26
luglio
2024

letture

Loretto Rafanelli
Vince il Premio “Città di Pescara”

Muldoon poeta pop

L’autore irlandese riceve il riconoscimento già assegnato a Wagner, Portante, Núñez, Teofilo, Pey. Definito «il più caratterizzato tra i poeti contemporanei e il più elusivo», i temi dei suoi versi narranti lo riconducono spesso, tra «un ingorgo di visioni e di personali appigli», alla sua contea natia

L’irlandese del nord Paul Muldoon, considerato uno dei maggiori poeti di lingua inglese, ha avuto vari riconoscimenti: il Pulitzer, il T.S. Eliot Prize, l’Irish Times Prize, il Griffin Prize, e una critica assai favorevole e sostanziosa. In Italia, sommamente tradotto da Luca Guerneri, è stato pubblicato da Mondadori e da Guanda. A Muldoon verrà assegnato […]

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Daniela Matronola
A proposito di "Autobiografia dei miei cani"

Vite (belle) da cani

Il nuovo libro di Sandra Petrignani insegue il filo della vita vissuta attraverso la relazione con gli animali domestici: un espediente per scavare dentro l'universo degli uomini

“Il nostro addio è stato la stravagante esperienza di una carezza non consegnata”, è un passaggio in cui ci imbattiamo, leggendo Autobiografia dei miei cani di Sandra Petrignani (Gramma Feltrinelli, 206 pagine, 18 Euro), a pagine 196, e sembra raccogliere il senso profondo, esistenziale, del libro, oltre ad essere il punto esatto in cui una […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Nel cuore del poeta

Già William Blake (XVII secolo) annuncia «la crisi dell’uomo che sta dimenticando la poesia»… E così rivolge un’invocazione alle Muse perché ritornino ad abitare gli animi e a far vibrare quelle corde da cui scaturiscono i versi che esse ispirano

Poeta sapienziale, visionario, nutrito di conoscenza magica, il preromantico inglese William Blake esprime questa complessa sua anima in versi di semplicità a volte incantevole. Nei canti dell’Innocenza e dell’Esperienza fonde le due realtà mirabilmente: innocenza e esperienza non si contrappongono, ma si alimentano reciprocamente. E qui, con un’apparente semplicità che in realtà è voce che […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Debutto nell’oblio”

Poesia dall’oblio

La nuova raccolta poetica di Alessandro Franci propone un percorso a ritroso nel passato come un nuovo "debutto" vitale

Suona solenne e terribile nella sua crudezza il titolo della più recente raccolta di poesie di Alessandro Franci, edita da Interno Libri, Debutto nell’oblio. La fine ha principio, si direbbe: si comincia a dimenticare, a lasciare alle spalle spezzoni di avvenimenti, nomi e persone, lacerti di vita. Ma ciò che raccontano i versi, sempre nitidi […]

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Roberta Passaghe
A proposito de “L’età fragile”

La vita è un cliché?

Anche il nuovo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, così come i precedenti, è un concentrato di luoghi comuni. Nella forma come nella struttura della vicenda e dei personaggi

Che il successo commerciale di un’opera non sia necessariamente riflesso della sua qualità dovrebbe essere assodato. I numeri di L’età fragile (Einaudi, 192 pagine, 18 euro) di Donatella Di Pietrantonio – ultimo esempio della serie – evidenziano certo il riscontro di pubblico che l’abruzzese può vantare, ma sullo spessore letterario c’è molto, molto da discutere. […]

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Daniela Matronola
A proposito de "La zia pazza"

Storie dal pantano

Ancora una riflessione sul nuovo libro di racconti di Leopoldo Carlesimo: un ritratto multiplo della "savana" nella quale viviamo

L’arte del racconto ha perso in questi giorni una delle sue voci più rilevanti: Alice Munro, canadese, dolce signora della narrazione breve che dal suo primo libro, Dance of the Happy Shades, apparso nel 1968, in piena epoca di contestazione (in azione nel Nord America, per la verità, fin dalle contestazioni californiane degli anni Cinquanta), […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Felicità sospesa

Né desolazione del gelo né incanto della neve. Per il poeta Hölderin l’inverno – che descrive in questi versi inconsueti nella loro distanza – induce a un letargo protettivo, in cui il senso di benessere più consono ad altre stagioni è tenuto “sotto custodia”

Una visione strana, inconsueta dell’inverno. Inconsueta in particolare in un poeta romantico, quale è il tedesco Hölderlin. Il topos poetico dell’inverno, accentuato dalla sensibilità di quel movimento spirituale, accentua, di questa stagione, o gli aspetti tragici, freddo, gelo, e poi solitudine, natura spenta e a volte morta, o quelli opposti ma ultrainvernali dell’incanto: la neve, […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La luce ferma di Stefano Bortolussi

Versi “narranti e visionari” dell’autore milanese, tratti dalla sua recente raccolta “Esilienze”. Un’opera di «epica contemporanea, necessaria e nutrente in questi tempi», una voce tra le più significative della generazione dei poeti nati negli anni Sessanta

Una lirica fuori dal comune, oltre che fuori dalla consuetudine lirica. John Donne, fondendola con il sermone, rende la lirica metafisica, Eliot santifica magnificamente questo genere di poesia che si basa sul correlativo oggettivo, immagini e parole concrete che esprimono la realtà segreta e atemporale. E Whitman sconvolge benignamente la lirica riportandola al brivido delle […]

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Fabio Ciriachi
A proposito de “Il borgo dell’accoglienza”

Poesia in viaggio

Nella nuova raccolta di Marco Caporali la narrazione poetica pare immobile e invece tutto si muove, come al ritmo di una musica interna

Quanto mai fedele allo spirito del titolo, la nuova raccolta poetica di Marco Caporali, Il borgo dell’accoglienza (Il Labirinto, 84 pagine, 10 Euro) – per struttura, ritmo, lessico e sostanza – si fa modello e campione dell’antica pratica dell’accogliere. Suddivise in cinque sezioni, le sue cinquantuno poesie, la cui pietrosa solidità è così simile alla […]

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Lina Senserini
A proposito de "La ballata delle frontiere"

Dopo il Novecento

Flavio Fusi racconta il passaggio del Millennio con le sue guerre “a bassa intensità" che stanno distruggendo gli equilibri mondiali. Le piccole storie spiegano la grande storia

Nel titolo di un suo celebre saggio uscito nel 1994, lo storico Eric Hobsbawm definì il Novecento come il “secolo breve”, racchiuso tra il 1914 e il 1991 quando si è dissolta l’Unione sovietica. Diversi decenni prima, alla fine degli anni ’30, il poeta russo Osip Mandel’stam, aveva utilizzato un ben più drammatico appellativo riferito […]

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