26
luglio
2024

letture

Giuseppe Grattacaso
Su “La verità arriva all'improvviso”

Le ombre di Roma

Il nuovo libro di Paolo Vanacore è una raccolta di dieci racconti: dieci ritratti di donne continuamente sospese tra amore e solitudine con Roma coprotagonista. La città delle vetrine, dei monumenti, della storia e della disperazione delle periferie

Il ventre di Roma è molle e infetto, sa di rancido, ha il colore dei sogni che non si realizzeranno mai e che perciò nemmeno più si sognano, dei liquami putrescenti che hanno dimenticato di essere stati un tempo acqua piovana. È il paesaggio straziato e informe della Grande Bruttezza, a qualche fermata di bus […]

continua »
Marta Morazzoni
Su “La casa dell’uva fragola”

Dove dimora la storia

Dal Risorgimento ai prodromi della Seconda guerra mondiale, Pier Vittorio Buffa ricostruisce, tra realtà e romanzo, la vicenda di una famiglia lungo tre generazioni. Protagonisti una casa sulle alture del Varesotto e i suoi abitanti. Una vicenda ancora oggi viva, che lo riguarda…

È perché si parla dei miei luoghi? Dei boschi e dei paesi che conosco bene e che percorro in camminate che ricordano i tempi in cui le strade erano poche e i sentieri vissuti? Certo che una componente di partecipazione per quanto mi riguarda c’è e mi coinvolge nella lettura del romanzo La casa dell’uva fragola di […]

continua »
Andrea Carraro
La lezione di un maestro

L’ironia di Pontiggia

Ritratto di Giuseppe Pontiggia, un'intellettuale anomalo che inseguiva la verità e uno scrittore votato alla brevità e all'ironia. Ironia espressa soprattutto nella forma della satira ma anche dell’umorismo paradossale, del nonsense. Insomma, un’ironia molto poco “italiana”

Dico subito che la letteratura di Pontiggia mi riguarda molto da vicino, per via della banca, anzitutto, che ha avuto occasione di uccidere anche me  – pure io sono stato bancario, per molti più anni di Pontiggia, e ci ho scritto su un paio di romanzi e diversi racconti: ma pure per altre coincidenze biografiche, […]

continua »
Daniela Matronola
A proposito di “Aurora”

La favola invisibile

Giorgio Nisini rilegge in chiave attuale la favola della Bella addormentata sospesa tra buio e luce, tra visibilità e invisibilità. Una storia dove il vero conflitto è tra essere visti/e o essere dimenticati/e, o ancor di più relegati su uno sfondo destinato al buio

Torniamo sul senso del romanzo come genere plurivoco e ibridato, dunque a elevata funzione generativo-trasformazionale, prendendo in prestito questa etichetta composta che Noam Chomsky applica in realtà (udite, udite) alla grammatica per illuminarne la duttilità nella coesività. Il romanzo – che periodicamente viene dato per morto o morente – gode in realtà di una sua […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

L’Ospite folgorante

Tu Fu, «lucidissimo e visionario poeta cinese», ci svela un aspetto inedito dell’astro cantato da molti poeti, perché «sempre silente e presente: come la poesia». Per lui la luna non è quieta e melanconica, ma imprevedibile, fuggente, lampeggiante…

La Luna è onnipresente nella poesia, più del Sole, che essendo igneo, fuoco, è della poesia stessa il combustibile, e poi la fonte del visibile, della luce.La Luna è presenza misteriosa, perenne, ineliminabile, compagna notturna quanto sodale notturno ci è il sogno… E poi la sua luce argentea fatta di molecole di silenzio… e poi […]

continua »
Daniela Matronola
A proposito di “Corpo a corpo"

La boxe della vita

Il nuovo romanzo di Elena Mearini usa la metafora della boxe e dello sport per raccontare la storia di tre personaggi (il protagonista, la compagna morta e la sorella di lei) che fuggono costantemente dal tempo

Ci sono romanzi che esercitano il classico potere ipnotico sprigionato dall’incastro e dal dispositivo (come in questo caso) concentrico che formulano la loro struttura sferragliante come un quieto ed efficiente motore elettrico: Corpo a corpo di Elena Mearini (Arkadia Sidekar, pagine 110, €14) rientra a buon diritto nella categoria. L’impatto iniziale è sorprendente: apprendiamo subito […]

continua »
Luigi Saitta
Un libro a cura di Alberto Crespi

Il mito di Roma

Pubblicata una parte delle lettere conservate nell’archivio del grande attore. Inviate a Alberto Sordi da personalità del mondo della politica e dello spettacolo e da ammiratori, anche dopo la sua morte, raccontano la stima e l’autentico affetto che ha saputo suscitare

Sono trascorsi vent’anni dalla morte di Alberto Sordi, avvenuta il 24 febbraio 2003. Eppure il suo ricordo non svanisce, non si perde nei meandri del tempo. I suoi film costituiscono un quadro, una testimonianza del nostro carattere nazionale a tutt’oggi quanto mai attuale, veritiera. Alberto Crespi, uno dei critici cinematografici più aggiornati e più profondi […]

continua »
Valerio Magrelli
Ceppo 2023: le tre parole-chiave del vincitore

L’arte del congedo

È Valerio Magrelli il vincitore del Premio Poesia alla carriera. Explicit, Figura retorica, Gnarus sono i termini attraverso cui descrive l'opera poetica «come un processo che trasforma l'autore stesso». Perché «chi scrive versi... lo fa per cercare qualcosa che non potrebbe trovare altrove»

Il Premio Internazionale Ceppo, presieduto e diretto da Paolo Fabrizio Iacuzzi, è un premio-laboratorio che mette a fuoco le radici antropologiche della letteratura, anche nel nome di Leone Piccioni, fondatore del premio. Valerio Magrelli, uno dei maggiori poeti italiani, è il vincitore del Premio Ceppo Pistoia Capitale della Poesia alla carriera 2023. Il poeta vince per […]

continua »
Luigia Sorrentino
Ceppo Poesia 2023 in tre parole /6

Tornare Accadere Attendere

«La poesia» – afferma Luigia Sorrentino, ultima dei tre finalisti al Premio che si assegna il 7 a Pistoia – deve continuare a farsi portatrice della condizione umana che è nel continuo accadere… Testimoniare diventa più che mai necessario per dire la verità della violenza, dell’ingiustizia, dell’iniquità, con un grido o un’invocazione»

È Luigia Sorrentino che racchiude oggi in tre parole-chiave il suo “centro di gravità” poetico. Con Piazzale senza nome (Samuele Editore – Pordenonelegge) è l’ultima dei tre finalisti al Premio Internazionale Ceppo Poesia – presieduto e diretto da Paolo Fabrizio Iacuzzi – che il 7 maggio vengono votati dalla Giuria dei Giovani lettori. Come scrive Alberto Bertoni […]

continua »
Stefano Massari
Ceppo Poesia 2023 in tre parole /5

Urto Ascolto Custode

È Stefano Massari il secondo dei tre finalisti al Premio che verrà attributo il 7 maggio a Pistoia. «La parola della poesia – dichiara – mi ha dato l’irripetibile possibilità di imparare a credere in ciò che vivo – e che posso agire in un incessante dialogo dentro il quale testimoniare il mondo… »

È Stefano Massari l’autore di oggi che racchiude in tre parole-chiave il suo “centro di gravità” poetico. Con Macchine del diluvio (MC Edizioni ) è il secondo dei tre finalisti al Premio Internazionale Ceppo Poesia – presieduto e diretto da Paolo Fabrizio Iacuzzi – che il 7 maggio vengono votati dalla Giuria dei Giovani lettori. Come scrive Gabrio Vitali […]

continua »