Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Lontano dagli occhi”

Stranezze di vita

Il nuovo romanzo di Paolo Di Paolo parte dalle vicende di tre donne alle prese con la maternità. Proprio intorno al rapporto tra genitori e figli di coagula un nodo vitale fatto di domande e misteri. A dimostrazione che la vita è un sortilegio da scoprire sempre

Il nuovo romanzo di Paolo Di Paolo (Lontano dagli occhi, Feltrinelli, 189 pagine, 16 Euro) “mastica domande”, proprio come uno dei personaggi che animano le tre storie che lo compongono, quel Gaetano appena diventato padre, che vorrebbe e non vorrebbe sentirsi investito da una responsabilità che ha cercato fino all’ultimo di nascondere a se stesso. […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Tiatru"

Teatro De Vita

La nuova, bella raccolta poetica di Nino De Vita è quasi una commedia umana fondata sul primato della parola. E nei ritratti giocosi della sua umanità c'è un appello a evitare di utilizzare le parole solo per deformare i fatti

Nell’ultima delle cinque sezioni che compongono il nuovo libro di poesie di Nino De Vita (Tiatru), interamente occupata dal poemetto Bberengariu, il protagonista, nel suo modo logorroico e scompaginato di rivolgersi al prossimo, in questo caso rappresentato dal poeta stesso, dichiara la sua ossessione per le parole: «Pizzuti su’, bbaioti, cummattusi / ‘i palori, ggilusi. […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Amorosa sempre”

Parole per l’Assoluto

La nave di Teseo riunisce tutta l'opera poetica di Roberto Carifi: un autore che usa la scrittura per cercare di avvicinare sé e il lettore a un'idea ultraterrena di Assoluto. La poesia come strumento di speranza e attesa

La poesia di Roberto Carifi si muove a partire dall’idea che esiste un Assoluto, il fine verso cui deve muoversi ogni esperienza umana e che diventa dunque l’oggetto ultimo della comunicazione poetica. Esiste una sommità, che non può essere messa in dubbio, che in qualche modo è parte di noi e che, pur nella sua […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de “Il mio Enea”

Enea e Caproni

Curati da Filomena Giannotti, Garzanti ripubblica tutti gli scritti di Giorgio Caproni dedicati al mito di Enea. Nella contiguità con l'esule solitario (anche se padre e figlio contemporaneamente), il grande poeta trova le ragioni di una sua passione costante

Nell’estate del 1948 Giorgio Caproni a Genova incontrò Enea. Fu un incontro decisivo per la sua attività di poeta, l’emozione che ne derivò avrebbe accompagnato lo scrittore per il resto della vita. Ce lo racconta lo stesso Caproni in una serie di articoli, scritti in epoche diverse e in particolare negli anni del dopoguerra, ora […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Ad ogni umano sguardo”

Poesia del particolare

È estremamente ricca di suggestioni e genera forti emozioni, la poesia di Claudio Pasi, che si propone in maniera blanda, con un tono quasi cronachistico, e che riesce però a evocare un destino di tutti

Le poesie di Claudio Pasi, raccolte nel volume Ad ogni umano sguardo, edito da Aragno, seguono le vicende degli uomini in un territorio circoscritto della pianura padana, il lembo di terra dove l’autore è nato e ha vissuto, spaziando in un periodo di tempo sicuramente vasto, a partire dall’88 d.C., a cui fa riferimento la […]

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Giuseppe Grattacaso
Cronache dall'Italia sospesa

Cena con Peggotty

«Unica prospettiva di socializzazione delle prossime sedici ore: portare a spasso la mia golden retriever. Si chiama Peggotty, come la governante di David Copperfield»

Immagini di Roberto Cavallini Mi affaccio dalla porta della libreria e saluto senza entrare. Mauro il libraio alza le spalle, a significare non possiamo che fare così. È un gesto che ho visto indirizzarmi spesso nelle ultime ore, anche da sconosciuti per strada, un misto di rassegnazione e partecipazione accorata a un destino collettivo. Non […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di una nuova raccolta Einaudi

Amico Catullo

Così vicino alla contemporaneità dei nostri sentimenti da rendere difficile la sua ricollocazione nella storia: è il destino di Catullo, che Alessandro Fo ora ritraduce guardando insieme al passato e al presente delle passioni

Che Gaio Valerio Catullo abbia potuto sostenere il ruolo di contemporaneo in epoche differenti e che tuttora goda della classificazione di poeta ancora in consegna alla modernità, è considerazione tanto ricorrente da apparire scontata. Il poeta latino, autore di un canzoniere d’amore talmente efficace nelle soluzioni proposte da consegnarsi ai nostri giorni ancora integro nella […]

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Giuseppe Grattacaso
Diario di un decennio che fugge/3

Favete linguis

Un tempo, si diceva "favete linguis" per chiedere silenzio e favorire la ritualità e la concentrazione. I dieci anni appena conclusi, invece, hanno premiato chi ha parlato in continuazione. Spacciando idiozia e ignoranza per spontaneità

Per dare inizio ai riti sacrificali presso l’antica Roma il sacerdote pronunciava la formula “Favete linguis”. Chiedeva che le lingue dei presenti favorissero il rito, una formula elegante per invitare gli astanti a tacere. Le parole inopportune, dette da chi non era perfettamente addentro alle modalità rituali, avrebbero potuto infastidire gli dei, turbare la riuscita […]

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Giuseppe Grattacaso
L'Italia di Salvini e Di Maio

La lingua immorale

L'escalation immorale e volgare del linguaggio del ministro dell'Interno tende a far credere che i problemi si possano risolvere con un urlo o uno slogan. Come nel mondo irreale dei supereroi. Così, lentamente, siamo tutti diventati protagonisti di un fumetto dell'orrore

La crisi relativa al linguaggio, di cui il nostro Paese è oggetto, andrebbe vissuta ed affrontata come una vera e propria emergenza. Gli effetti, già ora piuttosto evidenti, rischiano di diventare, con il passare del tempo, devastanti e recuperabili solo a fronte di un lungo lavoro di ricostruzione. Provo a riassumere in maniera alquanto sintetica […]

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Giuseppe Grattacaso
Tra parlare, narrare e "impazzire"

Nostro virus virale

Il virus globale ci ha fatto (almeno) capire che la condizione di eccitazione e di eccitabilità in cui nel nostro Paese viviamo da anni, l’apparire costantemente sopra le righe, è il segno della nostra fragilità

Dalle prime pagine dei quotidiani online è scomparso il termine virale, almeno ad indicare, come avveniva con grande frequenza fino a pochi giorni fa, il video che ha ottenuto centinaia di migliaia di visualizzazioni e che è dunque “diventato virale”, o l’informazione alternativa diffusa tramite social. Le clip, solitamente amatoriali, rappresentano gesta eroiche o buffe […]

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