Vincenzo Faccioli Pintozzi
La “protesta degli ombrelli”

Occupy Hong Kong

Evocare Tiananmen o, peggio, le primavere arabe non serve a niente: la gente di Hong Kong non vuole abbattere un tiranno: protesta perché la Cina mantenga i propri impegni. E per continuare a esistere

Scomodare i martiri di piazza Tiananmen, evocare una repressione cieca da parte dell’Esercito di liberazione popolare, paragonare i fatti di Hong Kong a quelli della storia democratica della Cina continentale sono tutte stupidaggini. L’attacco di questo pezzo può essere forse un poco brusco, ma nella complicatissima matassa che si sta dipanando nell’ex colonia britannica è […]

continua »
Gianni Cerasuolo
A proposito di «Dura solo un attimo la gloria»

La rabbia di Zoff

«Sono un operaio specializzato che, con passione e serietà, tutti i giorni della propria vita ha timbrato il cartellino». Nella sua (bella) autobiografia, Dino Zoff vuota il sacco

La meglio anzianità. Dino Zoff, 72 anni lo scorso febbraio, da Mariano del Friuli, fa parte di quel gruppo di padri della patria (calcistica, d’accordo, ma la precisazione è un pochino restrittiva) ormai dimenticati in questo troppo lungo tempo di ciarlatani e mascalzoni (e qui davvero il calcio non c’entra), un grandissimo in campo, una […]

continua »
Luca Fortis
Lettera dal Cairo

L’Egitto in cammino

Dopo lunghi travagli, il colosso nordafricano si avvia a una lenta fase di stabilizzazione. Fatta di rilancio economico e moderazione religiosa, come dice il presidente/militare Al Sisi. Ne parliamo con la Shahira Mehrez, militante femminista

Il Cairo, nonostante tutti i suoi problemi, sembra un’oasi di pace in mezzo alla polveriera araba. Pochi mesi fa nessuno lo avrebbe detto, ma alla fine, quello che si riteneva uno dei paesi più instabili del Medio Oriente, si sta rivelando il centro da cui passano molte delle trame per una possibile pacificazione dell’area. Per […]

continua »
Caterina Falconi
“Casa di carne”, edito da Avagliano

Leggi alla voce Amore

La liquidità è il tratto distintivo della protagonista del nuovo romanzo di Francesca Bonafini dove l'acqua fa da sfondo a un pellegrinaggio indentitario e sentimentale che risuona come una composizione di Debussy. Una vicenda che si dipana da Trieste alla Normandia, dalla Bretagna al Brasile, per concludersi a Lisbona...

Con una scrittura controllata e musicale Francesca Bonafini più che raccontare, nel suo secondo romanzo Casa di carne, edito da Avagliano, “suona” una storia che ha le liquide sonorità di una composizione di Debussy. La liquidità è infatti il tratto distintivo dell’anima della protagonista Angela, naturalmente portata a sconfinare e fluire come un corso d’acqua, […]

continua »
Erminia Pellecchia
Incontro con il maestro

De Simone in guerra

«Pasolini, nella sua rilettura dell’Histoire, vedeva profeticamente nella televisione il diavolo. Che cambia sempre abito per sedurre e annientare le coscienze»: il grande artista parla del suo «Combattimento e storia di un soldato» che torna al Verdi di Salerno

I disastri e l’orrore della guerra. La guerra mitizzata dai poemi, gli eroi narrati alla massa, da una parte. La guerra depauperata dal mito, i militi ignoti che muoiono in massa, dall’altra. La guerra oggi: un prodotto di massa. Combattuta non solo sui campi di battaglia, ma quotidianamente, in una società dove non esiste più […]

continua »
Domenico Cacopardo
Racconti del peccato/24

Lussuria

Il tipo s’adombrò. Gli occhi lampeggiarono. Poi, seccamente, aggiunse: «Sono mastro dipintore e cavaliere del santissimo ordine di San Giovanni di Gerusalemme, ch’ora governa l’isola di Malta. Realizzo tele per chiese e nobili signori

Non erano le tre, quando due viaggiatori con un servo si presentarono alla Locanda dei Paladini di Francia. Donna Teodora li squadrò sospettosa, come sempre coi forestieri: il più anziano era sopra i quaranta, occhi lampeggianti e neri; piglio da padrone, statura media e una barba scura, irsuta e riccia. Capelli lunghi, raccolti in una […]

continua »
Valentina Mezzacappa
Storie ritrovate

Elegia per Gus

Provate a rivedere “L’amore che resta“ di Gus Van Sant: un inno poetico alla vita e alla libertà di scelta. Soprattutto quando si entra in contatto con la morte

Era un uomo d’altri tempi. Dal salgariano spirito d’avventura e vinciano eclettismo. Era un ossimoro. Nobile decaduto di antiche origini austroungariche e profetico cantautore folk. Appassionato estimatore di Paperino come del grande melodramma italiano ottocentesco.  Amava e odiava visceralmente la terra dove era nato e cresciuto come gli uomini e le donne di Revelli, quell’autore […]

continua »
Alberto Fraccacreta
Omaggio al Boss che ha compiuto 65 anni

Amore è libertà

Rilettura filosofica di una canzone di Bruce Springsteen priva di orpelli e strizzate d'occhio, che suona come un appello ad amare in modo adulto, nella reciproca comprensione, nell'accettazione dell'altro per come è. Così “Lift me up” evoca Dante, Simone Weil, Erich Fromm...

«Lift me up, darling, lift me up and I’ll fall with you lift me up, let your love lift me up». Un insolito, pettinato Bruce Springsteen avvolto da giacca di pelle American Graffiti e paesaggio scandinavo, senza traspirazioni da backstage, né voce roca, né micidiale tempra, canta in falsetto – con insperata dolcezza – versi […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Simenon sul Bosforo

Grande atmosfera nel romanzo dello scrittore belga ambientato a Instambul, una città che una volta conosciuta diventa irrinunciabile... Un po' come Roma, a cui Filippo La Porta ha dedicato un saggio che rivela un innamoramento perplesso. Poi c'è il ritorno dell'autore del “Fantasma dell'opera”...

A Istanbul – I romanzi di Simenon, a parte la trama e il ritmo incalzante che consente all’autore di insistere sul profilo psicologico dei protagonisti (a volte con una semplice pennellata narrativa), sono caratterizzati dalla cosiddetta “atmosfera”. Nell’ultimo tradotto dalla Adelphi è quanto mai marcata (I clienti di Avrenos, 157 pagine, 17 euro). La vicenda si […]

continua »
Nicola Fano
Visto nella rassegna Romaeuropa

Il rave di Amleto

L'Amleto diretto da Andrea Baracco è un capolavoro "politico" su una generazione uccisa dall'immoralità e dalla vanità dei padri. Davvero uno spettacolo da non perdere

Ci vuole soprattutto molto coraggio per mettere in scena Amleto di Shakespeare: è impossibile nascondersi che ci si deve misurare non solo con le proprie idee, ma anche con secoli di interpretazioni shakespeariane (al limite della noia e della banalità) e con l’intera memoria teatrale di ciascuno spettatore che, ragionevolmente, di Amleto ne avrà visti […]

continua »