18
maggio
2024

commenti

Gloria Piccioni
L'estate del nostro scontento?/6

Per la Bellezza

„Quello che mi fa dire che è “andata bene” è racchiuso all’interno dell’accezione che fa intravedere una via d’uscita: un “quasi” di cui l’Italia, e con lei la nostra identità genetica, è generosa, c’è tutto, c’è il resto. Fatto di Bellezza che resiste, che sopporta le offese»

Sì. Lo affermo. Rispondo alla domanda. Sì, è l’estate del nostro scontento. Elimino il punto interrogativo di getto, senza tentennamenti. Non mi piace quasi più nulla di questo Paese e in generale di come va il mondo. Se non fosse per chi ha risposto, suo malgrado, alla chiamata e segue una rotta, tenendo salda la […]

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Francesco Napoli
L'estate del nostro scontento?/5

Costretti alla felicità

«I passi in avanti in vista dell’estate sembrano decisivi per tenerci contenti ma la variante di turno (ah, la filologia del virus: ora tocca a delta e speriamo non si debba arrivare all’omega!) ha riproposto ancora incertezze...»

Posso pensare che sia stato un inverno del nostro scontento? Partiamo dall’aspetto più doloroso, con ben in mente i diversi livelli di compartecipazione emotiva: quanti che l’hanno incontrata avrebbero voluto che potesse palesarsi almeno secondo l’icona del Settimo sigillo di Bergman e invece non c’è stata neppure partita. Tante e fin troppe volte è giunta […]

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Lidia Lombardi
L'estate del nostro scontento?/4

Autunno d’agosto

«Speravamo in un’estate più libera ma consapevole, nel segno del civismo dopo tanta angoscia. Ci troviamo già in autunno. S’addensano nuvole d’inizio agosto, il mare è agitato e grigio. Sulla spiaggia deserta una coppia di anziani avanza sul bagnasciuga, mano nella mano»

L’autunno di questa nostra estate di caos calmo (il Covid azzanna, ma gli ospedali non sono lazzaretti) è cominciato – almeno così l’ho percepito – tra l’undici e il dodici luglio, una domenica e un lunedì. Esattamente allo zenit del nostro orgoglio nazionale, la conquista della Coppa Uefa. Un’impresa all’apparenza impossibile, che faceva ancor più […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Usa

L’età di Obama

Barack Obama ha festeggiato i suoi sessant'anni. Un'occasione preziosa per riflettere meglio sulla sua parabola alla Casa Bianca: ha rappresentato il sogno di un'America che abbandona i suoi fantasmi. Ma il razzismo, la prassi antidemocratica della destra e Trump hanno cancellato nella violenza

Il 4 agosto l’ex presidente americano Barack Obama ha compiuto sessant’anni. Divenuto il 44esimo presidente degli Stati Uniti a soli 47 anni è stato il primo presidente afroamericano della storia statunitense. Figlio di madre single bianca e di padre keniota nero ha studiato prima alla Columbia University e poi ad Harvard dove si è laureato […]

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Gianni Cerasuolo
Piedi per aria

Illusione olimpica?

Non si può giudicare un Paese attraverso uno stadio. Non solo. Ma, insomma, ci vorrà tempo, ci vorranno anni per rendere ordinario tutto quello a cui abbiamo assistito in questi giorni

I Giochi di Tokyo sono in archivio. La vittoria è già un ricordo. Le Olimpiadi più difficili e che non si dovevano fare hanno contenuto il morbo e sono andate avanti come accadeva nella Grecia antica: tutto si doveva sospendere, anche la guerra, ma non i Giochi. Figuriamoci con sponsor e contratti televisivi che premono e pretendono. Bisognerà fare un […]

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Gianni Cerasuolo
Piedi per aria

Dal calcio a Tortu

Lo sport è fatto di sangue (non quello dell’Epo), sudore e lacrime. Quante volte abbiamo sentito in questi giorni la parola sacrificio? Evidentemente, lo sport italiano sta meglio dell’Italia, dove si muore sul lavoro e dove la saggezza conta così poco...

Ora che all’improvviso siamo i più veloci al mondo, pare che Draghi abbia corretto il suo appello del 6 agosto agli italiani: vaccinatevi, seguite le regole e fate sport. Almeno lì si vince e chissà che una corsetta o una marcetta non servano come una sorta di green pass per abbattere questo tempo di allarmi […]

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Arturo Belluardo
L'estate del nostro scontento?/3

Odio l’estate

«Ne usciremo, se ne usciremo, tutti minchioni. Devastati da mesi di serie televisive, di dibattiti su vaccini e varianti, incapaci di articolare un ragionamento compiuto, se esula da carica virale e o da declinazioni di quarantena»

Odio l’estate. Proprio come nella canzone di Bruno Martino, diventata uno degli standard jazz più eseguiti. Odio l’estate, perché la mia famiglia viene dalla Sicilia, dove l’estate non finisce mai, e si sta chiusi al buio fino a sera ad aspettare che svampi, e si cerca refrigerio con i ventagli intercalando Maria, Maria, Maria, matri […]

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Paolo Vanacore
In margine agli ori di Tokyo

I campioni soli

L'Italia che vince alle Olimpiadi è decisamente migliore di quella raccontata da certa politica razzista e dalle serie tv. Atleti che sanno soffrire e sanno parlare dei propri problemi e della propria identità con naturalezza. Anche quando è scomoda. Forse, dovremmo imparare da loro...

Non è un caso che in queste olimpiadi i risultati migliori stiano arrivando da discipline individuali, quelle in cui l’atleta è perennemente solo. Che la solitudine sia determinante per il benessere mentale, che le persone abituate a trascorrere del tempo da sole siano risultate essere in media più soddisfatte di sé e della propria vita […]

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Valentina Fortichiari
L'estate del nostro scontento?/2

Il mare e gli altri

«Io sono viva, viva ancora e vigile, attenta più che mai alla realtà che mi circonda. Pronta ad ascoltare voci. Non voglio perdermi una virgola di questo mondo che non deve più andare alla deriva...»

Presto, la mattina, quando il mare è calmo e trasparente, visto che ormai dopo settimane il fiato sembra essere tornato, decido di spingermi in acque aperte, non oltre le boe. Regolare il ritmo delle bracciate, bussola e timone, buono il sostegno delle gambe, motore posteriore propulsivo. Respiro ogni tre a stile libero, sento che scivolo […]

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Nicola Fano
L'estate del nostro scontento?/1

L’estate che sarà

Da domani, parte una serie di reportage, riflessioni, commenti nei quali i collaboratori di Succedeoggi - con le immagini inedite di Roberto Cavallini - cercheranno di interpretare i segni del tempo: siamo dentro o fuori l'inferno del covid e dell'ignoranza?

«Ora, l’inverno del nostro scontento si è tramutato in estate radiosa grazie questo sole di York». L’incipit del Riccardo III di Shakespeare è paradigmatico. Terminata una sanguinosa guerra civile, il Duca di Gloucester finge di festeggiare: «La guerra dal volto feroce ha spianato le rughe della fronte e adesso, invece di montare cavalli corazzati per […]

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