Il senso di una crisi
Achille, Aiace, Nestore e Tersite: ritorno a Iliade e Odissea di Omero per cercare di capire quel che succede intorno all'invasione dell'Ucraina. Soprattutto negli inutili dibattiti che ha prodotto qui da noi
La famosa domanda, perché la guerra?, nel carteggio Einstein/Freud ha, da parte del fondatore della psicoanalisi, la risposta sulla pulsione di morte. A un livello leggermente superiore, che cogliamo perfettamente oggi, grazie al fenomeno dei social che moltiplicano in modo frattale le reazioni consentendoci una immediatezza una volta impossibile, io credo che la guerra funzioni […]
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Il senso di una crisi
Memorie di guerra (e di libertà negata a Kiev come altrove), mentre ancora una volta l'Europa conosce rabbia e violenza. Sembra quasi che la storia non riesca mai a essere buona maestra
C’è vento, un vento ora tiepido ora decisamente fresco. A Licosa, borgo del Comune di Castellabate, salgo a piedi fino al palazzotto antico del “Casino del Barone”, già luogo di caccia e del ben vivere ma da tempo abbandonato. È il mese di marzo 2022 quella della invasione russa dell’Ucraina. Sono salito quassù inquieto e […]
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Il senso di una crisi
Questa terribile guerra che si trascina nel sangue e nella violenza ci dice che abbiamo commesso molti errori. Per esempio, non aver capito la natura dell'invasione russa né la forza della resistenza dell'Ucraina. E non aver incluso Mosca nel processo europeo...
Se la pandemia da Coronavirus ci ha obbligato a riflettere sulla natura della “globalizzazione” e a cambiare stili di vita, programmazione economica, modo di viaggiare ecc., la guerra in Ucraina ci ha rivelato quanto siamo indietro nel capire quello che succede davanti la porta di casa. Elencherò una serie di errori che hanno portato a […]
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La corsa all'Eliseo
Domenica prossima si vota in Francia: probabilmente, al secondo turno Macron sarà riconfermato, ma la vera notizia è un'altra... i vecchi partiti della sinistra sono scomparsi. Al loro posto s'è insediato un tribuno sterile, inutile e populista, Jean-Luc Melenchon
Chissà, forse il ricordo personale rende meglio l’idea di una dotta ma incolore analisi politica, che oramai dura il tempo di un mattino e poi via al macero, ché i parametri son già cambiati. E allora vai con l’abusato ma efficace “je me souviens” alla maniera di George Perec, se mi è umilmente concesso. Mi […]
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Il senso di una crisi
La Russia europea e la Russia asiatica, il primato della tradizione e quello del mercato: rileggere Čechov in tempi di guerra può essere utile a capire se in Putin prevalga l’«anima Ljuba» (l'attaccamento al passato) o l’anima «Lopachin» (il ghigno che accompagna le bombe)
«Spetta a chi ha legato il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo»: quando ho letto, nei resoconti della videoconferenza tra Xi Jinping e Joe Biden in margine all’invasione russa dell’Ucraina, questa limpida metafora usata dal presidente cinese, ho pensato a Čechov. In un suo racconto abbastanza celebre, Tre anni, Čechov immagina – […]
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Cronache infedeli
Dopo aver chiuso la celebre radio "libera" Ekho Moskvy, gli sgherri di Putin hanno attaccato una testa di maiale davanti alla porta del suo storico caporedattore, Alexey Venediktov. Un tipico avvertimento razzista. Questa è la Russia di Putin
Ho un debito di riconoscenza con i colleghi, ragazzi e ragazze della redazione de L’eco di Mosca, la radio libera che la censura di Putin ha chiuso d’autorità il 3 marzo scorso. Quelle stanze spoglie, quegli studi risonanti, quei lunghi corridoi di passi perduti a poca distanza dalla Piazza Rossa erano un porto sicuro per […]
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Dopo la sconfitta mondiale
La disfatta dell'Italia del calcio ha una motivazione semplice: la preponderanza di giocatori stranieri (più del 60%) nel campionato di Serie A. Ai tempi della Corea, lo stesso problema venne risolto chiudendo le frontiere. Ma stavolta come si potrà fare?
Quando ai Mondiali inglesi del 1966 incappammo nella famosa sconfitta contro la Corea del Nord, la Federazione decide di chiudere le frontiere del pallone per far ripartire il calcio nostrano. L’unica eccezione furono gli oriundi, i famosi “angeli dalla faccia sporca”. Dopo l’amara eliminazione dai Mondiali del Qatar ci si domanda come risollevare una delle […]
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Fa male lo sport
Violenza intorno agli stadi, truffe contabili, cori razzisti: il calcio italiano è al capolinea e l'esclusione dai mondiali del Qatar ha un potente valore simbolico. Servirebbero programmi seri, austeri, intelligenti che sappiano guardare lontano. E invece...
Nello sport non si vive di appannaggi. Neanche nello sport malato e deformato dei tempi moderni. Non è che se sei campione di Europa hai diritto a giocare un Mondiale. Quindi, sciò Italia, niente Qatar, resta nei tuoi stadiacci a giocare a palla prigioniera, tra le sabbie del deserto, a Natale, ci andranno altri. Meglio […]
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Cronache infedeli
Per capire quali siano gli schieramenti sul campo, si può tornare alla storia di Olexandra e Artem, due giovani ucraini che sognavano una vita libera nel 2004. Chissà oggi dove saranno... ma stare dalla loro parte significa stare dalla parte delle vittime. Sempre
C’era anche chi si sposava in Piazza Maidan, nei giorni arruffati, infreddoliti, sbandierati della rivoluzione arancione. Olexandra e Artem, per esempio. Nell’alba livida e nel fumo dei falò ormai spenti, vennero fuori da una piccola tenda. Diciassette e venti anni: Artem con tozze mani da meccanico, Olexandra con un corto velo bianco rimediato da qualche […]
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Il senso di una crisi
Per Janan Ganesh, commentatore del “Financial Times”, quello tra Russia e Ucraina non è un conflitto tra democrazia e autocrazia ma una ripresa, in grande stile, della vecchia guerra fredda. Qualcosa che salta a pie' pari ogni convinzione sulla globalizzazione
Dopo un mese, arriva il commentatore più “atlantico” e “occidentalista” del Financial Times, Janan Ganesh, per mettere nero su ocra il pensiero che frulla in mente fin dall’ inizio. Non è una guerra tra la democrazia e l’autocrazia, non è nemmeno, non solo, la guerra della Russia all’ Ucraina. È la prima pagina calda della […]
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