26
aprile
2024

memorie&archivi

Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Anticonsumista tra Nino e la luna

Su “Gli sguardi i fatti e senhal” di Andrea Zanzotto, il più ricercato dei suoi volumi, imperniato sui temi dello sbarco lunare e della comunicazione nell’era tecnologica. Edito a proprie spese, fu ristampato dall’autore con lievi varianti nello stesso anno, illustrato da Tono Zancanaro

La produzione più importante di Andrea Zanzotto è stata pubblicata da Mondadori. Soprattutto le raccolte di poesia sono progressivamente confluite nell’autorevole collana “Lo specchio”, a partire dalla silloge d’esordio, intitolata Dietro il paesaggio nel 1951, con la quale l’autore vinse il Premio San Babila per gli inediti, con una giuria d’eccezione composta da Montale, Quasimodo, […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Maccari e Palazzeschi

Il libro più compiuto illustrato dall’artista senese fu “Bestie del 900” dello scrittore fiorentino, edito da Vallecchi nel novembre 1951. Mirabilmente, il testo dei racconti e le illustrazioni «si rincorrono e si fondono in un’unica realizzazione d’arte»

Tra i maggiori illustratori del Novecento si può annoverare Mino Maccari, al quale si devono non solo alcune delle copertine più belle del cosiddetto “secolo breve” ma anche edizioni originali commentate dalle sue tavole raffinate e, al contempo, irriverenti. Scegliere è oltremodo difficile, trattandosi di numerosi titoli: si passa infatti da La loterie clandestine di […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

A colpi di pamphlet

Le tappe della querelle tra Artaud e Breton, all’interno del movimento surrealista, sono scandite da una serie di testi in cui i due autori si rimproveravano a vicenda la diversa interpretazione della rivoluzione che cercarono di mettere in atto in quella stagione «breve e folgorante»

L’adesione di Artaud al movimento surrealista si situa dopo la lettura da parte di Breton della Correspondance avec Jacques Rivière che esce, con il titolo Une corrispondance, nel n. 132 del 1° settembre 1924 della «Nouvelle Revue Française», all’epoca diretta proprio da Rivière. Breton si entusiasmò alla lettura del carteggio e, di lì a poco, […]

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Sabino Caronia
Nell’anno del centenario della morte

La promessa di Kafka

«Una storia è sempre un progetto, una “costruzione”, va oltre la concretezza di quanto accade». E lo scrittore boemo, con le sue storie, ci ha affidato un’uscita di sicurezza dall’invadenza del reale regalandoci un futuro...

Italo Alighiero Chiusano, il grande germanista, che già in Storia del teatro tedesco, a proposito di Il custode della cripta, aveva parlato del «metafisico, mistico conforto che irradiano le sue visioni, anche le più desolate», in Altre lune, nel suo saggio sul volume fotografico di Klaus Wagenbach, intitolato non a caso Guardare Kafka, scrive: «Vedete […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Rebora, la poesia in odio alla poesia

Storia editoriale dei “Frammenti lirici”, raccolta di «versi acerrimi e spigolosi, emblematicamente dedicati “Ai primi dieci anni del secolo ventesimo”». Dopo molte revisioni, furono pubblicati presso la Libreria della Voce nel 1913

In data 14 gennaio 1912 Clemente Rebora scriveva all’amico Angelo Monteverdi: «se hai tempo d’informarti intorno all’eventuale spesa per l’impressione (nel senso materiale della parola!) dei miei Frammenti lirici, eccotene alcuni dati: saranno una cinquantina, dei quali una quindicina fra i 50 e i cento versi – formato tipo Quaderni della Voce (si dice in […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Mario Luzi “in erba”

La casa di Castello, il tempo lontano del mito domestico, «l’inesorabilità della sua abolizione», il «sottile intenerimento» generato dal ripensarci… Storia della prima raccolta del poeta fiorentino nelle due edizioni, quella del ’35 e quella del ’42. E di un incredibile ritrovamento…

«Tra il ’34-’35 scrissi parecchie poesie abbastanza omogenee, poi sfrondate, forse anche troppo impietosamente. Ne pubblicai un gruppo ne La barca, il mio primo libretto. Allora era molto più semplice, forse, la cosa. Io non supponevo di dover trovare un editore. L’editoria della poesia allora non c’era. E questo semplificava in un certo modo le […]

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Lidia Lombardi
A Palazzo Braschi di Roma

Quei fascisti corrotti

La mostra per i cent'anni dall'assassinio di Giacomo Matteotti ricostruisce il vero movente dell'omicidio: il deputato socialista aveva raccolto le prove di una grande operazione di corruzione che aveva al centro Mussolini e si preparava a denunciare il duce

A Giacomo Matteotti – assassinato cent’anni fa dai fascisti – si deve una celebrazione non agiografica, ma “militante”. Militante nel senso di ricognizione storica aggiornata e di esplicitazione per il grande pubblico di tutti i risvolti fin qui accertati di un misfatto politico che ha segnato l’involuzione della storia d’Italia verso la dittatura. Insomma, di […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Sotto il segno dei Meidosems

Arte e scrittura nel libro più ricercato di Henri Michaux. Protagonisti esseri immaginari dalle sembianze cangianti che rappresentano una «paradigmatica messinscena dell’ambigua predisposizione dell’uomo a sopraffare l’uomo»

Meidosems si può considerare uno dei libri più ricercati di Henri Michaux, in virtù del fatto che riesce a coniugare splendidamente arte e scrittura. Uscì per le Éditions du Point du Jour dell’amico René Bertelé che nel 1946 aveva pubblicato sia la raccolta Apparitions, arricchita da alcune illustrazioni dell’autore, sia Peintures et dessins (nello stesso […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Il caso Delfini

Fin dal “Ritorno in città” è paradossale che in un contesto editoriale importante, i testi dello scrittore modenese non abbiano avuto una diffusione adeguata al loro valore. Con un'unica eccezione per “Il ricordo della Basca”, recuperato nell'82 da Einaudi

È quasi doveroso in questa rubrica affrontare il caso editoriale di Antonio Delfini, autore irregolare che per tutta la vita si misurò con ogni tipo di pubblicazione: dal libro al manifesto, dai periodici al collage. Alcuni volumi sono introvabili, come Marantogide, dal curioso titolo ricavato dalla fusione dei nomi dello stesso Delfini e di Gino […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

L’opera ferita di Dolores Prato

Storia del romanzo che rese celebre la scrittrice nata a Roma nel 1892 e che, al momento della pubblicazione, era quasi novantenne. Un caso letterario, pubblicato per la prima volta da Einaudi dopo i tagli di Natalia Ginzburg, editor d’eccezione

Con il passare del tempo e la progressiva pubblicazione di testi inediti ritrovati (l’ultimo in ordine di tempo è Educandato, dato alle stampe da Quodlibet nel 2023) la figura di Dolores Prato comincia a delinearsi più esaurientemente attraverso le sue molteplici espressioni. Nata nel 1892 a Roma da genitori che non la riconobbero e l’affidarono […]

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