Domenico Calcaterra
A proposito di "Quasi Grazia”

Deledda allo specchio

Con un'opera teatrale che sembra un romanzo Marcello Fois ci dà una lettura critica densa di Grazia Deledda e della sua passione per l'ineluttabilità della vita. Anche quando coincide con la morte

Il 2016 è stato l’anno dei tributi a una scrittrice a lungo non capita e oggi in verità poco frequentata dai lettori come Grazia Deledda. Una renaissance degli studi, perlopiù dal taglio biografico e che ha beneficiato di nuove acquisizioni di materiale epistolare, a testimoniare la volontà di scalzarla dall’angusta nicchia del regionalismo per consegnarla, […]

continua »
Ilaria Palomba
Catalogo del Novecento

Moravia e il diavolo

“Gli indifferenti" di Alberto Moravia è il primo romanzo che affronta uno dei temi centrali del Novecento: la famiglia è il luogo (per niente simbolico) dove affonda la morale

Gli indifferenti è il romanzo d’esordio di Alberto Moravia, pubblicato nel 1929, simbolo della decadenza generale (del fallimento economico e morale) del sistema e dell’ideologia borghese, basata sul denaro e sull’apparire. Lo scrisse in un periodo particolarmente buio della sua esistenza, ovvero mentre era ricoverato in ospedale per una tubercolosi ossea, e a tratti si […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Tra filosofia e società

Platonici o caporali?

La realtà precipita, la possibilità di capirla si assottiglia continuamente: non possiamo non dirci pessimisti. Ma l'etica fa la differenza tra un atteggiamento gnostico o platonico

La filosofia non è affatto uno scherzo, come invece si usava dire ai tempi del liceo («La filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale, il mondo resta tale è quale»). Non lo è di certo quando essa viene intesa all’antica, e cioè come la intendevano Socrate e Platone. I quali conoscevano […]

continua »
Paola Benadusi Marzocca
Incontro con Ana Maria Machado

A lezione di libertà

Lo schiavismo nel Brasile dell’800. La celebre scrittrice brasiliana racconta la genesi del suo “Da un altro mondo”, destinato ai lettori più giovani. Dove è ricostruita, ma attraverso la testimonianza di un fantasma, una pagina di Storia

Si può ben immaginare la violenza e l’ingiustizia di un mondo fondato sulla schiavitù, sullo sfruttamento pianificato di una merce facilmente reperibile e redditizia, gli esseri umani, uomini, donne e bambini. Il sistema schiavistico è antico, come racconta Ana Maria Machado, la più famosa scrittrice brasiliana, nel suo romanzo intitolato Da un altro mondo (Giunti, ill. […]

continua »
Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Marco Marangoni

La lingua-luce

Lavoro del poeta è catturare il nascondersi della fonte luminosa. Arte che l’autore di San Donà di Piave pratica con maestria nei suoi versi che si impongono per nitore di pronuncia e levità. Raccontando storie «… di confini e senza confine»

L’ultima raccolta poetica di Marco Marangoni, autore che opera a San Vito al Tagliamento, si intitola Congiunzione amorosa (72 pagine, 12 euro) ed è stata pubblicata da Moretti & Vitali nel 2013. Nella nota che figura nel risvolto di copertina, Giancarlo Pontiggia parla di «un libro sapienziale, di lettura immediata, di risonanze profonde, opera di […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Il respiro dell’eternità

I versi di Mario Santagostini che descrivono il momento del trapasso di suo padre dalla vita terrena testimoniano il fondamento archetipicamente religioso della poesia: la ricerca dell’infinito non fuori dalla vita, ma nel cuore più drammatico della vita stessa

Desiderio d’immortalità spasimo d’infinito. In questi versi tesissimi e nello stesso tempo mossi da una strana serenità, Mario Santagostini (nato nel 1951 a Milano, dove vive), uno dei non pochi poeti importanti della mia fertile generazione, ferma il momento del trapasso, il passaggio fatale dalla vita alla morte. Chi sta morendo non è un uomo […]

continua »
Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Luce sul Foro Boario

Breve ritorno alla “dignità urbanistica” (dal 25 maggio al 2 giugno) del mirabile contesto che è il cuore di Roma antica. Grazie al “Watch Day” che renderà possibile apprezzare, con vista dai ponteggi, il restauro dell’Arco di Giano, frutto di una esemplare collaborazione…

Lo spicchio della Roma più antica, là dove convogliarono le prime tribù e si tirarono su le prime capanne, è un crocevia oggi pressappoco ignorato. La larga via Petroselli è come un’autostrada, auto in colonna al semaforo sull’incrocio tra lungotevere e Circo Massimo. Le torme dei turisti del petit tour – leggi il soggiorno mordi […]

continua »
Sacha Piersanti
Visto all'Argentina di Roma

La formica di Zeichen

A un anno dalla scomparsa, Valentino Zeichen è un poeta da leggere e rileggere. Come dimostra l'allestimento di “Apocalisse nell’arte” con Francesco Siciliano, Anna Rita Chierici e Emanuele Marchetti

Allo scadere del secolo, torneranno fiammeggianti i quattro cavalieri dell’Apocalisse per distruggere ogni opera d’arte prodotta negli ultimi cinquant’anni. È questa la profezia attorno alla quale ruota la vicenda di Apocalisse nell’arte, dialogo in forma teatrale del poeta Valentino Zeichen (1938-2016), messo in scena nella Sala Squarzina del Teatro Argentina lo scorso 11 maggio da […]

continua »
Danilo Maestosi
Ancora sulla mostra veneziana

Hirst anno zero

Mettendo a confronto il kolossal imbandito a Venezia dall'artista inglese e la Biennale Arte, si capisce che Hirst pensa a sé come al creatore di un nuovo inizio. Tutto invecchia, tutto è minuscolo di fronte a lui. Finché non invecchierà lui stesso...

Leggete la recensione che per questo giornale Raffaella Resch ha scritto sulla doppia mostra di Damien Hirst (clicca qui per leggerla). Un resoconto puntuale, pieno di annotazioni, dati, descrizioni dei cimeli esposti. E una ricostruzione molto precisa dell’impresa: dieci anni di preparazione, un budget da capogiro, persino qualche anticipazione sulle cifre astronomiche con cui il […]

continua »
Raffaella Resch
Ancora sulla Biennale di Venezia

Magie anticrisi

Sulle orme di Ernesto De Martino, le cosmologie personali dei tre artisti del Padiglione Italia di Cecilia Alemani, tra mondi reali e immaginari, sono tre diverse visioni del “mondo magico” intento a percepire i valori di nuovo umanesimo. Un modo per rassicurarci nel nostro “esserci”. Nonostante tutto…

Un soleggiato e poco più che tiepido mezzogiorno ha accolto lo scorso venerdì 12 maggio la presentazione en plein air del Padiglione Italia della 57a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, officiata dal suo presidente Paolo Baratta, dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, e dalla curatrice Cecilia […]

continua »