Elisa Campana
Un evento tra memoria e disincanto

L’Isola che non c’è

Oggi inizia il festival dell'Isola di Wight. Sì, proprio il luogo mitico del raduno del 1970. Quello di Joni Mitchell, Miles Davis, Emerson Lake & Palmer, i Doors di Jim Morrison, Jimi Hendrix.. Ma nulla è più come allora: né lo spazio né la musica né il pubblico. Né, soprattutto, i sogni

L’Isola di Wight è un fazzoletto di terra a quattro miglia dalla costa sud dell’Inghilterra: dal terrapieno erboso del Southsea Common a Portsmouth sembra di poterci arrivare a nuoto, in due bracciate. Le coste dell’Hampshire, sotto Chichester, passando per Portsmouth e Southampton, sono meta di pallidi inglesi alla ricerca di rossastre abbronzature nella tiepida estate […]

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Adriano Mazzoletti
Intervista a Peter Cincotti

Il crooner che viene dal jazz

Incontro a Roma col cantante americano di origini avellinesi in occasione del lancio del suo nuovo album “Metropolis”. La sua presenza era prevista a Umbria Jazz, ma il suo nome èimprovvisamente scomparso dal programma. Come quello di Sonny Rollins, costretto a rinunciare per problemi respiratori

Peter Cincotti, oggi trentenne, con origini avellinesi, pianista di jazz, cantante che si riallaccia alla grande tradizione dei crooner americani degli anni Quaranta, avrebbe dovuto suonare  a Umbria Jazz con il chitarrista Franco Cerri e la cantante Simona Molinari con la quale aveva già partecipato all’ultima edizione del festival della canzone di Sanremo con i brani […]

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Alessandro Boschi
Il ritorno di un cult dell'orrore

Il diavolo restaurato

La prossima settimana torna nelle sale, rimesso a nuovo, un film che all'epoca fece clamore: "L'esorcista". Una pellicola che resta di impatto forte e che continua a porre (strane) domande

Rimontato con il finale consolatorio che cita quello celeberrimo di Casablanca,  L’esorcista, che tornerà in sala il 19 di questo mese,  riesce ancora ad inquietarci come la prima volta che apparve sui grandi schermi nel lontano 1973. La pellicola, proiettata in occasione della presentazione del XXXIII Fantafestival che si sta svolgendo nella capitale, è stata […]

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Loretto Rafanelli
Sergio Zavoli poeta

Sull’orlo dell’enigma

Nella nuova raccolta “L'infinito istante”, il maestro di giornalismo riafferma, una volta per tutte, la sua statura poetica fatta di “materiale puro”

È opinione diffusa che alcuni poeti (per esempio, Montale e Ungaretti) abbiano sofferto una certa “aridità” senile, aggiungendo versi non sempre all’altezza della grande fama acquisita, per altri invece non si è verificato alcun declino. Ne è un esempio Sergio Zavoli che con il libro L’infinito istante (Mondadori, 130 pagine, 15 euro), ha uno scatto […]

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Domenico Calcaterra
Il nuovo libro di Antonio Moresco

Il ritorno di Palomar

Ne "La lucina", lo scrittore racconta il peso insostenibile della solitudine prima della morte. Così, come all'eroe di Calvino, al protagonista di questo racconto non resta che assistere alla violenza cieca della natura

Non si fa fatica a comprendere perché Antonio Moresco consideri La lucina (Mondadori, 2013), come scrive nella Lettera all’editore, non il suo libro più significativo, ma senza dubbio quello dal sapore più inequivocabilmente testamentario, come si trattasse della «scatola nera» di tutta la sua esistenza che, nel suo caso, equivale a dire della sua letteratura; […]

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Andrea Carraro
Non basta la parola/5

Dello scrivere di libri

Se un libro è brutto è meglio ignorarlo? Come si comportano i critici di professione? Il nostro mini-corso di scrittura analizza un genere letterario destinato al grande pubblico: la recensione. E il suo diretto derivato, oggi piuttosto in disuso: la stroncatura...

Allora, eccoci alla quinta lezione. Stavolta vorrei parlarvi di un genere letterario, la recensione, che possiamo far rientrare per approssimazione nella branca della saggistica, anche se si tratta di una saggistica breve e di solito concepita per un vasto pubblico. Di solito le recensioni sono difatti destinate ai giornali e possono trattare di arte, narrativa, […]

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Anna Camaiti Hostert
Omaggio al padre dei "Soliti ignoti"

Maestro Monicelli

Cinque amici-registi, Mario Canale, Felice Farina, Mario Gianni, Wilma Labate e Annarosa Morri, hanno girato un documentario sul grande artista. Un ritratto che ci fa ricordare quanto ci manchi la sua geniale semplicità

Essenziale, scarno e non solo nell’aspetto, naturalmente elegante, ruvido fino a farsi male, ma grandissimo umanamente e professionalmente. Curioso, intelligente e originale fino all’ultimo : un vero animo libero, un maestro. Questo il ritratto di uno dei più grandi registi del nostro cinema che emerge dal documentario Monicelli. La versione di Mario di Mario Canale, […]

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Nicola Fano
"Atti mancati", un romanzo da non perdere

Gioventù perduta

Matteo Marchesini ha raccontato la storia di una generazione cresciuta immaginando (e studiando) un mondo fatto di cultura, solidarietà e sogni che, all'atto pratico, non esisteva più. E ne è venuta fuori una denuncia molto amara

Silvio Berlusconi non è il male assoluto. Ma negli ultimi vent’anni ha importato in Italia tutto quanto di peggio è stato prodotto nel mondo in politica, nel commercio e nell’industria dell’immaginario; se non lo avesse fatto lui, lo avrebbe fatto qualcun altro, magari anche peggio di lui. Solo che oggi ci troviamo in questo Paese […]

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Marco Ferrari
Una mostra a Palazzo Reale

L’altro Gruppo ’63 (quello del calcio)

Milano rende omaggio a due miti: Nereo Rocco e Helenio Herrera. Uomini dagli stili opposti, uno tradizionalista fino all'eccesso, l'altro creativo fino al paradosso. E l'anno in cui vinsero tutto fu quello che trasformò la città

Era la Milano della nebbia, di Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, di Dario Fo e dei Gufi, delle canzoni della mala di Ornella Vanoni e dei romanzi noir di Giorgio Scerbanenco. Nel calcio era l’epoca della grande rivalità tra Milan e Inter, ai vertici mondiali per gli intuiti e le invenzioni di due allenatori, due […]

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Sebastiano Bucci
Lettera dalla Slovacchia

Ubu re di Bratislava

Nel cuore della vecchia Europa la cultura è in fermento; molto più che da noi. Così può capitare di incontrare la follia di Jarry, aggiornata al clima di Bratislava dove il post-comunismo è lontano da tutte le mode

Ho conosciuto Pavel a una serata organizzata dall’associazione con cui sto lavorando a Bratislava da circa un mese; 20 anni, zazzera fluente e occhi vispi, si distingue dalla maggior parte dei suoi coetanei. Di solito i ragazzi qui all’università tendono a studiare materie come economia e ingegneria, mentre questo esemplare atipico di slovacco ha come […]

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