30
marzo
2023

racconti

Leopoldo Carlesimo
Una storia di solitudini

La regina del giardino delle erbacce

«Entrò in classe e fece lezione come sempre. E constatò che Debbora, come negli ultimi giorni, la fissava. Sempre più intensamente. Elsa ebbe la sensazione che un altro passo nella rivelazione del suo segreto fosse imminente»...

“Sono la Regina del Giardino delle Erbacce,” disse Debbora alla prof d’inglese, abbassando la guardia e abbandonandosi a uno slancio emotivo in cui rinunciava, seppur per un attimo, al turpiloquio che normalmente infestava la sua bocca di quindicenne. La prof non capì cosa intendeva. Ne ebbe una vaga idea solo molto dopo, quando capirlo, se […]

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Attilio Del Giudice
Una storia inedita

Aiace Armitrano

«“I giovani – disse, col suo abituale tono apodittico, il cavalier Santoro – nel momento in cui cessano di voler cambiare il mondo, cessano di essere giovani”»

Tanti anni fa, precisamente il 17 marzo del 1969, Aiace Armitrano salutò la moglie al treno espresso delle 16 e 45 in partenza per Milano. Aiace Armitrano, ex impiegato di concetto al Ministero di Grazia e Giustizia, nonostante il nome belluino, non aveva avuto una vita particolarmente eroica ed esaltante. “Sono nato di venerdì 17, […]

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Leopoldo Carlesimo
Storia di una battaglia

La mosca e il ragno

«Non facevo nulla. Non pensavo a nulla. Me ne stavo lì immobile, seduto su una panchina, fissando una scrostatura d’intonaco sul muro di cinta assediato d’erbacce, quando a un tratto un grosso moscone prese a tormentarmi...»

Conosco anch’io il segreto di certi pomeriggi inoperosi e tetri in cui vi sembra che nulla funzioni. Il lavoro vi disgusta. Le pareti di casa vi opprimono. Uscite in strada e vi sembra che i passanti vi scrutino con ostilità. I negozi, i caffè, persino le chiese vi respingono. In un pomeriggio così mi trovavo […]

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Michela Di Renzo
Una storia inedita

Il gremlin

«Si mise seduta su una sedia e tirò fuori dalla borsa il cellulare per chiamare suo marito che era di turno, ma fu più forte la curiosità di vedere cosa fosse un gremlin...»

“Ho fatto bene a venire al supermercato a quest’ora, non c’è quasi nessuno”, pensò Marina dirigendosi verso le casse. “E se prendessi una birra artigianale da abbinare alla pizza anziché la solita Peroni?” Per un attimo si vide davanti Roberto che la assaporava lentamente. Subito dopo suo marito avrebbe detto, leccandosi il labbro superiore ricoperto […]

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Lorena Piras
Tra cronaca e memoria

Storia di Tomasiello

Dalle carte processuali (e dalle ultime testimonianze dirette), è possibile ricostruire una storia esemplare: quella di Giuseppe Tomasiello, un "normale" agente carcerario che venne ucciso dalla furia distruttiva di un recluso nel 1960

1958, Cairo Montenotte. Classe 1933, beneventano, nella scuola agenti di Cairo Montenotte Giuseppe Tomasiello aveva imparato a conoscere i fantasmi dei detenuti: la noia, le domandine per tagliare i capelli o per una coperta in più, i giudici, le sentenze. Ma nonostante questo, nonostante sapesse che l’agente diventava bersaglio naturale dell’insoddisfazione e della frustrazione di […]

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Attilio Del Giudice
Una storia inedita

La sorpresa

«In un silenzio reso sacrale dalla presenza della morte, ebbe l’idea che la cosa migliore fosse di liberarsi del cadavere, di portarlo fuori casa, di sbarazzarsene. Quell’uomo era smilzo, di media statura, col volto emaciato, come di chi abbia avuto una vita sofferta...»

Il 5 novembre del 2018, alle 16 e 30, il noto scrittore Ettore Maria Ferruzzi consegnò al dottor Manacorda, simpatico capo ufficio stampa dell’editrice Orizzonti Narrativi, il plico contenente le sue storie; di queste storie s’era concordata con la redazione la pubblicazione in una collana editoriale, prima delle feste di Natale. Non vogliamo esprimere giudizi […]

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Isabella Savoia
Una storia drammatica

Storia di Edoardo

«Azzurro, il mio colore preferito, o forse quello che odio di più, sicuramente quello che più ho visto in assoluto, il colore del fondale della piscina...»

Mi chiamo Edoardo, ho quattordici anni, non mangio le caramelle e ho appena aperto gli occhi dopo due giorni di coma. Un centimetro di sangue mi tiene incrostato al letto dell’ospedale, a fatica riesco a muovere braccia e dita per poter scrivere. Dal momento in cui ho aperto gli occhi, inalato un forte respiro e […]

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Leopoldo Carlesimo
Una storia sulle trasformazioni di Roma

La lavanderia

«Le tre sorelle invecchiarono e anni dopo la lavanderia fu rilevata da una famiglia di cingalesi. La grigia e la rossa sparirono. Ma la bruna, la più giovane, tornò. Era ancora in età da lavoro, lei, e non aveva perso il suo aspetto da monaca»

Da quando abito nel quartiere, c’è sempre stata una lavanderia in Largo Brancaccio. Affaccia sul breve tratto di raccordo che da Colle Oppio biforca su Via Lanza, scendendo verso la Suburra e i Fori. Vent’anni fa era tenuta da tre sorelle. Tre donne mature, tra i quaranta e i cinquanta. La più anziana – capelli […]

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Michela Di Renzo
Una storia inedita

La scacchiera

«Era cominciato tutto tre mesi prima quando la nonna Meri, ovvero la mamma di Fabio, era scivolata in bagno sbattendo la testa contro il lavandino. La signora di ottanta e passa anni aveva taciuto l’accaduto al figlio finché lui non aveva notato sul suo volto due lividi neri intorno agli occhi»

Le note iniziali della toccata e fuga di Bach in Do minore stavano risuonando in tutta la casa. “Signore, ti prego, fa’ che risponda” mormorò Patrizia affondando la testa dentro al cuscino e stringendolo intorno alle orecchie. Ma la musica continuava imperterrita a martellarle i timpani. “Che sia diventato sordo improvvisamente?” pensò alzandosi dal letto. […]

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Attilio Del Giudice
Un racconto inedito

Negozi

«Un bel giorno (si fa per dire) Leopoldo impazzì. L’avvisaglia si ebbe inequivocabilmente quando lui, uomo mite e pacifico, prese a schiaffi un povero vecchietto, che s’era lamentato di una mosca finita nel suo bicchiere di latte»

Tornando a casa ci passo davanti ogni giorno e ho potuto valutare che questo negozio è diventato per i ragazzi borghesi della nostra città il tempio dell’eleganza maschile, quello più frequentato dai figli di papà che possono spendere. Un negozio di culto. E pensare che qui, una volta, c’era una latteria, povera, disadorna, piuttosto triste. […]

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