Una storia "sanitaria"
«“Non ho chiesto la diagnosi, ma i sintomi”. La voce del Grifanti si alzava di un paio di decibel. “Viene per dispnea, professore”. Era impossibile indovinare la risposta giusta perché se si nominava per prima la sintomatologia, il Grifanti voleva la diagnosi»
L’agitazione cominciava una mezz’ora prima: specializzandi e strutturati iniziavano ad accelerare il passo lungo il corridoio, mentre andavano a prendere i fogli della diaria in cima alla corsia e cercavano di accaparrarsi per primi l’apparecchio della pressione. “Io non l’ho ancora presa ai miei pazienti” “Ti potevi alzare prima stamani” “Se me lo presti, dopo […]
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Una storia senese
«Paolo si concentrò sui movimenti dei due sbandieratori: i ragazzi erano bravi, soprattutto quello con il pizzetto; quando arrivò il momento del salto del fiocco, una delle figure più difficili, in cui l’alfiere passa sopra la bandiera del compagno inginocchiato, il ragazzo lo fece in maniera perfetta»
Il bambino si avvicinò lentamente al televisore, succhiandosi il pollice della mano destra: i suoi occhi allungati e scuri come il carbone fissavano lo schermo, dove degli uomini con indosso dei vestiti sgargianti sfilavano a passo lento, alcuni di loro suonando il tamburo, altri facendo roteare le bandiere colorate sullo sfondo ocra della Piazza, disegnando […]
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Una storia di amore e cibo
«Quando tagliarono le bistecche, la carne era grigiastra e in bocca, anziché sciogliersi come burro, era stopposa. Fecero cena tutti e tre in silenzio. Barbara bevve diversi bicchieri di vino per aiutarsi a buttare giù quella gomma da masticare, che però, imbevuta di quel liquido acido, era ancora più disgustosa»
Barbara si girò verso suo marito e gli scosse leggermente la spalla destra. Vedendo che non si svegliava ripeté il gesto. “Ti sta suonando di nuovo il cellulare”. Sul comodino stile Impero il Samsung emetteva una luce intensa, vibrando come una zanzara gigante. “Ancora?” sbuffò Giancarlo, allungando la mano verso il telefono. Poi con voce […]
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Una storia inedita
«Si mise seduta su una sedia e tirò fuori dalla borsa il cellulare per chiamare suo marito che era di turno, ma fu più forte la curiosità di vedere cosa fosse un gremlin...»
“Ho fatto bene a venire al supermercato a quest’ora, non c’è quasi nessuno”, pensò Marina dirigendosi verso le casse. “E se prendessi una birra artigianale da abbinare alla pizza anziché la solita Peroni?” Per un attimo si vide davanti Roberto che la assaporava lentamente. Subito dopo suo marito avrebbe detto, leccandosi il labbro superiore ricoperto […]
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Una storia inedita
«Era cominciato tutto tre mesi prima quando la nonna Meri, ovvero la mamma di Fabio, era scivolata in bagno sbattendo la testa contro il lavandino. La signora di ottanta e passa anni aveva taciuto l’accaduto al figlio finché lui non aveva notato sul suo volto due lividi neri intorno agli occhi»
Le note iniziali della toccata e fuga di Bach in Do minore stavano risuonando in tutta la casa. “Signore, ti prego, fa’ che risponda” mormorò Patrizia affondando la testa dentro al cuscino e stringendolo intorno alle orecchie. Ma la musica continuava imperterrita a martellarle i timpani. “Che sia diventato sordo improvvisamente?” pensò alzandosi dal letto. […]
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Una storia esemplare
«All’altezza dell’edicola si era fermata improvvisamente e aveva chiesto al giovane dietro al banco: “Vorrei un pacchetto di sigarette.” Il ragazzo l’aveva guardata stupito perché in tanti anni aveva comprato da lui solo il settimanale di moda. Anna era arrossita»
Quel lunedì il programma della giornata di Anna comprendeva il solito turno di lavoro al Pronto Soccorso fino alle due e mezza, la spesa al supermercato nel primo pomeriggio e il corso di pilates alle sei. Avendo indugiato qualche minuto di troppo sotto il piumone dopo il suono della sveglia, aveva dovuto fare tutto di […]
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L'estate del nostro scontento?/12
«Quando era tornata a casa dopo il vaccino, Mauro aveva fatto una battura per allentare le tensione che le aveva letto sul viso. “Chissà a che ora ti spuntano le ali di pipistrello.” Lei si era messa a letto, con gli occhi chiusi, ad aspettare. Le ali finora non sono comparse...»
Quando Anna arriva nello spogliatoio ha l’attaccatura dei capelli tutta bagnata di sudore. “Sembrano già sporchi anche se li ho lavati stamattina”, pensa guardandosi allo specchio del bagno; per rinfrescare il collo raccoglie le mechès sulla testa e le ferma con una pinza, in modo da formare una coda. “Speriamo che con queste temperature sahariane […]
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Una storia di dissimulazioni
«"Venite a New York, nel mio locale si mangia bene, facciamo la cucina tipica italiana, anzi toscana; lo sapete come si chiama?”. E con accento americano disse: “Tordelli’s”. “Ma te non ti chiamavi Mari?”»
Nel bar delle Terme c’era un tepore piacevole e rilassante. Anna si aprì la giacca azzurra della tuta di pile chiedendosi se fosse il caso di levarsela e restare in maglietta a mezze maniche. “Meglio non rischiare, in fondo siamo sempre a marzo” concluse dopo aver dato un’occhiata alle finestre enormi. Mentre si accertava che […]
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La storia di un'ossessione
«Mi risveglio e mi guardo attorno: sono a letto, in una stanza di ospedale, da sola, e sento un dolore tremendo alla pancia. Sollevo piano piano il lenzuolo e vedo spuntare dal mio addome due tubicini, pieni di un liquido verdastro...»
La luce al neon del box è così forte che pur tenendo gli occhi chiusi sembra di essere in pieno giorno e la barella dura come una roccia preme fastidiosamente contro la mia schiena indolenzita. Eppure è proprio ora, nel momento in cui cerco di isolarmi il più possibile dalle voci concitate delle infermiere, dal […]
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Un racconto inedito
«Durante il rinfresco la temperatura sotto il pergolato per fortuna si rivelò tollerabile: mentre sua sorella Livia rideva e scherzava con Davide, Anna ogni tanto si alzava e andava a controllare che ai tavoli degli ospiti non mancasse niente...»
Anna si affacciò al balcone e guardò in alto, verso il cielo, dove alcuni nuvoloni grigi si stavano addensando minacciosamente. “Mi sa che stavolta le previsioni del tempo ci hanno azzeccato” pensò. “Probabilmente dopo la cerimonia inizierà a piovere”. Del resto la giornata era eccezionalmente calda per essere una domenica di metà maggio, con temperature […]
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