Un racconto ritrovato dopo 23 anni
«Gli indiani credono che dopo alcuni anni i morti ci lascino per intraprendere la loro strada definitiva. È un pensiero per una metà felice, per l’altra affliggente. Almeno ricordassi, di quaggiù, futili episodi che ci prendevano attenzione»
Scendendo dal sagrato della solita chiesa dove speriamo di incontrarci a intervalli regolari, ho posato lo sguardo sui polsini della camicia e mi sono reso conto di non indossare un capo adatto alla tua commemorazione. Non ho provato imbarazzo. Il disegno era a righe larghe bianche e rosse e mi ha fatto pensare alla nostra […]
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Visite guidate
Un celebre manifesto di Andrea Evans e Brad Melamed dà il via a una riflessione amara su ciò che siamo diventati e ciò che avremmo voluto essere. Chissà se il virus ci darà l'opportunità di fare tabula rasa della mediocrità per ripartire dalla cultura?
Forse non ho un dipinto preferito. Lo cerco vanamente da giorni e ogni volta che alzo lo sguardo dalla tastiera mi imbatto sempre nella medesima immagine. In campo rosa campeggia il profilo stilizzato di un coniglietto; alla sua sinistra, in campo nero, un fatidico aut aut: REACT TO THE MADNESS OR LOOK FOR THE BEAUTIFUL? […]
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Cucina in quarantena
Tra Marco Ferreri, Knut Hamsun e lo stracchino, in questi giorni di clausura, pur con i dolori, le morti e una lucina che ancora non si accende, ci si sorprende in un mondo vero dove si mangia in un modo antico, dove ci si annoia, si ricorda, si sogna
Stasera i broccoletti all’agro che ha preparato la signora Corinna sanno di una verdura che potrei girare tutta la città senza trovarla. Loro (i broccoletti) stanno a centro tavola; accanto vi sono un “San Daniele” da agiografia e un figlio del popolo, ovvero lo stracchino di Nonno Nanni. È la cena che Brunella e io consumiamo […]
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Cronache dall'Italia sospesa
«Il mondo si è tutto rigirato su se stesso, non è più quello che ti avevano raccontato da bambino, come una larga parabola che partiva dalla punta delle scarpe e saliva fino in cielo, dove ti perdevi»
Immagini di Roberto Cavallini Ora ti viene il dubbio che sotto le lenzuola, tra l’espressione esausta di Sabina e la sua febbre alta, stesse nascosto un minuscolo segreto. Ora ti stai godendo le prime ore di un’altra giornata. Ti consola il fatto che i due colpi di tosse non fossero secchi e che respiri bene […]
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Domani un ricordo a 110 anni dalla morte
Encomio di Ennio Flaiano, intellettuale mittel-abruzzese che aveva colto il segreto di Roma e guardava tutto e tutti, non già dall’alto in basso (era troppo acuto per le vanterie), ma da est a ovest, in placida attesa. Aspettando la vita
È stata, la sua, una vita piena di riconoscimenti con un grande fallimento in mezzo, a cinquant’anni appena compiuti. Ennio Flaiano non aveva concepito Un Marziano a Roma in forma di drammaturgia, bensì di racconto dall’ironia un po’ amara finito a pernacchie, come accadeva nelle commedie italiane. Geniale quanto il suo autore, vi si fantasticava di un […]
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Al Teatro Le Sedie di Roma
Daniel Dwerryhouse porta in scena un racconto esemplare di Federico De Roberto dedicato alla condizione estrema (in tempo di guerra) in cui l'alternativa è obbedire o disertare. In ogni caso, l'epilogo è la morte
Transita un racconto di Federico De Roberto nella saletta de “Le Sedie”, un teatro romano che sembra parigino e che Andrea Pergolari dirige con grande sensibilità artistica. Un racconto così importante da dare il titolo alla voluminosa raccolta di testi dell’autore catanese che Garzanti pubblicò nel 2015: La paura e altri racconti di guerra. Quella […]
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Al Teatro Nazionale di Roma
Vittorio Montalti e Giuliano Compagno fanno rivivere in un'opera originale il clamoroso insuccesso del "Marziano a Roma" di Flaiano: ma la vera protagonista è la Capitale, una illusione marcia e irredimibile
Cinquantanove anni fa, il 23 novembre 1960, al Lirico di Milano fu accanitamente fischiato Un marziano a Roma, adattamento teatrale del racconto di Ennio Flaiano. A interpretarlo ,uno sprovveduto ancorché mattatore Vittorio Gassman, che aveva creduto in quell’azzardo. Ovvero proporre al pubblico meneghino, vanitoso per la propria opulenta operosità, uno squarcio dello spleen capitolino, quel […]
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Al Teatro India di Roma
Quarantatré anni dopo la prima edizione del loro spettacolo dedicato a Majakovskij, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi riportano in scena "La rivolta degli oggetti". Non è un'operazione nostalgia, ma uno sguardo al futuro
Quarantatré anni fa, nel più importante teatro off di Roma, la seguente domanda di Vladimir Majakovskij risuonava silenziosamente un’altra volta ancora: «Onnipossente che hai inventato un paio di braccia / e hai fatto sì che ciascuno / avesse una sua testa, / perché non hai inventato una maniera / di baciare, baciare e ribaciare / senza […]
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Al Teatro Lo Spazio di Roma
Storia di un incontro, in margine a uno spettacolo di Ashai Lombardo Arop dedicato al movimento perenne dell'esodo: una voce (viva) contro una cultura senza uscita
Certi spettacoli non sono mai repliche, non sono mai riprese ma sempre prime. E talvolta sono prove generali, messe in scena di fatti appena avvenuti. Come un Esodo che non c’è modo né senso di fermare, come se l’erranza fosse mai stata differente da un movimento progressivo verso altri luoghi, altri volti. Dall’umano impulso verso […]
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Muri che s'alzano, ponti che crollano
Invettiva contro un falso popolo che non sa essere comunità; che chiacchiera querulo citando poeti che non conosce o princìpi che calpesta. Insomma, gli italiani (quelli che siamo diventati)
Nella memoria famigliare, a Genova transitano quintali di pescestocco importato dalle isole Lofoten. E lassù che volano mio nonno Domenico e mio zio Beppe per avviare e consolidare un commercio fiorente. Il vecchio nome della ditta “Albacora” lo immagino inscritto su container e su magazzini in attesa di camion e di navi. E a Stamsund […]
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