Flavio Fusi
Cronache infedeli

Fragile Sudamerica

Le proteste in Cile, la violenza in Colombia, il caos in Perù, la forza eversiva della nuova destra brasiliana: che succede in Sudamerica? Parlare di "democrazie fragili" non ha più molto senso: la crisi della democrazia spazia da Nord a Sud, ormai

Dice Don Luìs che lo sciopero dei camionisti contro il nuovo governo di Santiago è una tonteria, una sciocchezza. Don Luìs – ottantaquattro anni fragili e vigorosi – è parroco di 240 anime disperse nelle campagne laboriose della penisola di Rilàn: estremo braccio dell’isola di Chiloè al fin del mundo della Patagonia cilena. In questo […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

La leggenda Lula

Domenica prossima si vota in Brasile: la malconcia sinistra globale si aggrappa a Luiz Inacio Lula da Silva. Basteranno la sua leggenda e la sua grinta da leone a cambiare le sorti di un Paese ridotto allo stremo?

Dopo una notte di passione, mi sveglio in una terra accidentata che stento a riconoscere come il mio, il nostro Paese. Alla fontana di Trevi si abbeverano le truppe dei nostalgici dell’orbace e dal sud dell’eterno Masaniello viene un vano frastuono di pentole sbattute. Intorno, il mondo conosciuto ribolle di violenze e ingiustizie trionfanti. A […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Gli 11 settembre

L'11 settembre è una data cardine della nostra identità. Ma, da Santiago del Cile a New York, la storia non è strumento di vendetta. Le colpe degli Usa in Cile non c'entrano nulla con quelle di Bin Laden. Né con quelle di Putin

Bisogna scavare a fondo nel passato, per ritrovare quei giorni di settembre a New York davanti alle Torri ridotte in polvere, con il vento caldo delle esplosioni che spazzava l’East River: ma non era ieri, appena il nostro ieri di spettatori sgomenti davanti alla fossa fumante scavata dentro il cuore della metropoli?  E più a […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

La lezione cilena

La bocciatura della nuova costituzione “scritta” dal presidente cileno Boric è un campanello d'allarme per la sinistra latinoamericana: un invito ad abbandonare il “castro-chavismo”, antico impasto di retorica, repressione, fallimento economico

Siamo andati a dormine con ancora negli occhi le immagini della festosa moltitudine del Sì raccolta in Plaza Dignidad, e ci siamo svegliati con i caroselli di auto e le bandiere cilene sventolate dai militanti della destra per la festa del No che ha trionfato nel voto del paese reale. Piazze piene, urne vuote: mai […]

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Flavio Fusi
La morte dello statista

L’uomo dei sogni

Ritratto di Mikhail Gorbaciov, l'ultimo illuminista che ha tentato di riformare il comunismo. Voleva rimettere in piedi un gigante morente ma in patria non lo seguirono e in Occidente, alla fine, gli preferirono Ieltsin: ecco perché oggi l'Ucraina è insanguinata

Nel tramonto, la scritta “Perestroika” in gigantesche lettere rosse luminose sfolgorava sul piano più alto dell’edificio di fronte. Machackalà, Caucaso settentrionale: ultima fermata prima della Cecenia in fiamme. Dalla lontana capitale, le parole del sogno erano arrivate fino a questa estrema periferia dell’impero. Riforme, ricostruzione, critica, trasparenza: ogni popolo traduceva a suo modo il vento […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Le delusioni di Izet

Ci voleva una lunga guerra – terribile come è stata quella di Bosnia – per mandare in frantumi il sogno di fratellanza poetica di Izet Sarajlic. Trenta anni dopo, un’altra guerra toglie la maschera all’impero travestito da liberatore.

C’è un ennesimo tradimento in questa guerra scatenata dal despota russo contro i deboli e gli indifesi. Un trascorso tradimento – che non sarà l’ultimo – lo ha raccontato all’ingresso del nostro secolo il poeta bosniaco Izet Sarajlic, scampato alla tragedia di Sarajevo, orfano di amici, compagni, fratelli, amate presenze. A pagina 57 dello straordinario […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Arriba Colombia!

Il candidato della sinistra, Gustavo Petro, un misurato, rassicurante economista sessantenne, è il nuovo presidente della Colombia. La sua elezione, in sé, è una rivoluzione destinata a sconvolgere gli equilibri di una storica roccaforte del conservatorismo latino-americano

Chissà cosa scriverebbe oggi Gabriel Garcia Marquez della sua Colombia condannata a cento anni di solitudine, che in queste ore riempie le piazze di bandiere, di canti, di striscioni colorati, di allegria e speranza. Contro venti e maree, contro minacce e intimidazioni, contro la stanchezza di un rito stracco da sempre uguale a se stesso, […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

La Colombia in bilico

Domenica prossima si vota in Colombia: per la prima volta, nei sondaggi è in vantaggio il candidato della sinistra, Gustavo Petro, un economista che punta sulla legalità e l'inclusione sociale. Ma l'arma populista della vecchia e nuova destra è davvero spuntata?

Torna un amico da un lungo viaggio in Colombia e racconta che Medellin (nella foto qui accanto) è una capitale bellissima, uno splendore. Quella che pochi anni fa conquistò il trofeo di città “più pericolosa del mondo”, oggi si specchia nei suoi giardini lussureggianti, disseminati di grandi opere di Botero, nel suo sistema di trasporto […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Venediktov e il maiale

Dopo aver chiuso la celebre radio "libera" Ekho Moskvy, gli sgherri di Putin hanno attaccato una testa di maiale davanti alla porta del suo storico caporedattore, Alexey Venediktov. Un tipico avvertimento razzista. Questa è la Russia di Putin

Ho un debito di riconoscenza con i colleghi, ragazzi e ragazze della redazione de L’eco di Mosca, la radio libera che la censura di Putin ha chiuso d’autorità il 3 marzo scorso. Quelle stanze spoglie, quegli studi risonanti, quei lunghi corridoi di passi perduti a poca distanza dalla Piazza Rossa erano un porto sicuro per […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Olexandra e Artem

Per capire quali siano gli schieramenti sul campo, si può tornare alla storia di Olexandra e Artem, due giovani ucraini che sognavano una vita libera nel 2004. Chissà oggi dove saranno... ma stare dalla loro parte significa stare dalla parte delle vittime. Sempre

C’era anche chi si sposava in Piazza Maidan, nei giorni arruffati, infreddoliti, sbandierati della rivoluzione arancione. Olexandra e Artem, per esempio. Nell’alba livida e nel fumo dei falò ormai spenti, vennero fuori da una piccola tenda. Diciassette e venti anni: Artem con tozze mani da meccanico, Olexandra con un corto velo bianco rimediato da qualche […]

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