Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Us"

Noi e gli adolescenti

Il nuovo romanzo di Michele Cocchi, pur scritto (e uscito) prima della pandemia, è una riflessione di straordinaria attualità sulla condizione di quegli adolescenti che vivono in un mondo parallelo, solitario e virtuale, dal quale non riescono ad avere contatti con la realtà

Regola non codificata, ma certamente in vigore, vuole che di un romanzo si scriva, se non prima dell’uscita, nelle settimane immediatamente successive alla pubblicazione, che sono poi quelle in cui, nella maggior parte dei casi, si consuma la vita in libreria di un volume di narrativa. Esclusi casi eccezionali, e fatta salva ovviamente la permanenza […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "La fragilità dei pesi"

Poesia sull’abisso

I versi di Alessandro Franci si muovono con passo lento e in qualche modo divagante, quello tipico del flâneur o dell’osservatore disincantato. Salvo fermarsi, all'improvviso, di fronte al crepaccio dell'umanità ferita

Il protagonista delle poesie di Alessandro Franci, che fanno parte della bella raccolta di versi La fragilità dei pesi, recentemente pubblicata da Società Editrice Fiorentina, avanza con passo lento e in qualche modo divagante, quello tipico del flâneur o dell’osservatore disincantato. Sia che i suoi passi si muovano all’esterno, a confronto con un paesaggio di […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "La guerra è stupida"

Parole in guerra

Torna in libreria il bel romanzo di Marise Ferro sul Secondo conflitto mondiale: un libro di divagazioni, di racconti e di sogni e vicende personali e collettive, che si nutre dello sforzo di ripercorrere la Storia recente senza esserne fagocitati

Con una affermazione di intenti lucida e spietata, che è insieme dichiarazione di poetica, Marise Ferro ci indirizza subito alle ragioni che la portarono a pubblicare all’indomani del secondo conflitto mondiale, nel 1949, per le edizioni di Milano Sera, il romanzo La guerra è stupida: “La nostra indifferenza di uomini che vogliamo vivere a tutti […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Un paesaggio del sentimento”

Scuola Orengo

A dieci anni dalla morte, la studiosa Federica Lorenzi dedica un importante saggio allo scrittore e giornalista Nico Orengo. Nei suoi libri c'è un continuo inseguirsi di paesaggi reali e dell'anima, dove il mondo è un riflesso della vita

La scrittura di Nico Orengo si è mossa attraversando ambiti diversi, tentando prospettive a tratti anche insolite, ma sempre manifestando fedeltà ad un proprio peculiare punto di osservazione sul mondo, servita da un linguaggio in grado di elencare la complessità della realtà, pur nei suoi aspetti minimi e più quotidiani, senza il bisogno di riportarla […]

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Giuseppe Grattacaso
Su “Creature di caldo sangue e nervi”

Maestro Carver

Antonio Spadaro ha scritto una monografia dedicata alle opere di Raymond Carver e alla sua scrittura essenziale. In margine, poi, ci sono anche i più interessanti interventi dei critici americani sulla sua opera

Succede, nei racconti di Raymond Carver, che nulla accada, e che pure sia palpabile un destino, il senso tragico e irripetibile di un’esistenza, che emerga una straordinaria tensione emotiva, che può improvvisamente depositarsi sull’ambiente, sugli oggetti. Può sembrare a volte che qualcosa sia già avvenuto e abbia determinato una condizione esistenziale, o che altro potrebbe […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "Il bianco della luna”

La luna di Martino

Una bella raccolta riassume il percorso poetico di Nino De Vita. Nelle pieghe della sua lingua sonora c'è la ricerca costante del senso della vita. E di quello che si riesce a vedere guardando le cose con la fantasia

Martinu è il bambino, ʼu picciriddu, che ha l’occhi astutati, gli occhi spenti. Accanto a lui c’è chi parla della luna: “Parlai ru biancu / ra luna; ri maculi nno biancu / ra luna; ra luci / chi scoppa ri na luna”. Intorno a chi racconta del bianco della luna, delle sue macchie, della luce […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Vita meravigliosa"

Lezioni di vita (meravigliosa)

La nuova raccolta di versi di Patrizia Cavalli affronta il mistero gioioso di farsi sorprendere dalle cose della vita. Perché nella felicità (come nell'infelicità) il segreto è che non c'è segreto

Il solo componente, l’ingrediente unico che può rendere la vita meravigliosa è proprio la meraviglia, lo stupore che ci coglie, ci trascina e cambia o devia il corso degli avvenimenti. È lo scuotimento improvviso che fa sì che gli accadimenti che avevamo creduto gli stessi di sempre, o dei quali pensavamo di conoscere la spiegazione, […]

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Giuseppe Grattacaso
Ritorna “I Colloqui e altre poesie”

Il quadrifoglio di Gozzano

Alessandro Fo ha curato, con straordinaria dedizione, una nuova raccolta di poesia di Guido Gozzano. Ne scaturisce il ritratto di un poeta che vive in sé il dialogo costante tra vita attiva e contemplazione, fra realtà e la sua rappresentazione

Un responso e una condanna, non solo una scelta o un ostentato atto di indisciplina di fronte alle regole dell’esistenza. Nel mettere in scena se stesso nel personaggio di guidogozzano nella poesia d’apertura che dà il titolo alla raccolta La via del rifugio, pubblicata nel 1907, il poeta Guido Gozzano ci rappresenta il suo alter […]

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Ilaria Innocenti *
A proposito di "Foto di classe"

La scuola in finestra

Il libro di Giuseppe Grattacaso sulla scuola ai tempi del covid è costruito sul continuo scivolamento del reale nell’affettivo. Per rispondere alla domanda: come è possibile valorizzare questo tempo, al di là della presenza fisica?

Se, in epoca di coronavirus, distanziamento e chiusura si rendono necessari a fini di protezione individuale e collettiva, Foto di classe (il libro di Giuseppe Grattacaso edito da Castelvecchi), strutturato in una serie di articoli scritti durante il periodo del lockdown di marzo e aprile scorso, ruota attorno ad un quesito, al quale Giuseppe Grattacaso, […]

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Giuseppe Grattacaso
Ancora su "Pascoli maledetto"

Famiglia Pascoli

Come può la mitizzazione di un poeta stravolgere il senso stesso della sua opera? Basta rileggere i versi più ostici e nascosti di Giovanni Pascoli per capirlo. Talvolta l'ambiente esteriore porta uno scrittore a nascondere se stesso nelle proprie opere

Appena trentenne e già letterato di riconosciuta notorietà, Giovanni Pascoli cominciò a fare i conti con una vita che stentava a tenere fede alle premesse. Il futuro che scorgeva davanti a sé non aveva più le caratteristiche dei progetti e dei sogni degli anni bolognesi, il tempo degli studi universitari e della bohème, delle goliardate […]

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