Andrea Carraro
Su “La storia d’Italia in 15 film”

Ciak, Italia

Alberto Crespi racconta il Novecento del nostro paese per come esso si è auto-rappresentato al cinema. Una carrellata divertente e divertita, attraverso le immagini e i retroscena di tanti capolavori

.La storia d’Italia in 15 film di Alberto Crespi (Laterza) è un bel saggio narrativo – così lo definirei, si capirà perché – fra Storia e Storia del cinema e della letteratura e del teatro ma anche del costume e della tivù e di altro ancora. L’autore – Alberto Crespi – è uno dei più […]

continua »
Valentina Di Cesare
A proposito di “Ho sposato mia nonna”

Il mondo a rovescio

Tito Pioli racconta la storia, apparentemente quotidiana, di una nonna e un nipote precari. Ma è il ritratto di un mondo capovolto, dove le eccezioni sono ormai leggi, dove la malattia della società è lo specchio della sua salute

«Lei sa bene che la vita è piena d’infinite assurdità, le quali sfacciatamente non han neppure bisogno di parer verosimili; perché sono vere». Mentre leggevo Ho sposato mia nonna, il romanzo che Tito Pioli ha pubblicato lo scorso anno per l’editore Del Vecchio nella collana Formelunghe, mi sono tornate alla mente le parole di Pirandello […]

continua »
Nicola Fano
A proposito di "Lungara 29”

La morale italiana

La pubblicazione delle lettere di Leone Piccioni al fratello Piero, detenuto ingiustamente nel 1954, ci impone di rileggere la clamorosa macchinazione politico/giudiziaria che, attraverso il pretestuoso coinvolgimento del musicista in un omicidio, distrusse la carriera politica del padre Attilio. Una storia di inquietante attualità

Rileggere la storia può far bene: ci si ritrovano dentro le ragioni di quel che siamo e di quel che non siamo. Ma ci si ritrova anche anche il marcio che ristagna, persiste. Prendete Lungara 29, un prezioso libro sul cosiddetto caso Montesi pubblicato da Polistampa (200 pagine, 16 Euro). Si tratta di una raccolta […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
A proposito de "L'intervista"

Il ragazzo e il prof

Il nuovo romanzo di Giorgio Manacorda, dietro uno slittamento amoroso nasconde una riflessione (attualissima) sul rapporto tra chi domanda e chi risponde, ossia tra chi impara e chi insegna

Un anziano scrittore incontra per un’intervista un giornalista alle prime armi. Lo scrittore è stato professore universitario («Non chiamarmi professore – intima però subito al più giovane – non insegno da trent’anni») ed è fin dall’inizio reticente, dice e non dice: le notizie biografiche che l’altro vorrebbe conoscere, quelle che rappresentano il sale di ogni […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Morti che parlano

Javier Marias, Georges Simenon e Andrea Camilleri: tre gialli per tre mondi diversi. Ma che al centro hanno sempre il gusto di andare alla scoperta di vite sconosciute. E finite

Camaleonte. Speriamo che non finisca come Philip Roth, al quale non hanno conferito il premio Nobel. Javier Marias, spagnolo di 67 anni, libro dopo libro si conferma come uno dei migliori narratori al mondo. Il suo nuovo romanzo, intitolato Berta Isla (Einaudi, 488 pg., 22 euro) descrive, con impressionante lucidità e precisione, lo strano rapporto […]

continua »
Luigi Saitta
I libri di Ruggero Marino

Quei lenti fatali

Un’“Ossessione d'amore” negli anni Sessanta, una raccolta di poesie sul tema del viaggio, e una di aforismi da «assaporare a sorsetti, più al risveglio che a tarda sera». Una stagione di felice creatività per l’eclettico autore, giornalista di lungo corso, celebre inviato speciale e poi storico di punta negli studi su Cristoforo Colombo

Ruggero Marino ha scoperto inaspettatamente la sua vocazione di storico. Giornalista di lungo corso, si è così dedicato alla scrittura di numerosi libri su Cristoforo Colombo con tesi del tutto rivoluzionarie, circa la scoperta del Nuovo Mondo, che lo hanno internazionalmente accreditato tra uno dei maggiori esperti della materia. Il suo ultimo libro sul tema, […]

continua »
Paolo Petroni
A proposito de "La capitale"

Europa, addio!

Robert Menasse, studioso austriaco di problemi dell'Europa, ha scritto un corposo romanzo sulla fine di un'illusione novecentesca: la possibilità di unire in un unico corpo istituzionale tante realtà sociali e culturali diverse.

Un romanzo curioso e intrigante, specie di questi giorni in cui il dibattito sull’Europa e la sua capacità di rinnovarsi e andare avanti sulla strada dell’unificazione o il suo disgregarsi si è fatto molto accesso e, in vista delle prossime elezioni, anche ultimativo? Lo ha scritto Robert Menasse e si intitola La capitale (Sellerio ed., […]

continua »
Adriano Napoli
Ancora su “La compagnia delle anime finte”

La suprema finzione

Nel suo nuovo romanzo Wanda Marasco ha attinto a tutta la sua sensibilità poetica per comporre uno scenario che appartiene al teatro dell’eterno divenire, primitivo e attuale. In un racconto popolato di personaggi sospesi sulla soglia dell’attesa tra la vita e la morte

Come in un dormiveglia della vita affacciata sulla morte, Rosa veglia la madre Vincenzina appena scomparsa; ma è il corpo materno apparentemente immoto, con echi e sussulti, a suscitare in lei un lento risveglio della coscienza, a sprigionare il racconto. E come il mistero della vita, rispecchiantesi nel mistero della morte, il filo del racconto […]

continua »
Marco Ferrari
A proposito di "Acciuga regina"

Sua maestà l’acciuga

Salvatore Marchese, scrittore e gastronomo, racconta l'epopea di uno dei pesci più popolari del Mediterraneo. Mescolando l'acciuga di Cetara a quella dei futuristi o di Pellegrino Artusi

Le acciughe o alici sono pesci pelagici della famiglia delle Engraulidae di cui esistono diverse specie che popolano i mari, dal Pacifico al Mediterraneo, dall’Atlantico al Mar Nero. Lunghe in genere non più di 15-20 centimetri, hanno un colore prevalentemente argenteo, il ventre chiaro e la mascella superiore prominente. Le acciughe sono un pesce azzurro […]

continua »
Daniela Matronola
A proposito di “Si spengono le stelle”

Americani, ieri

Matteo Raimondi, nel suo bel romanzo d'esordio ambientato degli Stati Uniti delle origini, racconta passioni e natura, dimostrando che la Geografia - spesso - è più importante della Storia

Voglio parlare ai vostri cuori di lettori: mi perdonerete questo prestito da una canzonetta pop, ma, come nella canzonetta in questione, benché non credo fosse questa la genuina intenzione del paroliere, anche nel romanzo di cui voglio parlarvi, la condizione umana non solo viene illustrata attraverso immagini colte nella natura, ma è evidente che si […]

continua »