Every beat of my life
Una “poesia d’Oriente” inedita, destinata al ciclo in fieri di Roberto Mussapi “New arabian nights”. Si racconta di un «viaggio rarissimo», di una montagna dei prodigi, di una nuvola da cui appare una principessa «dagli occhi d’incanto»… E di un ritorno
Da tempo lavoro a un ciclo di poesie d’Oriente. Alcune edite nei miei libri recenti, altre inedite, tra cui quella che vi propongo. Quando dico Oriente intendo tante cose (tra cui, sia chiaro, è proibito e bandito l’haiku, un genere di pensierini di e per magari anche attempati adolescenti), un mondo che inizia a Venezia, […]
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I deliri del bibliofilo
“Depero futurista”, tenuto insieme da due grossi bulloni, è considerato il «prodotto tipografico più prezioso del Novecento italiano». Tra i manufatti più rappresentativi del movimento fondato da Marinetti, fu realizzato dal «poliedrico e imprevedibile» Fortunato Depero nel 1927
Fortunato Depero era un singolare artista che riuscì ad applicare le rivoluzionarie teorie futuriste al mondo della pubblicità, del design, della grafica. Progettò oggetti e manifesti, mobili e tessuti, tra cui un coloratissimo panciotto per Marinetti. Il “libro imbullonato”, uno dei manufatti più rappresentativi del movimento futurista, il cui titolo è Depero futurista, non poteva […]
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In ricordo di Carlo Guarienti
Riguardando le pitture di San Giorgio degli Schiavoni, Ungaretti evoca l’arte di Guarienti, «un pittore dei più strani che ricorrono oggi alla stranezza» costituendo così «la sua originalità … fino a raggiungere un sublime inerte ma straziato dentro». Suo merito l'avere imparato, anche da Carpaccio, «come un incubo potesse diventare l'oggetto della più crudele rivelazione della tristissima condizione umana»
Si è spento lunedì 4 dicembre a Roma il pittore Carlo Guarienti. Nato a Treviso nel 1923, aveva da poco compiuto cento anni. Nella sua lunga e infaticabile vita artistica ha frequentato linguaggi e temi diversi, sperimentando tecniche nuove. Nell’ottobre del 2022 gli è stata dedicata una grande retrospettiva al Castello Estense di Ferrara, La […]
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Every beat of my heart
Loretto Rafanelli, poeta «forte e certo», si iscrive a pieno titolo tra quelli titolati ad appartenere al genere letterario (non ancora pienamente riconosciuto) ispirato a Venezia. Un mito già reso immortale dai versi di Goldoni, Byron, Brodsky…
«Un labirinto d’acqua nella biancastra / tenue luce dell’alba»: Rafanelli è uno dei poeti che hanno scritto su Venezia, intendo dire poeti di cui Venezia non può fare a meno. È un mito, prima ancora che una città e, in termini borgesiani, un ancora non riconosciuto genere letterario. Vertici: Goldoni, Byron, e opere magiche, Brodsky, […]
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I deliri del bibliofilo
Dall’esordio con “Dialogo dei massimi sistemi”, raccolta di racconti pubblicata nel 1937, a “LA BIERE DU PECHEUR” del ’53, i piccoli grandi capolavori di uno scrittore che, come scrisse Carlo Bo, usava «la pagina quale sfogo delle audaci sue consapevolezze»
Personaggio eccentrico e, al tempo stesso, appartato, chiuso in un suo mondo inavvicinabile e segreto, il giovane Tommaso Landolfi frequentò negli anni Trenta a Firenze l’ambiente letterario che si riuniva intorno al Caffè delle Giubbe Rosse. Ma alle conversazioni con gli intellettuali preferiva sin da allora il gioco d’azzardo e risultava più facile trovarlo nel […]
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Every beat of my heart
La poesia scopre e svela gli incantesimi che si celano nel quotidiano. Infiniti gli esempi di quanti, ispirati dalla scoperta di questi sortilegi, hanno creato versi immortali… Yeats, Shakespeare e Tagore che qui, illuminato, coltiva l’attesa dell’amore
Tengo in questi giorni un seminario su “Poesia e magia”. I partecipanti, da me selezionati, comprendono e già conoscono la netta distinzione tra la falsa magia degli imbroglioni, gli “operatori dell’occulto” che, speculando su dolori di umani (lutti, disgrazie, malattie, amori finiti), estorcono denaro a ingenui infelici, e chi ha un rapporto onesto, quand’anche naif, […]
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I deliri del bibliofilo
Con “18 poesie”, esordio poetico dell’ingegnere lucano, iniziò nel 1936 la straordinaria avventura editoriale di Giovanni Scheiwiller e dei suoi volumetti di formato minuscolo (cm 9,5 x 7,5). Un'idea che prosperò, moltiplicandosi con autori del calibro di Ezra Pound
«Scheiwiller collaborò al movimento della Nuova Economia senza saperlo e col suo coraggio si oppose alla cupidità mondana. Decise di pubblicare letteratura, prima che il pubblico domandasse la letteratura di domani, o una letteratura che s’indirizzava a pochi lettori d’un gusto e d’una intelligenza superiori. Egli concepì un sistema, che recava una perdita piccola, ma […]
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Every beat of my heart
Una misteriosa poesia di Maria Luisa Spaziani ci parla di un fiore che si rivela tra le pagine di un quaderno. Un fiore che forse è la Poesia stessa, che ritorna da un foglio bianco per librarsi verso l’eterno
Un piccolo prodigio, quotidiano e misterioso come una delle rare metamorfosi che la poesia da sempre, a volte, sa far splendere. Mistero: un fiore bianco e giallo (una primula, o certo un fiore piccolo, non un bulbo) che appare, seccato e eternato tra le pagine di un quaderno, come a volte ci accade con un […]
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Lucilla Albano “Il cinema e l’oggetto perduto”
Indagine competente e poetica di una serie di film melodrammatici prediletti dall’autrice. Secondo l’assunto psicoanalitico e artistico per cui l’oggetto perduto in cui si identifica lo spettatore (il soggetto), suscita sentimenti di perdita e nostalgia. Da Elia Kazan a Almodóvar
Il piacere che confessa l’autrice, Lucilla Albano, nell’aver composto il suo Il cinema e l’oggetto perduto (Marsilio, Venezia 2023) anticipa lo stesso piacere che la lettrice prova nel percorrere con lei il tema psicoanalitico e artistico dell’oggetto perduto. Tema questo quanto mai suggestivo comparato com’è col desiderio, con le “parole perdute” di Scott Fitzgerald («Ma […]
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I deliri del bibliofilo
Con “Poesie a Casarsa”, esordio del 1942, il mondo poetico di Pasolini s’introduce negli annali della letteratura dialettale, quasi disarmato, all’insegna della provocazione. 48 pagine in-8°, rappresentano uno dei capitoli basilari nella vicenda umana e bibliografica del poeta friulano
«Scrittore dell’imperfezione» viene definito Pier Paolo Pasolini da Walter Siti, sulla falsariga dell’urgenza di un dettato che alterna momenti altissimi e quanto mai suggestivi ad altri meno risolti e proposti quasi allo stato di abbozzi, in particolare nell’ultimo periodo di vita, come se l’autore avesse la consapevolezza che l’opera, qualsiasi opera, non può che misurarsi […]
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