16
maggio
2024

commenti

Nicola Fano
Il senso di una crisi

Tiresia e Putin

Tiresia dice a Creonte: il cadavere insepolto dell'uomo che volevi condannare ha infettato la tua vita, la tua gente e il tuo regno; il destino te ne chiederà ragione. Putin avrà letto “Antigone” di Sofocle? Perché il nostro mondo non conosce se stesso?

Escludo che Putin abbia letto Antigone di Sofocle. Uomini di Stato, autocrati, tiranni, oppure miserabili leader di fazioni le più varie e le più lerce (come tanti, da noi), dovrebbero leggere di più. Leggere i classici, soprattutto: per trovarci dentro qualche suggerimento, qualche indicazione che eviti loro errori e orrori. Se Putin avesse letto Antigone […]

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Giuliano Compagno
Il senso di una crisi

Storia di Ihor e Vasyl

Storia di Ihor e Vasyl, due ragazzi ucraini uccisi otto anni fa, nel 2014, perché sognavano l'Europa e la libertà. Ecco perché in Ucraina si sta combattendo la guerra. Ecco qual è la posta in gioco

Зубрець (Zubrets) è sito a un’ottantina di chilometri a sud-ovest da Ternopil. In questo paesino stanno delle case contadine e una piccola cappella a pianta quadrata dove si celebrano riti molto intimi. Lì, nel 1991, era nato Ihor Ihorovyč Kostenko. Lì per decenni è rimasto un segno atroce di storia patria, di quei primi tremendi […]

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Beppe Navello
In margine alla prima del Regio di Torino

Teatro all’opera

Il teatro, negli ultimi decenni, ha perso una sua certa "sacralità" in nome di una pretesa svolta popolare. Ma è stato proprio così? Al contrario, l'Opera ha mantenuto quei formalismi che però le garantiscono un'identità e una funzione universalmente riconosciuta

La sera del 12 febbraio scorso a Torino, andando all’inaugurazione della stagione del Regio, mi sono confrontato con una riflessione che mi si affaccia alla mente quasi tutte le volte che vado all’opera: un pensiero che non riguardava il bell’allestimento al quale ho assistito (Bohème di Puccini, direttore d’orchestra Piergiorgio Morandi, registi Paolo Gavazzeni e […]

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Paolo Petroni
Il fondatore della Casa delle Arti e del gioco

Nel mondo di Lodi

Omaggio al grande pedagogo Mario Lodi nel centenario della nascita: la sua lunga avventura accanto ai bambini ha sempre teso a costruire un mondo migliore, dove fossero garantite uguaglianza, fantasia e creatività

Dopo l’apertura delle celebrazioni con la Casa delle Arti e del gioco a Drizzona (Cremona), presente in collegamento il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, le iniziative andranno vanti tutto quest’anno, in cui cadono i cento anni dalla nascita, il 17 febbraio 1922, di Mario Lodi, di cui, quella Casa da lui fondata, porta avanti le idee […]

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Nicola Bottiglieri
Un incontro fra scrittori e politici

Tra pietre e memoria

La ricorrenza del terribile bombardamento dell'abbazia di Montecassino è una preziosa occasione per capire il senso della memoria e la necessità sempre più pressante di dare un senso alla storia

Sono passati 78 anni da quando, il 15 febbraio 1944, fu bombardata l’Abbazia di Montecassino: oggi, a Palazzo Badiale, in Piazza Corte a Cassino, dalle ore 15 alle ore 18, un gruppo di scrittori, professori dell’Università e politici, insieme all’Abate S.E. R.ma Donato Ogliari, si riunirà per riflettere su quell’evento che, ancora oggi, dopo tanti […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Attenti ai camionisti

In Canada, i camionisti protestano contro i vaccini e i green pass, mettendo in scacco il Paese. Una protesta di retroguardia che ha due precedenti allarmanti: in Cile portò al golpe di Pinochet; in Gran Bretagna consolidò il regno di Margaret Thatcher

Mi domando come mai ogni volta che i camionisti sposano qualche battaglia politica istintivamente provo un sentimento di paura. Forse perché ci sono episodi storici che la mia generazione e dintorni ricorda non proprio con leggerezza. Quando nel 1972 scesero in piazza i camionisti, in Cile iniziò una spirale di violenza senza ritorno a cui […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Il giornalismo malato

Il giornalismo è uno dei malati cronici delle democrazie occidentali. Nella maggior parte dei casi, in tv si cerca solo di aumentare gli ascolti. Litigando e non ascoltando. Mentre occorrerebbe raccontare la complessità. Come consiglia un bel libro di Amanda Ripley

Brian Stelter, giovane promessa del giornalismo americano (nella foto qui accanto), in una recente puntata del suo programma su CNN, Reliable Sources, che fa il punto sulla salute (poco buona) dei media oggigiorno, ha posto un problema davvero essenziale per i nostri tempi cosi divisivi: l’esasperazione del conflitto. Il conflitto, si sa, in ogni democrazia, […]

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Giuseppe Grattacaso
Quelli che pensano (anche) con i piedi

Tra calcio e tempesta

Ritratto di Walter Sabatini, un uomo che vive di calcio alla sua maniera. «Emily Brontë scrisse che solo gli inquieti sanno quanto sia difficile sopravvivere alla tempesta e sanno però anche quanto sia impossibile farne a meno. In queste parole c’è tutta la mia vita». Ora ci riprova con la Salernitana

Il calcio vero, quello d’altri tempi, è ormai solo un ricordo sbiadito, soffocato come la voce di Ciotti, sibillino come le fughe verbali di Niccolò Carosio. Altri tempi, altra magia, le radioline attaccate all’orecchio, le ali destre con il pallone incollato al piede, tanta tecnica e poca strategia, i corpi smilzi dei centrocampisti, i sogni […]

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Giuliano Compagno
In memoria di una grande donna (e attrice)

Per Monica Vitti

Monica Vitti è ancora sul palcoscenico di generazioni di spettatori, che la si ritrovi a teatro, su un set, in un varietà televisivo, durante un dibattito o un documentario. È fonte di emozioni, è nello specchio del Femminile

Finalmente alle spalle quelle commemorazioni che, minimo da un decennio, stavano in un cassetto. Si sa, dinanzi a una celebrità che cede il proprio soffio, vi è il giornalista di mestiere che assume una posa contrita e si porta avanti col dolore dei lettori. Il nulla che egli esprime è pari a un sentimento a […]

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Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Nostro calcio malato

Le società fanno finta che il Covid non esista e intanto chiedono soldi allo Stato. Eppure il crac del calcio ha radici lontane, prima della pandemia. Ed è fatto di cattiva gestione, bilanci in rosso e opacità contabili. Ma nessuno vuole cercare soluzioni

La domanda è una sola: vale ancora la pena seguire questo calcio sgangherato, arrogante, improbabile? E dare credito ad una enclave che si considera al di sopra delle leggi e delle norme dello Stato, che non si dà una regolata e che piagnucola risarcimenti senza cambiare mai, un mondo che continua a vantarsi di essere […]

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