19
aprile
2024

commenti

Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Svolta a destra

Si è definito “unto del Signore” lo sconosciuto professore di economia David Brat che ha battuto a sorpresa Eric Cantor nelle primarie repubblicane per la House of Representative. Così mentre l'ala conservatrice del Partito repubblicano risorge, i democratici tremano...

Il leader repubblicano della House of Representative degli Stati Uniti Eric Cantor, che tutti davano come prossimo portavoce di quella Camera, è stato pesantemente sconfitto da David Brat, uno sconosciuto professore di economia della Virginia. Lasciando tutti esterrefatti. Sì, perché oltre al fatto che è stata una vittoria inaspettata nelle primarie repubblicane, ha certamente segnato […]

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Lidia Lombardi
Ieri a casa Bellonci la cinquina dello Strega

Prove di lifting

Nonostante i ritocchi al regolamento e i paletti introdotti per evitare la razzia delle schede da parte della Case editrici, sono ancora una volta i grandi gruppi editoriali ad affermarsi: Feltrinelli con Catozzella, Bompiani con Scurati, Einaudi con Piccolo, Ponte alle Grazie con Pecoraro e Mondadori con Cilento

Al Premio Strega l’operazione lifting è riuscita a metà. Meglio, il ringiovanimento – che coincide con lo smarcamento del più importante alloro letterario italiano dallo strapotere dei grandi gruppi editoriali – procede con una lentezza tale che quando l’effetto Shangri-la sarà attuato, la contesa inventata giusto settant’anni fa – 1944, nel salotto di intellettuali in […]

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Alessandro Boschi
L'Italia di Berlinguer/4

Berlinguer e Peppone

Un tempo il carisma dei leader come Berlinguer e Pertini chiariva le idee, le posizioni e... le convenienze. Adesso i modelli si mischiano in un grigio indistinto

La ricorrenza della scomparsa di Enrico Berlinguer ci riporta alla mente il periodo in cui noi, cresciuti in un comune tra l’Umbria e la Toscana, assistevamo annoiati (ma non addolorati) alle elezioni bulgare che regolarmente decretavano la vittoria dell’alleanza tra Pci e Psi. Oddio, siamo sicuri che il Pci ce l’avrebbe fatta anche senza il […]

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Filippo La Porta
L'Italia di Berlinguer/1

La polvere di B.

Non è più tempo di santini: il leader del Pci ha segnato il proprio tempo per i suoi passi in avanti sempre troppo lenti e per quel senso diffuso di polveroso, di inadeguato ai tempi, di angusto...

Non ho mai amato Berlinguer, la mia generazione non l’ha mai amato (o almeno: quella più attiva negli anni ’70, caoticamente disseminata nei gruppi della allora nuova sinistra). Bisognerà pur dirlo alle nuove generazioni.È vero, ai suoi funerali ci fu una partecipazione popolare straordinaria. In lui percepivano una nobiltà, una moralità della politica che stava per tramontare. Quei […]

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Andrea Carraro
L'Italia di Berlinguer/2

L’isola comunista

Gli anni Settanta sono stati così pieni di contraddizioni e di illusioni che la stessa realtà sfuggiva alla nostra comprensione. Come la "rivoluzione" tentata dal leader del Pci

Non sono un politologo, eviterò quindi di osservare la figura di Berlinguer da questo punto di vista. Cercherò invece di raccontare a voi e a me stesso che cosa ha significato, soprattutto a livello simbolico, Berlinguer nella mia vita. La prima volta che sentii pronunciare la parola Berlinguer potevo avere 11 o 12 anni, ed […]

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Lidia Lombardi
L'Italia di Berlinguer/3

Il sogno è finito

Dov'erano, negli anni Ottanta quando la corruzione iniziava a dilagare, tutti quelli che oggi santificano il vecchio leader del Pci? Proprio queste celebrazioni kolossal ci dicono che il Paese contraddittorio ma onesto di Berlinguer non c'è più

Per me, Enrico Berlinguer – superstar ora che sono passati trent’anni dalla morte – è un sentimento. Rimanda a un mondo che pure era zeppo di violenze, di segreti di Stato, di marciume, di dittature. Ma un mondo nel quale la speranza era comunque ospitata. O almeno l’idea che un progresso, sociale, culturale, etico fosse […]

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Claudio Conti
Un'emergenza ambientale dimenticata

La terra perduta

Il consumo del suolo, nel nostro Paese, è diventato un problema scottante: dal 1982 al 2010 ogni giorno sono andati perduti 520 ettari di superficie agricola. È tempo di correre ai ripari

Con l’espressione “consumo di suolo” si debbono intendere due fenomeni distinti e non necessariamente complementari: la perdita di terreno agricolo e l’aumento delle superfici “artificiali”. Inizio dal primo aspetto che, secondo la Direttiva 232 – 2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio, riveste una importanza strategica in quanto il suolo libero – tra l’altro – […]

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Pier Mario Fasanotti
La corruzione da Babilonia al Mose

Piccoli e grandi travèt della tangente

Giulio Cesare era un ladro, Demostene si sporcò le mani con un'Olimpiade e anche se Croce sosteneva che i corrotti non sono materia da storici, una frase di Rabelais rende quelli del passato quanto mai attuali: «Il vizio lo chiamano virtù, la cattiveria bontà, il tradimento lealtà, il ladrocinio liberalità; rapina è il loro motto: e tutto questo lo fanno con sovrana e irrefutabile autorità»...

Prima Milano (Expo), poi Venezia (Mose). La corruzione dilaga e si trasforma in una grande sberla sulle guance di milioni di italiani perbene. Crea nausea e imbarazzo. Ricordo (scusate il riferimento biografico) che qualche anno fa mi trovavo a Lisbona, che considero una delle più affascinanti città europee (dopo Roma, ovviamente). Ebbene, nella piazza di […]

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Luca Fortis
Dopo le elezioni presidenziali

L’Egitto dimezzato

Solo la metà degli elettori egiziani ha consegnato una vittoria "bulgara" al maresciallo Al Sisi. È quasi un avvertimento: nessuna carta bianca, il processo riformatore deve andare avanti

Archiviate le elezioni presidenziali, l’Egitto entra in una nuova fase: difficile dire se di stabilità o di nuovi disordini. Il paese è ormai per definizione imprevedibile e solamente i prossimi mesi permetteranno di capire cosa accadrà lungo le acque del Nilo. Al Sisi ha vinto le elezioni con il 96,9 %, ma ha dovuto far […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Storie di reducismo

Gli States si appassionano per la storia di Bowe Bergdahl, il soldato appena liberato in Afghanistan. Ma la sua vicenda è identica a un seria tv di grande successo: «Homeland»

Di solito, specie nel cinema e nella televisione, è l’arte che imita la vita, cioè trae spunto da fatti quotidiani che fanno da ispirazione per le storie trasposte sullo schermo. Qualche volta però avviene il contrario, cioè “life is imitating art”. O meglio, quello che accade nella vita reale se non rappresenta esattamente ciò che […]

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