13
maggio
2024

letture

Kathleen Jamie
La vincitrice del Ceppo si racconta

Il filo della mia poesia

«La mia esperienza vissuta, come scrittrice, come essere umano, vede i vari fili di vita e arte che si intrecciano gli uni con gli altri, e vede il tempo più come una spirale che una freccia…». Così Kathleen Jamie nella prefazione alla sua autoantologia che oggi leggerà a Pistoia, al Ceppo Biennale Poesia

Per gentile concessione del 63° Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia, pubblichiamo un estratto della Ceppo Piero Bigongiari Lecture 2019, “I quattro fili della vita e dell’arte” che Kathleen Jamie (1962), vincitrice del Ceppo Internazionale Poesia, leggerà alla manifestazione Ceppo Biennale Poesia oggi, 24 marzo, a Pistoia. È l’introduzione del volume Falco e ombra (Interno Poesia […]

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Raoul Precht
Omaggio a un mito/2

Tanti auguri, Ferlinghetti!

Lawrence Ferlinghetti compie cent'anni. Per festeggiarlo, pubblichiamo i versi che egli compose per il Festival di Castelporziano del 1979, e che da allora non vennero più ristampati

Non capita tutti i giorni di ritrovarsi nel cassetto la traduzione, fatta peraltro quarant’anni fa, di un testo scritto da un poeta che proprio oggi 24 marzo, ebbene sì, compie cent’anni tondi tondi. Lawrence Ferlinghetti, poeta statunitense d’origine italiana, uno dei massimi esponenti della beat generation, aveva presentato questo lungo componimento al Festival dei poeti […]

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Lucilio Santoni
Omaggio a un mito/1

Poesia dal mare

Negli anni Ottanta, Lawrence Ferlinghetti rimase bloccato a Grottammare e scrisse una poesia guardano mare, luci e nebbie di quella cittadina. Che oggi, per i suoi cent'anni, gli rende omaggio

Verso la fine degli anni ’80 il poeta Lawrence Ferlinghetti viaggiava in treno sull’Adriatica verso Pescara, per poi dirigersi a Napoli, dove era stato invitato a un reading. La motrice di quel treno si ruppe proprio a Grottammare, una ridente cittadina del sud delle Marche. Dovette arrivare una nuova motrice da Ancona, ma nel frattempo […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il fuoco di Saffo

La lirica è il combustibile, l’alimento che, pur mutando di voce in voce, fa ardere incessantemente. Così quello che brucia nell’epica di Omero è della stessa sostanza di ciò che brucia in Ovido, Foscolo, Ungaretti. E in Saffo… come in questi versi

Da tempo sostengo che la poesia non sia solo lirica, ma anche epica: racconto, storie di fondazione; e drammatica: il teatro, la messa in scena di un io moltiplicato in personaggi, in cui quello del poeta si distribuisce, in altre voci. Ma ho sempre ribadito che la lirica è il combustibile, l’alimento del fuoco. Che […]

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Lidia Lombardi
A proposito di “Le cause innocenti”

L’ultima invettiva

Davvero un bell'esordio, quello di Matteo Cerami: il suo romanzo è un lucido, amaro apologo sulla frana occidentale. La lettera-confessione-denuncia di un giovane intellettuale romano privo di storia e certezze

È il contrario del libro confezionato per piacere, Le cause innocenti di Matteo Cerami (Garzanti, 126 pagine, 18 euro), esordio nella narrativa di un “figlio d’arte”, poiché il padre era Vincenzo Cerami (l’autore di Un borghese piccolo piccolo e lo sceneggiatore di La vita è bella) e la madre è Graziella Chiarcossi (filologa, cugina di […]

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Giovanna Cristina Vivinetto
Il Ceppo in tre parole /6

Nome Madre Corpo

L’affermazione della propria individualità, la coincidenza tra l’io poetico e la sua creazione… E la poesia che si incarna in un corpo lirico. Con Giovanna Cristina Vivinetto che si racconta attraverso “Dolore minimo” si concludono gli autoritratti dei poeti finalisti al Premio Ceppo Poesia 2019

Nome – “Dolore minimo” (Interlinea, 2018) è la narrazione in versi di una vicenda singolare rappresentata dalla transessualità ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare a prima vista, il termine “transessuale”, oltre ad apparire quasi a metà raccolta, ricorre pochissime volte, risultando perciò poco significativo sul piano del discorso critico-estetico. Il nome è invece l’abito […]

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Arturo Belluardo
A proposito di “Un giorno verrà”

Storia & Feuilleton

Il nuovo romanzo di Giulia Caminito scava nelle nostre radici andando a ritrarre un catalogo di disperati e diseredati del primo Novecento: il lato umano della storia si racconta grazie a una lingua potente

Dopo il buon successo ottenuto con La Grande A, Giulia Caminito torna in libreria con Un giorno verrà (Bompiani € 16), romanzo con cui la trentenne scrittrice romana continua a indagare la sua costellazione storica familiare: se ne La Grande A si era dedicata, con la storia del padre, alle ex-colonie italiane in Africa Orientale, […]

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Nicola Bottiglieri
Un'anticipazione dal libro "A Sud del Sud”

Leopardi a Capo Horn

Esce in libreria un bel reportage del nostro Nicola Bottiglieri: un viaggio alla fine del mondo, a Capo Horn, per guardare l'infinito e recitagli la celebre poesia di Giacomo Leopardi. Una sfida delle parole alla natura

Ad alta voce dissi: “Albatros, petrelle, pinguini ed uccelli pelagici tacete ed ascoltate. Allungate i colli nel cavo del vento, aprite le orecchie acque e siepi, dilatate le fessure pietre antartiche perché ora ascolterete una poesia che farà brillare di felicità l’ultimo angolo del mondo. Perché essa fu scritta anche per voi, in questo dilatato […]

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Stefano Raimondi
Il Ceppo in tre parole /5

Tu Ospitalità Abbandono

Il dialogo tra il Me del pensare e il Tu del dire, lo spazio della parola poetica che accoglie i molteplici significati, la traccia dell’“ancora” e dei sedimenti del tempo. Questo e altro ne “Il cane di Giacometti” finalista al Premio Selezione Ceppo Poesia

Tu – Pensare la parola poetica è come rendere visibile un luogo, una città: un posto nel quale verranno conferite le cittadinanze. Frontiere di respiro e ritmi capaci di rendere possibile lo scambio tra un “Me” del pensiero, effettivo e reale, e un “Tu” possibile, presumibilmente vero, del “dire”: entrambi dialoganti e presenti. Questo Tu […]

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Francesco Improta
A proposito di "Donne in apnea"

Vite da donne

Con i suoi nuovi racconti Maria Pia Romano mette in fila un catalogo di figure femminili incerte e dolenti, deluse ma sempre pronte a rinascere

Maria Pia Romano, dopo aver indicato con afflato lirico, in Geografie minime, le tappe più importanti del suo percorso umano ed artistico, sceglie la misura del racconto per continuare questo lento cabotaggio lungo i lidi rupestri della memoria e dell’in­con­scio, nel tentativo di definire la propria complessa e tormentata identità o quanto meno di mettere […]

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