Giuseppe Giglio
A proposito de “La prova del bianco”

Un diario in versi

Tra aforisma, epigramma e micro-racconto Anna Vasta punta la sua nitida lente di ingrandimento sulla vita, sul mondo, sull’uomo: «Scriviamo non per annullare la distanza che ci separa dagli altri, ma per prenderne coscienza»

Di Anna Vasta, di questa graffiante e dilemmatica narratrice in versi (capace di far sentire tutto anche in un frammento, nessun frammento rimanendo isolato) sempre a colloquio con i poeti ed il quotidiano, della sua poesia lontana dalle sirene novecentesche della complicazione e dell’ermetismo e vicina agli uomini ed alle cose, mi è già capitato […]

continua »
Nicola Bottiglieri
A proposito di "Indaffarati"

Dalla parte dei figli

Filippo La Porta cerca di tracciare la frontiera fra i comportamenti inutili e nevrotici con quelli validi e pieni di senso che caratterizzano una generazione perennemente "connessa"

Michel de Montaigne a 36 anni nel 1570 si ritirò nelle sue terre dedicandosi agli studi ed alla meditazione. In questo “buen retiro” nacquero i famosi Saggi, una summa di riflessioni sulla cultura, sulla vita e sul mondo. Io credo che Filippo La Porta abbia fatto, parecchi secoli dopo, qualche cosa del genere, avendo oramai […]

continua »
Angela Di Maso
Al Napoli teatro Festival Italia

St/ll & Godot

“St/ll” di Shiro Takatani mescola tutti i generi del teatro giapponese tradizionale per arrivare a una sintesi spettacolare che richiama, per noi occidentali, l'essenzialità di Beckett

St/ll di Shiro Takatani è stato il secondo, attesissimo appuntamento con il teatro internazionale fortemente voluto da Franco Dragone per la nona edizione del Napoli Teatro Festival Italia. Chi si aspettava di vedere teatro giapponese tradizionale o danza delle geishe, nonostante il nome di Takatani richiamasse alla più sofisticata tecnica ed avanguardia artistica, non è […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Malaparte. Morte come me”

Bonaparte o Malaparte?

Rita Monaldi e Francesco Sorti raccontano il mito furbo di Curzio Malaparte nel paradiso caprese, tra cicisbei, intellettuali e giovani donne ridenti: un romanzo molto italiano

Di nuovo in scena, come avrebbe voluto lui, dandy, narciso, sciupafemmine, arguto giornalista, scrittore originalissimo. Attraversò, con eccezionale disinvoltura, il fascismo e con lo stesso passo spiazzante all’inizio degli anni Cinquanta s’innamorò della Cina di Mao, flirtò con il Pci e con la Chiesa nello stesso tempo. Parliamo di Curzio Malaparte, autore tra l’altro di […]

continua »
Alberto Fraccacreta
Ancora su “La piuma del Simorgh”

Ritorno al principio

Generazione e novità, perpetuazione e metamorfosi. Xanadu, Marco Polo, Bisanzio e il silenzio di Maria. Nella nuova raccolta di Roberto Mussapi, l'immacolata concezione del genere umano trova compimento. E domani a Milano un evento tra i quadri e le installazioni luminose di Marco Nereo Rotelli

La piuma del Simorgh (Mondadori, 101 pagine, 18 euro) è la nuova silloge di Roberto Mussapi. «Simorgh – è scritto nelle note dell’autore – era, secondo la mitologia persiana, l’uccello che viveva sull’albero dei semi, da cui erano generate le sementi di tutte le piante selvatiche, posizionato accanto all’albero dell’immortalità». Il Simorgh è, dunque, un […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Tra società e filosofia

La scienza di pensare

Invece che di «intelletto» si parla ormai solo di «conoscenza»: la riflessione in sé ha perso valore in favore della funzionalità. Non sarà il caso di tornare alla Dottrina medioevale dell'intelletto?

Ciò che oggi ancora c’è da imparare dalla dottrina medievale dell’Intelletto (DMI) è sostanzialmente che l’intera concezione moderna del conoscere (filosofica e scientifica) si basa sull’assunto (erroneo dal punto di vista metafisico) secondo il quale la pura e mera funzionalità costituisca non solo una realtà ma anche una realtà pienamente auto-giustificata. Con la conseguenza poi […]

continua »
Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Conte, l’indiano

Vincente, arrogante, urlante, previdente: Antonio Conte è il prototipo dell'italiano. Almeno quello sognato dalla maggioranza di noi. Uno che vince perché, per la prima volta, gestisce una nazionale senza fuoriclasse

Riuscisse a vincere gli Europei di calcio, viene difficile pensare che Antonio Conte possa sostituire Banderas, l’altro Antonio, nella pubblicità dei tarallucci del Mulino Bianco. Poco appeal e la fama di antipatico. Lo sa anche lui di non piacere, tanto che un giorno disse: «Sono antipatico perché vinco ma non è un problema mio…». Il […]

continua »
Ilaria Palomba
Una riflessione amara sulle dipendenze

Il sogno e l’incubo

Se i modelli sociali sono il self made man, il tronista di “Uomini e donne”, i personaggi di “Gomorra“, chi la svolta facile e riesce a fregare tutti, cosa ci aspettiamo che inseguano i ragazzi abbandonati a se stessi in quartieri brutti come incubi fantascientifici?

Ultimamente proliferano overdose di minorenni: penso alla morte della sedicenne Sara Bosco al Forlanini di Roma, che aveva concesso il suo corpo in cambio di una dose. Ma anche ai recenti arresti a Tor Bella Monaca, sempre a Roma, dove un gruppo di spacciatori di coca era capitanato da un pusher appena ventiquattrenne. Poi, arriva […]

continua »
Nicola Bottiglieri
Il dramma dell’eterna giovinezza

La statua umana

Una giornata nel tempio del “natural bodybuilding”, dove tanti ragazzi e ragazze usano il proprio corpo come una corazza: l’unica che un uomo possa indossare contro il mondo

Il 2 giugno ho accompaganto mio figlio a Rimini, dove negli amplissimi locali della Fiera si è aperto il “Rimini Wellnes 2016”, settimana del fitness e del benessere. Il mio rampollo, che ha già superato il terzo decennio di vita, doveva prendere parte alle gare di selezione per il campionato italiano organizzate dalla AINBB (Associazione […]

continua »
Lidia Lombardi
La Domenica: itinerari per un giorno di festa

Scelsi, la grande bellezza

Visita (su appuntamento) alla Fondazione-Casa museo del musicista Giacinto Scelsi, che la volle intitolata alla sorella Isabella. Un’oasi di pace nel cuore di Roma, con affaccio sul Foro e sulle meraviglie intorno

È la terrazza più bella di Roma. Non conta la grandezza, ma la vista. Non è il solito ritrovo snob, da champagne e tartine. È un posto appartato, romantico, pieno di idee. Che racconta una persona e il suo legame con Roma. E conta la via che sovrasta, nel cuore della città archeologica eppure «defilata», […]

continua »