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Donne allo specchio

Il nuovo film di Todd Haynes racconta l'incontro tra una donna "scandalosa" e l'attrice che deve interpretarla al cinema. Ma è una pellicola sempre sopra le righe e disturbata da una colonna sonora invasiva

C’è un film, tra i molti usciti in questi giorni, che sta ottenendo critiche lusinghiere, si intitola May December (ovvero “Maggio Dicembre”, titolo che pare riferirsi alle stagioni della vita) ed è la nuova pellicola firmata dal regista e sceneggiatore di Los Angeles Todd Haynes. A me questo film, lo dico subito senza giri di […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Rebora, la poesia in odio alla poesia

Storia editoriale dei “Frammenti lirici”, raccolta di «versi acerrimi e spigolosi, emblematicamente dedicati “Ai primi dieci anni del secolo ventesimo”». Dopo molte revisioni, furono pubblicati presso la Libreria della Voce nel 1913

In data 14 gennaio 1912 Clemente Rebora scriveva all’amico Angelo Monteverdi: «se hai tempo d’informarti intorno all’eventuale spesa per l’impressione (nel senso materiale della parola!) dei miei Frammenti lirici, eccotene alcuni dati: saranno una cinquantina, dei quali una quindicina fra i 50 e i cento versi – formato tipo Quaderni della Voce (si dice in […]

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Daniela Matronola
A proposito di "Sconsigli d'autore"

Scrivere o inventare?

Andrea Carraro ha appena pubblicato un prezioso manualetto (apparentemente) dedicato ai segreti della scrittura. In realtà si tratta di un vasto catalogo di passioni, dalle quali - dice l'autore - è bene non trarre troppe certezze per scrivere...

Di questo libro uscito da poco e destinato il 25 marzo a una prima presentazione vi voglio dire tutto: si tratta di Sconsigli d’autore – Manualetto di sopravvivenza per scrittori disorientati, edito da Galaad e scritto in modo sopraffino da un grande scrittore italiano, Andrea Carraro. Il titolo e la copertina già dicono molto e […]

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Paolo Petroni
Al Teatro India di Roma

A lezione da Goldoni

Piero Maccarinelli, con i (bravi) giovani attori dell'Accademia Silvio D'Amico ha messo in scena "La casa nova" di Carlo Goldoni: uno spettacolo perfetto e "contemporaneo" che dimostra come si potrebbe dare un futuro migliore al nostro teatro

Le smanie di Cecilia e Angiolino per La casa nova, come si intitola la commedia di Carlo Goldoni del 1760 , sono quelle di chi vuole apparire più di quel che è e può, sono quelle della nuova piccola borghesia di bottegai arricchiti che si vergognano del loro passato e cercano i farsi accettare nella […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Ricordate Ionesco?

Ritratto di Eugéne Ionesco, scrittore rumeno trapiantato in Francia, qualche decennio fa molto di moda quale protagonista della stagione del "teatro dell'assurdo" ma oggi (ingiustamente) dimenticato

C’è un equivoco di fondo, credo, nella ricezione del teatro di Ionesco e nel suo tradizionale incasellamento nella comoda e un po’ fuorviante categoria di “teatro dell’assurdo”, seguendo il famoso saggio del drammaturgo e saggista Martin Esslin dal titolo, appunto, The Theatre of the Absurd (1961). È certo che tutta l’opera teatrale di Ionesco ruota […]

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